Le nuove misure USA

L’ACCESSO AD INTERNET CONCESSO DAGLI USA È LIMITATO E DIVISIVO

 

Il Dipartimento del Tesoro USA ha annunciato misure per facilitare l’accesso ad Internet ad alcuni cubani e finanziamenti agli imprenditori. Tali misure non costituiscono un cambiamento nel blocco economico, finanziario e commerciale della nazione.

L’Ufficio di Controllo dei Beni Stranieri (OFAC) infatti ha deciso di consentire ad alcuni cubani l’accesso a programmi, negozi online che vendono applicazioni, social network, piattaforme di videoconferenza, piattaforme educational, siti di traduzione automatica, mappe online e contenuti cloud, dimostrando così solo quanto siano severe le sanzioni statunitensi contro il popolo cubano.

La politica ostile di Washington nei confronti di Cuba risale al 14 marzo 1958, quando i rivoluzionari cubani guidati dal defunto Fidel Castro combatterono contro il regime di Fulgencio Batista, alleato degli USA. Le sanzioni e l’embargo contro Cuba sono le misure punitive unilaterali più durature della storia e sono state ampiamente condannate dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.

Nel suo annuncio più recente, l’OFAC ha affermato che Washington manterrà il suo approccio interventista nei confronti di Cuba e continuerà a imporre limitazioni al governo cubano, ai funzionari e ai membri del Partito Comunista Cubano.

Inoltre, gli USA continueranno ad includere Cuba tra gli stati che presumibilmente ” sponsorizzano il terrorismo”, nonostante siano decadute le motivazioni. La sua inclusione nella lista limita anche l’accesso dei cubani al sistema finanziario e ai servizi Internet insieme ad altri servizi e beni, il che è in contrasto con la recente decisione dell’OFAC.

L’intenzione di consentire ai cubani l’accesso ai servizi Internet è stata annunciata pubblicamente il 16 maggio 2022, ma si tratta di misure sono “limitate” che “non toccano l’elemento fondamentale del blocco contro Cuba né le sanzioni aggiuntive che rendono il politica di massima pressione” adottata da Washington contro Cuba.

“Ancora una volta, la decisione del governo USA si basa sulla sua visione distorta della realtà cubana, tentando di separare artificialmente il settore privato da quello pubblico, quando entrambi fanno parte del sistema imprenditoriale e della società cubana nel suo insieme”, ha affermato il ministro degli esteri cubano.

“Le ultime misure mirano a mettere il settore privato in una posizione vantaggiosa e ad emarginare il settore pubblico cubano, che è stato creato e si è sviluppato solo grazie al governo e al popolo cubano. Cuba ha lavorato incessantemente per superare le sanzioni americane volte a ostacolare l’accesso dell’Isola ad Internet, aggirando l’embargo e le restrizioni, fornendo al popolo cubano libero accesso a centinaia di programmi e siti web. È evidente che gli USA ratificano la loro volontà di punire il settore statale cubano, sapendo che fornisce servizi essenziali come l’educazione, la sanità, la cultura, lo sport ed altri a tutti i cubani, compreso il settore privato; e ciò è la garanzia di giustizia sociale ed equità tra i cittadini”.

Nonostante il carattere aggressivo e ostile della politica statunitense nei confronti dell’isola caraibica, il Ministero cubano ha aggiunto che studierà le misure USA, aggiungendo che si aprirà ad esse se “avranno beneficio per la popolazione cubana, anche se solo per una parte di essa”. Non saranno tollerate “misure che cercano di creare divisioni all’interno della società cubana da chi contemporaneamente finanzia operazioni di disinformazione per far credere che Cuba sia la sola responsabile dei gravi danni causati al popolo cubano da 65 anni”.

Gli USA consentono agli imprenditori cubani di aprire conti bancari statunitensi online.

 

Washington (EFE) – Gli USA hanno annunciato che a partire da martedì permetteranno agli imprenditori cubani di aprire e utilizzare conti bancari statunitensi attraverso Internet per effettuare transazioni finanziarie dall’isola.

Il Dipartimento del Tesoro ha spiegato in un comunicato che questo annuncio, insieme ad altre misure lanciate oggi, mira a “promuovere la libertà di Internet a Cuba, sostenere gli imprenditori indipendenti nel settore privato ed espandere l’accesso a determinati servizi finanziari per il popolo cubano”.

Finora i cubani che visitavano gli Stati Uniti potevano aprire conti bancari nel Paese nordamericano ma non potevano utilizzarli una volta tornati a Cuba a causa dell’embargo che grava sull’isola.

Il Ministero del Tesoro ha precisato che, dal 28 maggio, gli imprenditori cubani sono autorizzati ad “aprire, mantenere e utilizzare a distanza conti bancari statunitensi attraverso una piattaforma di pagamento online per realizzare transazioni autorizzate” dagli Stati Uniti, da Cuba o da qualsiasi altro paese del mondo .

