Cuba, rivoluzione ogni giorno

Pubblicato su Unidad y Lucha, organo del Comitato Centrale del PCPE (Partito Comunista del Popolo di Spagna).

Quando la rivoluzione cubana ha trionfato e l’imperialismo si è reso conto di quanto fosse negativo per lui l’esempio di quella piccola isola, i diversi governi statunitensi hanno stanziato ingenti somme del loro bilancio per pagare i terroristi e un lumpen privo di un briciolo di dignità.

Sei decenni fa, l’imperialismo ha deciso di far morire di fame un popolo coraggioso e sovrano. Per poterlo mettere in pratica senza errori, ha approvato misure e leggi che sono state estese nel tempo e che mirano a paralizzare l’economia cubana. Non solo proibiscono il commercio tra gli Stati Uniti e Cuba, ma l’imperialismo sanziona qualsiasi Paese che osi commerciare con Cuba. Cuba è sotto assedio costante da più di sessant’anni.

Questo blocco, che ogni giorno cerca di soffocare il popolo cubano, è economico, commerciale e finanziario e ha un carattere extraterritoriale che viola qualsiasi diritto internazionale.

L’imperialismo ha tutti i crismi per promuovere liste illegali a proprio piacimento, che vengono poi avallate da Paesi fantoccio; è scandaloso rivederne alcune, come ad esempio “la lista dei Paesi che sponsorizzano il terrorismo”.

I Paesi che ne fanno parte vanno e vengono a seconda delle decisioni dei governi statunitensi. Questa lista è stata creata nel 1979, alcuni Paesi come la Siria non ne sono mai usciti, altri entrano ed escono a seconda dei pagamenti monetari, della cessione della libertà o come conseguenza delle interferenze. Cuba è stata inclusa per la prima volta nel 1982, esclusa nel 2015, durante l’amministrazione Obama, e nuovamente inclusa nel 2021, prima della fine del mandato di Trump.

Per il popolo cubano, l’inclusione in questa lista è un ulteriore giro di vite per la sua economia.

Alcune delle misure contemplate in questa lista:

Sorveglianza delle esportazioni

Restrizioni sugli aiuti economici

Blocco e negazione dei crediti presso la Banca Mondiale e istituzioni simili.

Anche se ce ne sono altre, se al blocco si aggiunge il fatto di essere in questa lista, Cuba non ha alcuna possibilità di sviluppo economico.

Un mese fa, una notizia ha creato confusione, diffondendo la notizia che Cuba era stata rimossa dalla cosiddetta lista nera, ma no, si trattava di un’altra lista, sconosciuta a molti, che si chiama lista ufficiale dei Paesi che non collaborano nella lotta contro il terrorismo.

Queste liste interventiste sono promosse dall’imperialismo statunitense, che ha avuto i governi responsabili della più grande storia nel tempo e nella forma del terrorismo internazionale, provocando guerre, assassinii, appoggiando colpi di stato militari, causando devastazioni ambientali e saccheggiando numerosi popoli nel mondo.

La rivoluzione cubana è stata, nell’arena internazionale, un esempio di pace. Sul suo territorio sono stati firmati accordi di pace e ancora oggi continua ad agire come mediatore tra le parti in conflitto.

Ma è stata anche vittima di attentati terroristici che si sono consumati sul suolo americano. Praticamente nello stesso momento in cui a Cuba veniva attuata la riforma agraria, le mafie di Miami, guidate da tutti i torturatori e i ladri che avevano lasciato Cuba nel 1959, organizzavano attentati contro Cuba, muovendosi liberamente sul suolo americano, con l’obiettivo di compiere azioni terroristiche contro la rivoluzione, una bomba nell’hotel Copacabana ha ucciso un turista, un’altra bomba in un aereo della Cubana de Aviación, un’azione terroristica in cui perirono tutti i passeggeri, una bomba nell’ambasciata cubana in Portogallo che costò la vita a due giovani diplomatici cubani, attentati con esplosivi e fosforo vivo contro zuccherifici e aree urbane popolate, i terroristi avevano libero ingresso e uscita dei loro aerei negli Stati Uniti e la costante interferenza attraverso mercenari che cercano di destabilizzare politicamente il Paese.

Nonostante tutto questo, la Cuba socialista si rialza ogni giorno, riaffermando la vittoria della rivoluzione, perché la sovranità, la dignità che il popolo ha conquistato con la rivoluzione è difficile da rovesciare, a Cuba, ogni giorno è rivoluzione quando un popolo assediato si alza per resistere.

Fonte: Cubainformación

Traduzione: italiacuba.it

Share Button

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.