Quando nel pomeriggio di martedì 2 luglio è stata inaugurata ufficialmente la 43ª edizione del Festival del Caribe, nel maestoso complesso culturale Heredia, erano già giorni che nella città si sentivano arie di festa proprie di luglio, che ininterrottamente da quando questa città è stata fondata, vengono sfruttate dal popolo di Santiago.
Con una voce solidale a favore della causa palestinese e con i paesi dei Caraibi che sono stati colpiti dall’uragano Beryl, ha iniziato il suo discorso Orlando Vergés, direttore della Casa del Caribe, che si è rivolto a un auditorio nel quale s’incontravano Beatriz Johnson Urrutia, prima segretaria del Comitato Provinciale del Partito; Manuel Falcón, governatore della provincia e Christian Vargas, ambasciatore del Brasile in Cuba, tra le mote personalità.
Vergés ha detto che sorridere in tempi di crisi è un’azione rivoluzionaria, alludendo alla difficile situazione che vive il mondo e dentro di lui il nostro paese, per il quale «celebrare è sempre stata una peculiarità della sua storia e una delle sue dinamiche di sopravvivenza e ha ringraziato le autorità del territorio e il Ministero di Cultura per la fiducia e l’appoggio per realizzare l’incontro, noto anche come Festa del Fuoco, al quale sono giunti partecipanti di 16 paesi.
Tra le varie citazioni, Vergés si è riferito allo stato brasiliano di Bahía, al quale è dedicata la presente edizione, come la capitale culturale del Brasile.
Vargas ha ringraziato per l’invito e ha detto che ci dà la possibilità di riconoscerci e che a Bahía si deve una buona parte della magia del Brasile.
Nell’ occasione è stato consegnato il Premio Internazionale della Casa del Caribe a José Ángel García Vázquez, fondatore del gruppo JJ Son, lungamente applaudito da un pubblico che ha apprezzato una colorita gala, nella quale la forza culturale del Caribe è stata protagonista di una festa che sino a martedì 9 invita al divertimento.