“Stiamo facendone una giornata storica! Voglio fare i miei complimenti al popolo del Venezuela che dalle otto di mattina è andato nei centri prestabiliti a votare”, ha affermato Nicolás Maduro, presidente della Repubblica Bolivariana del Venezuela riferendosi alla giornata delle elezioni primarie del Partito Socialista Unito del Venezuela (PSUV), che poi ha aggiunto che questo è un modello che include ed ha percorso un processo più che esemplare, ispiratore.
“Abbiamo aperto le porte della storia per far sì che il potere politico stia dove deve stare: con il popolo!”
Maduro ha informato la cittadinanza che la partecipazione del PSUV a questa votazione si è raddoppiata di fronte a tutte le altre votazioni interne.
“La forte partecipazione cittadina è la voce di un popolo che vuole patria, prosperità, educazione, che vuole le missioni, che è disposto a difendere il legato di Chávez con la sua propria vita”.
Il presidente ha detto anche che: “Siamo una realtà di coscienza e di lotta, non io come presidente, non Chávez, è il popolo del Venezuela. Qui c’è una rivoluzione che si sta rinnovando con la guida dei giovani e delle donne . È un cammino della storia per gli stessi sentieri che hanno percorso Bolívar, Ezequiel Zamora, Negro Primero”.
Dopo ave definito la giornata “straordinaria”, Maduro ha dichiarato che: “Il popolo non ha già parlato, sta ancora parlando: questa è la democrazia rivoluzionaria socialista vera che vuole. Il popolo vuole pace, essere rispettato, lo hanno sfidato ed ha risposto”.
Il Consiglio Nazionale Elettorale – CNE – ha deciso d’estendere sino alle 20.00 l’ora di chiusura dei circa quattromila centri di votazione interna del Partito Socialista Unito del Venezuela.
In accordo con la rettrice del massimo organismo elettorale, Socorro Hernández, i centri di votazione dovevano iniziare il computo alle 18.00, ma poi si è esteso il tempo per il crescente numero di persone che si trovavano in coda ai seggi distribuiti in 87 circuiti dei 355 municipi dopo quest’ora.
Il capo della campagna del PSUV, Jorge Rodríguez, ha commentato che si riflette che si sta vivendo una festa popolare in un’elezione convocata liberamente per 19.4 milioni di votanti iscritti nel registro elettorale
Da queste primarie usciranno i 98 candidati delle forze rivoluzionarie che aspirano ad uno dei 167 scanni dell’Assemblea Nazionale, nelle votazioni previste per il 6 dicembre prossimo.