Parlare di Marchio del Paese significa evocare il segno ufficiale indicativo dell’identità e dell’origine nazionale, in cui si condensano i principi, il patrimonio culturale e le qualità uniche della nazione cubana.

Adottarlo, dice la legge, rafforza l’identificazione visiva del Paese e trasmette un’immagine conforme al modello di società che ci caratterizza; pertanto, designare l’autorità abilitata a consentirne l’uso corretto, nonché a occuparsi del controllo, della sorveglianza, della promozione e della protezione di questo segno a Cuba e all’estero, è stata una questione improrogabile che si è concretizzata ieri, alla presenza del membro dell’Ufficio Politico del Partito e Primo Ministro, Manuel Marrero Cruz.

È stato così costituito, in una cerimonia tenutasi nell’emblematico Hotel Nacional, il Consiglio del Marchio Paese, incaricato di posizionare e difendere il corretto uso di questo concetto visivo della nazione, in un ambiente globalizzato e altamente competitivo, e che rappresenta un passo avanti verso questa identità “tangibile, solida, comunicabile e vantaggiosa”, ha sottolineato Marrero Cruz.

Il Primo Ministro ha sottolineato che il Consiglio ha ora un compito lungo e difficile, in quanto “ha la responsabilità di proteggere, promuovere, amministrare, controllare e difendere questo marchio”.

Si tratterà di un processo dinamico, che richiede una supervisione costante per garantirne la durata, e per posizionare il Marchio, ha affermato, sarà necessario “articolare i compiti con tutti gli attori economici, sociali e politici, al fine di contribuire alla formazione dell’identità”.

Il Consiglio del Marchio del Paese ha una propria personalità giuridica ed è composto da rappresentanti dei Ministeri del Commercio Estero e degli Investimenti Esteri, degli Affari Esteri e del Turismo, oltre che da enti come la Camera di Commercio Cubana, l’Ufficio Nazionale del Design e l’Ufficio della Proprietà Industriale Cubana, tra gli altri.

Fonte: Granma

Traduzione: italiacuba.it