Il 23 maggio 1963, un vecchio aereo della Cubana de Aviación Britania con 29 medici, quattro stomatologi, 14 infermieri e sette tecnici sanitari si recò in Algeria. Ebbe così inizio la prima missione medica internazionalista cubana nella storia della Rivoluzione, che da oltre 60 anni fornisce servizi disinteressati ai più bisognosi in Africa, America Latina e Asia (e ora anche in Europa).
Poche ore dopo la visita del presidente algerino Ben Bella a Cuba, nell’ottobre 1963, Fidel tenne un discorso all’inaugurazione della Scuola di Medicina di Playa Girón all’Avana, in cui avanzò l’idea di inviare una brigata medica per aiutare quella nazione, che dopo l’indipendenza aveva subito la partenza in massa dei medici francesi, al punto che erano rimasti nel Paese solo 600 medici, 285 algerini e gli altri volontari che avevano prestato servizio per brevi periodi, per curare quasi 11 milioni di abitanti.
Nel suo discorso, Fidel ha detto che: “La maggior parte dei medici in Algeria erano francesi e molti hanno lasciato il Paese […] Per questo ho detto agli studenti che abbiamo bisogno di 50 medici volontari per andare in Algeria.
Sono sicuro che non mancheranno i volontari […] Oggi possiamo mandarne solo 50, ma tra 8 o 10 anni, chissà quanti, e aiuteremo i nostri fratelli […] perché la Rivoluzione ha il diritto di raccogliere i frutti che ha seminato. […]”
Le parole di Fidel ebbero un’immediata risposta da parte di numerosi medici che si resero disponibili ad andare ad aiutare i coraggiosi algerini che avevano defenestrato il regime coloniale francese nel sangue e nel fuoco.
Dall’ottobre 1962 al maggio 1963 furono raccolti i volontari, quasi tutti laureati prima del trionfo della Rivoluzione o dopo la ripresa delle lezioni all’Università dell’Avana nel 1959.
L’Italia , nostro amato paese, non dimenticherà mai l’aiuto dei medici cubani durante la pandemia di Covid-19, con due brigate mediche, una a Crema e una a Torino e l’attuale aiuto che i medici cubani stanno dando in Calabria
Da allora, i medici cubani hanno avuto una brillante storia di umanesimo e solidarietà nelle zone più bisognose del mondo.