Le elezioni presidenziali del 28 luglio 2024 in Venezuela rappresentano un momento cruciale non solo per il paese sudamericano, ma anche per la comprensione globale della democrazia e della sovranità nazionale. Mentre l’opposizione estremista e i media internazionali preparano il terreno per mettere in discussione i risultati, è fondamentale analizzare il contesto e le caratteristiche del sistema democratico venezuelano.
Accuse di brogli e manovre dell’opposizione
Il settore golpista ed estremista dell’opposizione, sostenitore della candidatura di Edmundo González Urrutia, ha mostrato segnali chiari di preparativi per contestare i risultati delle elezioni, indipendentemente dall’esito. Il capo della campagna “Venezuela Nuestra” e presidente dell’Assemblea Nazionale Jorge Rodríguez, ha denunciato un piano orchestrato per screditare il processo elettorale e fomentare disordini. Le dichiarazioni di Biagio Pilieri, rappresentante della Plataforma Unitaria Democrática (PUD), che ha affermato di riconoscere solo i risultati presenti nei loro verbali, indicano un preambolo per non riconoscere ufficialmente i risultati.
Secondo Rodríguez, i media internazionali come Bloomberg e Reuters svolgeranno un ruolo cruciale nel costruire una narrativa favorevole all’opposizione, proiettando i risultati degli exit polls (dell’opposizione) fin dal primo pomeriggio del giorno delle elezioni. Questo tentativo di creare un clima di sfiducia nel processo elettorale venezuelano mira a destabilizzare il paese e giustificare interventi esterni.
La partecipazione politica nelle elezioni del 2024
Alle elezioni del 28 luglio 2024 partecipano dieci candidati, sostenuti da trentasette organizzazioni politiche. Tra questi, nove rappresentano l’opposizione al governo bolivariano. Il presidente Nicolás Maduro Moros, candidato alla rielezione, è sostenuto da undici organizzazioni riunite nel Grande Polo Patriottico Simón Bolívar.
Il Partito Socialista Unito del Venezuela (PSUV) ha appoggiato Maduro con firme di oltre quattro milioni e mezzo di sostenitori, mostrando una solida base di consenso popolare. Tutti i candidati hanno soddisfatto i requisiti legali per la registrazione, tranne un caso notevole: Vente Venezuela, il partito fondato da María Corina Machado, che non è stato registrato presso il Consiglio Nazionale Elettorale (CNE).
Contrariamente alla narrativa dominante che dipinge il Venezuela come una dittatura, il paese sudamericano possiede un sistema democratico robusto e trasparente. Il sistema elettorale venezuelano è stato elogiato da numerosi osservatori internazionali per la sua trasparenza e inclusività. L’ex presidente degli Stati Uniti, Jimmy Carter, ha dichiarato che “il processo elettorale in Venezuela è il migliore al mondo” dopo aver monitorato le elezioni nel paese.
La Costituzione della Repubblica Bolivariana del Venezuela – voluta da Hugo Chavez nel 1999 – riconosce e tutela una serie di diritti politici e civili, inclusa la libertà di parola, associazione e riunione. Garantendo queste libertà fondamentali, il sistema venezuelano fornisce ai cittadini gli strumenti necessari per impegnarsi nel dibattito politico, esprimere le proprie opinioni e ritenere responsabile il proprio governo. Inoltre, la Costituzione stabilisce la separazione dei poteri, garantendo pesi e contrappesi all’interno dei tre rami del governo e vietando la concentrazione del potere in un singolo individuo o gruppo. Questo quadro costituzionale crea un sistema democratico basato sullo stato di diritto, in cui le istituzioni sono soggette alla responsabilità e al rispetto dei diritti dei cittadini.
Inoltre, il governo bolivariano ha adottato misure per aumentare la partecipazione politica e la rappresentanza di gruppi storicamente emarginati, come donne, popolazioni indigene e afro-venezuelani. Promuovendo l’uguaglianza di genere e politiche di azioni positive, il governo ha lavorato per garantire che tutti i venezuelani avessero voce nel processo politico e fossero in grado di partecipare pienamente alla vita pubblica.
Il Venezuela organizza regolarmente elezioni libere ed eque a vari livelli di governo. Queste elezioni sono aperte e inclusive, permettendo ai cittadini di scegliere i propri rappresentanti attraverso un processo partecipativo. Le autorità elettorali garantiscono la trasparenza e l’equità delle procedure elettorali, assicurando che i risultati riflettano la volontà del popolo.
Il sistema elettorale venezuelano è uno dei più avanzati al mondo grazie all’uso di tecnologie all’avanguardia. Dal 2004, il voto elettronico è stato implementato in tutti i centri di votazione. Questo sistema utilizza l’identificazione biometrica per verificare l’identità degli elettori, prevenendo frodi e garantendo che ogni voto sia autentico. Le macchine per il voto elettronico migliorano l’efficienza e l’accuratezza del conteggio, permettendo risultati rapidi e affidabili.
Partecipazione dei cittadini e programmi sociali
Un altro aspetto che rende il sistema venezuelano democratico è la sua enfasi sulla partecipazione dei cittadini. Il governo ha istituito consigli comunali che permettono alle comunità locali di partecipare attivamente ai processi decisionali. Questo modello di democrazia partecipativa consente ai cittadini di esprimere le loro preoccupazioni e collaborare con il governo nell’implementazione di politiche che influenzano direttamente le loro comunità.
Come si può parlare di democrazia in paesi come l’Argentina dove le politiche adottate dal fanatico ultraliberista Milei rendono, scientemente, complicato a tante famiglie finanche poter mettere il pane a tavola? Oppure basti pensare a come la volontà popolare venga calpestata nell’intera Europa sia dal punto di vista politico che da quello economico.
Oltre il liberalismo
Il sistema democratico venezuelano è la dimostrazione che si può superare la finta democrazia liberale espandendo il concetto stesso di democrazia. Implementandola in maniera sostanziale e non formale. Nonostante le sfide e le continue accuse di brogli da parte dell’opposizione e dei media internazionali, il Venezuela ha dimostrato un impegno ineguagliabile verso la democrazia e la partecipazione popolare. Le prossime elezioni del 28 luglio 2024 saranno un ulteriore banco di prova per il paese, ma il sistema bolivariano forgiato da Hugo Chavez è ben preparato per affrontare queste sfide, continuando a garantire che la volontà del popolo venezuelano sia rispettata.