Così recita un proverbio popolare che abbiamo sentito più di una volta nelle strade. E oggi veniamo a parlarvi di una di queste “disastrose amicizie” che si sta sviluppando da qualche mese tra due piattaforme anticubane: l’unione di El Toque e Radio e TV Martí.
“Oggi ho un motivo per festeggiare: sta nascendo Martí Verifica”, ha annunciato lo scorso novembre José Jasán Nieves Cárdenas, direttore del media mercenario, sul suo account sulla rete sociale X. Spiega che si tratta di un servizio che sarà a disposizione di tutti coloro che vogliono guardare le notizie. Si tratta, come spiega, di un servizio di “verifica dei contenuti su Cuba”.
La spudoratezza di questo progetto, marcio fino al midollo, è notevole. In più di un’occasione è stata dimostrata la costante diffusione di notizie false sulla realtà dell’isola da parte dell’emittente televisiva finanziata dal governo statunitense, nota per la sua mancanza di professionalità e rigore giornalistico. In caso contrario, ricordiamo quando Carlos Serpa, nel 2011, chiamò la sua redazione per dare informazioni totalmente inventate, che furono trasmesse senza alcun tipo di verifica. Ciò ha dimostrato il modo in cui questi mostri anticubani fabbricano notizie sulle Grandi Antille.
Che dire di El Toque, l’altro padre dell’iniziativa contorta, noto per la sua operazione di inflazione indotta contro il nostro Paese. Finanziato dal governo USA, lo strumento impreciso che utilizza per “prevedere” le fluttuazioni del valore delle valute mette in difficoltà le tasche dei cubani, nell’ambito di un’offensiva finanziaria contro il popolo caraibico.
La farsa continua. Martí Verifica, sostengono i suoi creatori, mira a contrastare “il discorso politico e a contrastare la disinformazione virale relativa a Cuba”, “verificando i fatti in modo trasparente, equilibrato e non di parte”. Nessuno si lasci ingannare da questa arringa. Ancora una volta, intendono dettare ciò che è vero o falso all’interno del nostro Paese, con criteri distorti e sinuosi.
Nieves conclude ringraziando l’OCB “per la fiducia” di poter contare su di loro per un progetto che “li aiuta a continuare a costruire le fondamenta della nostra sostenibilità”. Qui vengono messe a nudo questioni di grande rilevanza. Uno: El Toque riceve ancora una volta, attraverso un altro canale, fondi dall’amministrazione del Nord, questa volta dai finanziatori di Radio e TV Martí.
D’altra parte, che cos’è l’OCB? La Oficina de Transmisiones a Cuba (Office of Cuba Broadcasting, OCB), che sovrintende alla suddetta multimedialità “dipendente”, è un’agenzia dell’United States Agency for Global Media (USAGM). Solo nel 2024, l’USAGM ha ricevuto 25 milioni di dollari dal Congresso USA per “tecnologie volte a promuovere la libertà di Internet e ad affrontare le minacce di censura” a Cuba. Questo è un altro modo per dire che sono pagati per sovvertire l’ordine socio-politico del nostro Paese dallo spazio digitale.
In breve: El Toque e Radio Martí uniscono le forze per manipolare la realtà dell’isola, finanziati da Washington. Niente che non ci si potesse aspettare. Dio li crea…