L’eterno sorriso di una donna illuminata

Chi ha fatto propri i sogni collettivi e ha lavorato in maniera instancabile per il bene degli altri prima di tutto, non muore mai  del tutto, perché ci sono impronte tanto profonde che possono affrontare il tempo senza timore di perdere la battaglia contro il suo passare implacabile

Solo l’opera della vita rende possibile che la morte non sia un addio  definitivo, ma un transito.

Chi ha fatto propri i sogni collettivi e ha lavorato in maniera instancabile per il bene degli altri prima di tutto, non muore mai  del tutto, perché ci sono impronte tanto profonde che possono affrontare il tempo senza timore di perdere la battaglia contro il suo passare implacabile.

Per questo é impossibile parlare di Vilma al passato, farlo come se non ci fosse, come se se ne fosse andata, perché fu tanto prolifica  la sua esistenza, tanto colorata d’alterità, tanto umana, tanto rivoluzionaria che non c’è un istante d’evocazione nel quale non ci sembri di vederla affrontare gli impegni della vita di tutti i giorni ,i problemi della donna cubana e le sfide più forti della Patria.

Quella  ragazza di gioventù multifacetica, che una volta che decise il corso della sua vita non lo cambiò mai più, ha il merito d’aver compreso il ruolo determinante della  donna nella piena crescita di tutta l’opera.

Ugualmente comprese la necessità di far sì che questa crescita fosse individuale, dall’inclusione, l’equità, le opportunità, la non discriminazione per ragioni di genere, il superamento e tante altre conquiste che hanno alla radice il concime del suo lavoro infaticabile.
Vilma Espín Guillois, fondatrice e leader della Federazione delle Donne Cubane, ha fatto dell’organizzazione un pilastro di unità attorno alla Rivoluzione e ai suoi leaders, soprattutto a Fidel, ch ela vide sempre come una vicina collaboratrice e che assunse sogni assieme a lei.

Dobbiamo molto alla visione preclara che l’ha sempre accompagnata e che le permise d’essere artefice di profonde  trasformazioni, di programmi senza precedenti, d’imprimere una prospettiva di genere ai concetti di giustizia sociale.

Fu artefice anche di quello che non vide materializzato e che oggi sfruttiamo in gran parte grazie a lei.

Per questo è un giorno d’evocazione, di ricordo, d’omaggio, ma non è un giorno di lacrime. E se tutte le ragioni esposte sino a qui non bastano per garantirlo, basterà chiudere gli occhi un istante, riportarla nel pensiero e il suo eterno sorriso di donna illuminata ci farà intendere che Vilma sta sempre qui, anche lei con il piede nella staffa, facendo Rivoluzione.


Vilma, presente

Un mazzo di fiori inviato da Raúl e un’offerta a nome del popolo cubano sono stati depositati davanti al monolite che custodisce le ceneri dell’eroina nel Mausoleo del Fronte II Frank País García.

Consapevoli che “l’esempio di Vilma è oggi più che mai necessario”, i rappresentanti di vari settori della nostra società hanno reso omaggio all’Eroina della Sierra e della Pianura, 17 anni dopo la sua partenza fisica, presso l’emblematico Mausoleo del Secondo Fronte Frank País García, dove fu combattente e dove, secondo le sue stesse parole, “iniziarono le nuove relazioni sociali e i principi di uguaglianza e dignità umana su cui si fonda la nostra Rivoluzione”.

Un mazzo di fiori inviato dal suo compagno di mille battaglie, il leader della Rivoluzione, il generale dell’Esercito Raúl Castro Ruz, e l’offerta a nome del popolo cubano, sono stati deposti davanti al monolite che custodisce le sue ceneri, nell’ambito della cerimonia militare e della guardia d’onore officiata dagli studenti della Scuola Militare Camilo Cienfuegos di Santiago di Cuba – continuatori dell’eredità di Vilma -, guidata dalle principali autorità politiche e governative della provincia, nonché dal combattente del II Fronte Orientale, primo colonnello Alberto Vázquez.

Oggi la patria contempla ancora una volta con orgoglio Vilma Espín Guillois, la figlia della città di Santiago di Cuba che, come la Mambisa Mariana Grajales, ha lottato fino ai suoi ultimi giorni per cause giuste, soprattutto quelle delle donne. L’eterna presidente della Federazione delle Donne Cubane è presente nel suo popolo, al quale ha dato anima e corpo.

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