Svelando: Invisibili

Arleen Rodríguez Derivet

Come abbiamo commentato nella trasmissione precedente, un solo uomo armato può eseguire un magnicidio (assassinio di presidente ndt)  e commettere qualsiasi tipo di atto terroristico. Lo ha appena dimostrato l’attacco al candidato ufficiale dei repubblicani durante un comizio lo scorso sabato in Pennsylvania, USA.

Almeno noi che facciamo questo podcast abbiamo pensato subito alla coincidenza, o più di questo: la conferma di tutto ciò che abbiamo commentato allora: non serve un battaglione armato per eseguire un atto di terrore.

L’attentato a Trump è già stato classificato come terrorismo domestico. E sebbene ci siano ancora molte cose oscure riguardo al tentativo, che gli ha solo sfiorato l’orecchio, finora è stato eseguito da una sola persona, quasi un adolescente, ucciso immediatamente, in modo che non potranno mai conoscersi i suoi motivi.

Si parla della sua relazione con Black Rock, un potente gruppo del cosiddetto “stato profondo”, ma finché non apparirà un collegamento ufficiale con altre persone o gruppi, risulterà essere un altro lupo solitario, secondo Bárbara Betancourt.

Il fatto, che continua a occupare le prime pagine informative in tutto il mondo, sia seriamente che come meme, ci riporta al nostro podcast della settimana scorsa, per altre ragioni: le nuove reazioni nei media del sud della Florida all’arresto, a Cuba, del terrorista confesso, Ardenys García Álvarez.

In quelle rivelazioni si parla di precedenti penali e di una situazione migratoria molto strana del terrorista a Miami. Lo ha commentato Reinier Duardo, evidenziando l’importanza di un dato: cosa è successo con, la fino ad ora sconosciuta, incarcerazione precedente del terrorista, e la possibile condanna a 10 anni che lo aspettava per traffico di persone? Come è possibile che l’imputato abbia ricevuto addestramento militare e poi sia apparso libero, non là bensì a Cuba, con diverse pistole addosso?

Secondo il Guerriero cubano, Ardenys aveva precedenti criminali e una situazione di illegalità negli USA, che lo rendevano non idoneo per la cauzione. In queste condizioni, come si muoveva liberamente per Miami e si addestrava con il gruppo paramilitare di Willy?

In questi due punti si racchiude la verità che le autorità USA non hanno commentato. La stessa che ora filtrano attraverso i media, forse cercando di passare la palla al campo cubano e per questo chiedono perché Cuba non abbia dato questi dettagli nel programma speciale della denuncia.

Dopo queste e altre rivelazioni, date dal Guerriero cubano nel suo canale YouTube e incluse anche in questo podcast, Baby fa una precisazione importante: i terroristi che partono dagli USA, per agire contro Cuba, per quanto soli possano sembrare, hanno sempre dietro un gruppo di addestramento e qualcuno che organizza e paga.

Il peggio e il più evidente sta in ciò che ha detto ieri sera il Guerriero: il terrorista detenuto a Cuba sembra essere stato salvato dalla prigione negli USA in cambio di viaggiare nel nostro paese per compiere missioni terroristiche, con la promessa che poi sarebbe stato estradato e riportato a Miami con il perdono e qualcos’altro garantito. Secondo il Guerriero, l’FBI ha tutte queste informazioni e non ha agito.

Perdonate il paragone, ma è più o meno lo stesso che è successo al Servizio Segreto che proteggeva Trump e non ha mai visto il ragazzo arrampicato su un tetto vicino, con un fucile di grosso calibro in mano, nonostante diverse persone lo abbiano visto e abbiano dato l’allarme. Di tutto questo bisogna continuare a Svelare.


Chapeando: Invisibles

Por: Arleen Rodríguez Derivet

Tal como comentamos en la emisión anterior, un solo hombre armado puede ejecutar un magnicidio y cometer cualquier tipo de acto terrorista. Acaba de probarlo el ataque al candidato oficial de los republicanos en un mitin de campaña el pasado sábado en Pensilvania, Estados Unidos.

Al menos los que hacemos este podcast, pensamos enseguida en la coincidencia, o más que eso: la confirmación de todo lo que comentamos entonces: no se necesita un batallón armado para ejecutar un acto de terror.

Ya el atentado a Trump se califica de terrorismo doméstico. Y aunque hay muchas cosas oscuras todavía en el intento que sólo le rozó la oreja, hasta el momento lo ejecutó una sola persona, casi un adolescente, ejecutado de forma inmediata, de manera que no podrán saberse sus motivos.

Se habla de su relación con Black Rock, grupo poderoso del llamado “estado profundo”, pero mientras no aparezca un enlace oficial otras personas o grupo, resultará ser otro lobo solitario, según Bárbara Betancourt.

El hecho, que sigue copando portadas informativas en todo el mundo, lo mismo en serio que en meme, nos devuelve a nuestro podcast de la semana anterior, por otras razones: las nuevas reacciones en medios del sur de la Florida a la detención en Cuba del terrorista confeso, Ardenys García Álvarez.

En esas revelaciones se da cuenta de antecedentes penales y una muy rara situación migratoria del terrorista en Miami. Lo comentó Reinier Duardo, destacando la trascendencia de un dato: ¿qué pasó con el hasta ahora desconocido encarcelamiento previo del terrorista y la posible condena por 10 años que le esperaba por tráfico de personas? ¿Cómo es posible que el imputado haya estado entrenando militarmente y luego aparecido suelto, no allá sino en Cuba, con varias pistolas encima?

Según el Guerrero cubano, Ardenys tenía antecedentes criminales y una situación de ilegalidad en Estados Unidos, que lo hacían incalificable para fianza. En esas condiciones, ¿cómo se movía libremente por Miami y entrenaba con el grupo paramilitar de Willy ?

En esos dos puntos se encierra la verdad que las autoridades norteamericanas no han comentado. La misma que ahora filtran por los medios, quizás tratando de tirar la pelota para el terreno cubano y por eso preguntan por qué Cuba no dio esos detalles en el programa especial de la denuncia.

Tras esa y otras revelaciones, que dio el Guerrero cubano en su canal de Youtube y que tambiénse incluyen en este podcast, Baby hace una precisión importante: los terroristas que salen de Estados Unidos para actuar contra Cuba, por más solos que aparezcan, siempre tienen detrás un grupo de entrenamiento y alguien que organiza y paga.

Lo peor y más evidente está en lo último que dijo anoche el Guerrero: el terrorista detenido en Cuba parece haber sido salvado de prisión en Estados Unidos a cambio de viajar a nuestro país a cumplir misiones terroristas, con la promesa de que luego sería extraído y llevado de regreso a Miami con el perdón y algo más garantizado. Según el Guerrero, el FBI tiene toda esa información y no ha actuado.

Perdón por la comparación, pero es más o menos lo mismo que le pasó al Servicio Secreto que cuidaba a Trump y nunca vio al muchacho trepado a un techo cercano, con un fusil de alto calibre en las manos, a pesar de que varias personas lo vieron y dieron voces de alarma. De todo esto hay que seguir Chapeando.

Share Button

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.