L’impegno di Cuba a Parigi, la sua opera colossale nei Giochi Olimpici

Cuba a Parigi avrà di fronte la sfida più grande della ricca storia del suo movimento sportivo. Va nella capitale francese con una delle opere più impressionanti, questa d’essere riuscita a vincere impossibile. È l’unico paese del terzo mondo, l’unica Isola, la sola nazione con più di 60 anni d’asfissia economica, strangolata dall’impero più poderoso conosciuto dall’umanità e l’unica la cui emigrazione sportiva subisce la persecuzione dei suoi grandi talenti per far sì che abbandonino la rappresentazione che fanno del loro paese.


La Città della Luce sarà la sua ventunesima presenza nello scenario più alto dello sport nel quale in 84 occasioni la sua bandiera ha ondeggiato sul podio più alto; in 56 occasioni ha ottenuto la medaglia d’oro e in 82 quella di bronzo.

Come se dovesse affrontare i mulini che Cervantes e Saavedra posero davanti al Cavaliere della Mancia, la donchisciottesca traversata dell’Isola grande delle Antille sotto i cinque anelli è una vittoria colossale, con personaggi reali che oggi la tengono tra i 20 padiglioni nel medagliere storico di questi grandi appuntamenti.

Oggi stare all’altezza di questa monumentale prodezza è la sfida più grande per gli sportivi cubani. L’importanza dell’iscrizione è tale che solo un altro paese d’America – gli Stati Uniti- sono iscritti in questa ventina d’avanguardia.

Gli altri sono tre asiatici (Cina, Giappone e Sudcorea), e uno dell’Oceania, l’Australia.

Il resto (14) sono europei. Ossia per l’Africa e anche per il continente americano, per i Caraibi e soprattutto per le nazionalità insulari, Cuba è un riferimento al 16º posto, da Atene-1896, in 31 edizioni. Ne sono state celebrate 28.

La sfida è anche maggiore perché non si è proposto meno. L’obiettivo di Cuba nella convocazione parigina è terminare tra i primi 20 staff nella tavola delle posizioni senza che importi che tutto è più difficile Non è mai stato facile.

La sfida è nello stesso tempo la principale motivazione per onorare questa storia che, solo vederla, anche se in una stretta sintesi, riempie d’orgoglio il petto della Patria.

LA MASCOTTA DI PARIGI 2024

È stata chiamata Phryge olimpica, ispirandosi ai  leggendari berretti frigi, o bonnet phrygien in francese. Questi berretti non solo hanno ispirato la forma della mascotta, ma simbolizzano la libertà e sono icone rappresentative della Repubblica francese.

La Phryge olimpica, con il suo disegno basato nel berretto frigio, riflette il proposito di Parigi 2024 di dimostrare l’impatto trasformatore dello sport nella vita delle persone.

Le mascotte giocheranno un ruolo essenziale nella diffusione di questo cambio sportivo.

Vestita con i colori della bandiera francese e portando orgogliosamente l’emblema dorato di Parigi 2024, la Phryge Olimpica si erige come un simbolo dinamico e entusiasta dei prossimi giochi.

L’OPERA IN CIFRE

26 paesi, dei più di 200 che sono stati nei giochi olimpici, sono riusciti a stare almeno una volta tra i primi cinque del medagliere. Cuba è uno di questi e l’unico dell’America Latina e i Caraibi.

17 nazioni sono state tre o più volte tra le prime cinque nel medagliere dei Giochi Olimpici. Cuba è una di quelle.

38 staff dei più di 200 che sono stati nei Giochi Olimpici sono stati almeno una volta tra i primi dieci del medagliere. Cuba è uno di questi e l’unico dell’America Latina e dei Caraibi.

26 paesi sono stati sei o sette volte tra i primi dieci nel medagliere dei Giochi Olimpici. Cuba è uno di quelli.

18 nazioni contano 235 medaglie o più nei Giochi Olimpici. Cuba è uno di quelli.

23 staff hanno ottenuto almeno una volta più di dieci medaglie d’oro  in un’edizione. Cuba, in due occasioni (1992 e 2000), è stata uno di quelli.

IL 2 AGOSTO: IL GIORNO CON PIÙ MEDAGLIE D’ORO PER CUBA

Juan Bautista Hernández, Boxeo (54 kg), Mosca-1980
Ángel Herrera, Boxe (60 kg), Mosca-1980
Andrés Aldama, Boxe (67) kg, Mosca-1980
Armando Martínez, Boxe (71 kg), Mosca-1980
José Gómez, Boxe (75 kg), Mosca-1980
Teófilo Stevenson, Boxe (+ 81 kg), Mosca-1980
Javier Sotomayor, Atletica, salto in alto, Barcellona-1992
Beisbol, squadra, Atlanta-1996
Luis Orta, Lotta grecoromana, Tokio-2020
Mijain López, Lotta grecoromana, Tokio-2020

Solo due atleti cubani hanno vinto due medaglie d’oro nella stessa edizione: lo schermidore Ramón Fonst, in San Luis-1904, e il corridore Alberto Juantorena, a Montreal-1976. Lo spadista è stato inoltre il primo dell’Isola grande delle Antille a salire sul podio più alto ed è l’unico con due trionfi nello stesso giorno.

CUBANI VINCITORI DI PIÙ MEDAGLIE NEI GIOCHI OLIMPICI

Mijain López, lotta grecoromana, 4
Ramón Fonst, scherma 3
Teófilo Stevenson, boxe, 3
Félix Savón, boxe, 3
Mireya Luis, pallavolo, 3
Ana Ibis Fernández, pallavolo, 3
Idalmis Gato, pallavolol, 3
Lily Izquierdo, pallavolo, 3
Marlenis Costa, pallavolo, 3
Regla Torres, pallavolo, 3
Regla Bell, pallavolo, 3
Raisa O`Farril, pallavolo, 3
Alberto Hernández, baseball, 2
Orestes Kindelán, baseball, 2
Omar Linares, baseball, 2
Antonio Pacheco, baseball, 2
Juan Padilla, baseball 2
Luis Ulacia, baseball 2
Lázaro Vargas, baseball, 2
Omar Ajete, baseball, 2
Pedro Luis Lazo, baseball, 2
Eduardo Paret, baseball, 2
Antonio Scull, baseball 2
Pedro Luis Lazo, baseball, 2
Ángel Herrera, boxe, 2
Ariel Hernández, boxe, 2
Héctor Vinent, boxe 2
Guillermo Rigondeaux, boxe, 2
Mario Kindelán, boxe, 2
Robeisy Ramírez, boxe, 2
Roniel Iglesias, boxe, 2
Arlén López, boxe, 2
Julio C. la Cruz, 2
Filiberto Azcuy, lotta grecoromana 2 •

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