Cuba aggiorna la sua politica migratoria a 12 anni dall’ultima riforma. Questa volta si tratterà di una legge a tutti gli effetti, completa nelle sue dimensioni e con una maggiore comprensione delle tendenze attuali del fenomeno.
Il progetto di legge è stato recentemente pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, con l’obiettivo di concentrarsi sulle basi normative volte a regolare un sistema migratorio in linea con gli attuali postulati costituzionali, e comprende più di 40 anni di esperienza nell’applicazione di questo tipo di norme.
I cubani sono ancora una volta al tavolo di discussione: 22 agenzie dell’amministrazione centrale dello Stato, i criteri dei ricercatori dell’Università dell’Avana e del Centro di Studi Demografici, nonché il Ministero dell’Interno e le Forze Armate Rivoluzionarie, si sono riuniti per formare il documento.
Sono stati creati nuovi canali per la partecipazione dei cittadini. Gli indirizzi e-mail comunicacion@anpp.gob.cu e leyesdiie@rem.cu saranno utilizzati per inviare opinioni e suggerimenti. Per lo stesso scopo è stato istituito il numero di telefono 18808.
Come cambia il tempo trascorso all’estero?
Uno dei principali cambiamenti è l’abolizione del periodo di permanenza all’estero di 24 mesi e della designazione della categoria di migrante per questo motivo, sulla base della definizione di residenza migratoria effettiva.
In base a questo nuovo precetto, si considerano residenti effettivi nel Paese coloro che rimangono per la maggior parte dell’anno nel territorio nazionale, o “attraverso una combinazione di un periodo di soggiorno e di altre prove che dimostrino il radicamento”, si legge nel documento al Titolo III, articolo 22.1.
Il documento include anche la categoria di Residente temporaneo, che consente all’interessato di rimanere a Cuba fino a quando non avrà accumulato il tempo necessario per ottenere la residenza migratoria effettiva.
Entrambe le categorie sono considerate residenti nel territorio nazionale. Godono dei diritti e delle garanzie stabiliti dalla legislazione vigente, senza altre limitazioni se non quelle stabilite nel suo ambito di applicazione. In modo complementare, è prevista la categoria migratoria di Residente all’estero.
Un altro punto trascendentale è la proposta di alternative che consentano l’inserimento dei migranti nel nuovo modello economico.
Dalla scienza e dalla consultazione dei cittadini
La proposta recentemente presentata si basa su ricerche scientifiche sul comportamento internazionale della migrazione cubana e sulle normative vigenti. Sono stati condotti anche studi comparativi con altri Paesi, che costituiscono la base teorica del progetto.
Sebbene la normativa precedente, il Decreto Legge 302/2012, includa pratiche comuni come la circolarità migratoria e favorisca i processi transnazionali, la diagnosi effettuata ha mostrato che manca una concezione sistemica del fenomeno, che tenga conto del diritto, dell’economia e degli accordi internazionali, tra gli altri. La nuova formulazione assume le migliori pratiche globali relative al tema. Tra i suoi punti di forza vi sono l’importanza dell’attenzione ai migranti, il diritto all’informazione, la non discriminazione e l’equo trattamento.
Questa proposta legislativa, già approvata dal Consiglio dei Ministri, sarà sottoposta all’analisi e alla discussione dei deputati, in vista della sua tempestiva presentazione al Parlamento cubano.
Scarica i progetti (spagnolo):
Proyecto de ley de Extranjería (PDF)
Proyecto de ley de Migración (PDF)
Fonte: Razones de Cuba
Traduzione: italiacuba.it