Chi sono considerati imprenditori cubani?

Gli USA hanno inoltre aggiornato la loro definizione di imprenditore cubano includendo non solo i lavoratori autonomi, ma anche le cooperative e le piccole imprese private fino a 100 dipendenti, che potranno accedere al sistema bancario nordamericano.

Secondo fonti statunitensi, sono circa 11000 le imprese private registrate nell’isola, molte delle quali beneficeranno dei cambiamenti di questo martedì, tranne quelle legate a funzionari del governo cubano e membri del Partito Comunista Cubano che sono sanzionate dagli USA.

Oltre a facilitare l’accesso al sistema bancario statunitense, l’amministrazione Joe Biden ha aggiornato i servizi internet consentiti a Cuba, comprese piattaforme di social media, videoconferenze, giochi e mappe.

Ha inoltre autorizzato l’esportazione di software di origine cubana dagli USA verso altri paesi affinché gli imprenditori cubani possano offrire questi servizi attraverso negozi mondiali di applicazioni per telefoni cellulari.

Ha anche tolto il blocco che gravava sui trasferimenti di fondi che hanno origine e destinazione al di fuori degli USA, misura che mira a facilitare l’invio di rimesse a Cuba.

Continuano le sanzioni contro Cuba

Fonti USA hanno spiegato alla stampa che il resto delle sanzioni sull’isola restano in vigore, come la presenza di Cuba nella lista nera degli stati che promuovono il terrorismo.

Lo scorso gennaio, il rappresentante dell’America Centrale del Dipartimento di Stato, Eric Jacobstein, dichiarò in una commissione davanti al Congresso che gli USA non prevedevano in quel momento alcuna modifica normativa per consentire alle piccole e medie imprese cubane (MPMI) l’accesso al sistema bancario americano. .

Durante l’udienza, la deputata repubblicana di origine cubana María Elvira Salazar ha espresso il suo rifiuto di qualsiasi misura di questo tipo, poiché ritiene che molti proprietari di queste nuove imprese siano in realtà persone legate al Governo cubano.

Da parte sua, il deputato democratico Joaquín Castro ha affermato che l’“isolazionismo” imposto a Cuba “impoverisce” la sua popolazione e ha ritenuto che l’embargo debba essere revocato per consentire la crescita della sua economia e del settore privato.

Fonte: EFE – 28 maggio 2024

Gli USA annunciano misure per Cuba, ma il bloqueo resta intatto

 

Il Dipartimento del Tesoro USA ha annunciato oggi misure per facilitare l’accesso ad Internet a Cuba e finanziamenti agli imprenditori, ma questi non costituiscono cambiamenti nel bloqueo economico, finanziario e commerciale contro l’isola.

L’Ufficio di Controllo dei Beni Stranieri (OFAC) di questa organizzazione ha riferito che, con effetto immediato, ha modificato la regolamentazione del paese caraibico ed ha autorizzato i servizi internet, l’aiuto agli imprenditori del settore privato e l’espansione dei benefici finanziari per la popolazione.

Tale decisione implica l’accesso a programmi, pagine web di applicazioni per cellulari, social network, videoconferenze, piattaforme educative, di traduzione automatica, mappe, contenuti cloud, tra gli altri, che fino ad ora erano vietati nella nazione caraibica come parte dell’ostilità di Washington.

Prevede agevolazioni per l’esportazione di software di origine cubana verso paesi terzi, così come la riparazione, installazione o sostituzione di dispositivi legati alle comunicazioni.

Tuttavia, l’OFAC dimostra che l’approccio interventista e le limitazioni alla maggiore delle Antille rimangono intatti, affermando che le sue misure andranno a beneficio delle attività del settore privato, sia individuale che cooperativo, ed escluderanno funzionari governativi e membri del Partito Comunista.

Inoltre, d’ora in poi il lavoratore autonomo cubano sarà chiamato “imprenditore indipendente del settore privato” e con questo requisito si permetterà l’apertura di conti presso banche situate sul suolo statunitense, l’utilizzo dei pagamenti on-line e saranno autorizzate le transazioni da Cuba e da qualsiasi parte del mondo.

Un altro cambio è quello di consentire il trasferimento di fondi originati e destinati agli Stati Uniti, revocato durante il mandato del presidente repubblicano Donald Trump e che rende più semplice per le sue banche gestire le rimesse ed i pagamenti dei cittadini della maggiore delle Antille.

In questo senso, annullerà le operazioni bloccate quando Trump ha interrotto tali servizi nel 2019.

Sebbene l’OFAC assicuri che queste misure sono “in sostegno del popolo cubano”, L’Avana ha denunciato in più occasioni che Washington, con le sue azioni ostili, impedisce a Cuba le connessioni alle reti di telecomunicazioni internazionali attraverso cavi in fibra ottica, limitando così l’accesso a Internet, l’uso dell’informazione, lo scambio e la creazione di conoscenza.

da Prensa Latina, traduzione di Ida Garberi

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