UPEC: golpismo comunicazionale contro il Venezuela

Prendere con la forza ciò che non hanno conquistato alle urne

Si è scatenata, ancora una volta, la campagna di persecuzione e manipolazione comunicazionale contro la Repubblica Bolivariana del Venezuela, con la complicità del Governo USA e ora sotto la subordinazione dell’inabilitata María Corina Machado, con l’obiettivo di riproporre il fallito colpo di Stato del guaidismo.

Utilizzando una miriade di risorse e stratagemmi mediatici, con la falsa accusa di frode elettorale, intendono disconoscere la volontà maggioritaria del popolo venezuelano che ha votato in modo libero e sovrano per la continuazione del modello di nazione rappresentato dalla Rivoluzione Bolivariana, in un processo elettorale sicuro e trasparente, con osservazione internazionale, incluso il Centro Carter e un gruppo di esperti delle Nazioni Unite.

Senza alcun pudore, il Dipartimento di Stato guida queste azioni e cerca di ampliare il cerchio di paesi che si prestino alla calunniosa propaganda e all’ingerenza.

Si cerca di unire i suoi alleati nel mondo e di assemblare una politica punitiva per colpire con sanzioni l’economia venezuelana, giustificare il furto dei suoi beni e delle sue ricche risorse petrolifere e soffocare nella violenza e nel sangue la volontà maggioritaria di continuità che si è manifestata nelle urne.

Notizie manipolate e menzogne si diffondono significativamente nelle reti sociali e nei potenti media che rispondono alle grandi corporazioni e agli oligarchi della comunicazione mondiale. Una dimostrazione di questa cospirazione è la partecipazione attiva del magnate di X, Elon Musk. Ora pretendono sferrare il colpo di grazia con una campagna che hanno sviluppato, passo dopo passo, prima che si svolgesse l’importante giornata civica della scorsa domenica.

Il Venezuela non è lo Stato repressivo e criminale che vogliono presentare al mondo. Al contrario. Il presidente eletto Nicolás Maduro ha ripetutamente invitato al dialogo; ha persino promesso che questo sarebbe stato il primo passo in caso di vittoria elettorale per la quale hanno lottato con fermezza e dignità. Ma l’opposizione estremista sta già attuando la violenza, mettendo a rischio la tranquillità e la pace desiderate e per le quali ha votato il popolo.

Dall’Unione dei Giornalisti di Cuba diciamo al Venezuela, a quel popolo bolivariano e chavista, che non è solo nel suo scontro con la calunniosa propaganda dell’Impero, con la premeditata strategia di seminare il dubbio sui risultati elettorali e le sue infami azioni.

Li accompagniamo in questa battaglia per la verità in linea con la volontà emersa dal Colloquio Internazionale Patria, la cui terza edizione abbiamo celebrato all’Avana per coordinarci contro i poteri totalitari mondiali della comunicazione e della manipolazione, con la partecipazione di un’importante delegazione di fratelli venezuelani.

Invitiamo tutte le forze e i mezzi di comunicazione progressisti del pianeta e ogni persona onesta a sconfiggere questa vergognosa congiura.

Facciamo prevalere la volontà sovrana maggioritaria del popolo venezuelano espressa nelle urne.

L’Avana, 31 luglio 2024

Presidenza dell’Unione dei Giornalisti di Cuba


Golpismo comunicacional contra Venezuela: Tomar por la fuerza lo que no conquistaron en las urnas

 

Se ha desatado, una vez más, la campaña de acoso y manipulación comunicacional contra la República Bolivariana de Venezuela, con la complicidad del Gobierno de Estados Unidos y ahora bajo la subordinación de la inhabilitada María Corina Machado, con el propósito de reeditar el fallido golpe de Estado del guaidodismo.

Utilizando un sinnúmero de recursos y ardides mediáticos, con la falsa acusación de fraude electoral, pretenden desconocer la voluntad mayoritaria del pueblo venezolano que votó de manera libre y soberana por la continuación del modelo de nación que representa la Revolución Bolivariana, en un proceso electoral seguro y transparente, con observación internacional, incluido el Centro Carter y un panel de expertos de las Naciones Unidas.

Sin pudor alguno, el Departamento de Estado encabeza las acciones y pretende ampliar el círculo de países que se presten a la calumniosa propaganda y al injerencismo.

Se busca unir a sus aliados en el mundo y ensamblar una política punitiva para rendir con sanciones a la economía venezolana, justificar el robo de sus activos y ricos recursos petroleros y ahogar en violencia y sangre la mayoritaria voluntad de continuidad que se mostró en las urnas.

Noticias manipuladas y mentiras se propagan significativamente en las redes sociales y en poderosos medios que responden a las grandes corporaciones y oligarcas de la comunicación mundial. Muestra de esa confabulación es la participación activa del magnate de X, Elon Musk. Pretenden ahora dar un golpe de gracia con una campaña que desarrollaron paso a paso desde antes de que ocurriera la importante jornada cívica del pasado domingo.

Venezuela no es el Estado represivo y criminal que quieren presentar al mundo. Todo lo contrario. El presidente electo Nicolás Maduro ha llamado una y otra vez al diálogo; incluso, prometió que ese sería el primer paso de ocurrir una victoria electoral por la que lucharon con firmeza y decoro. Pero la oposición extremista ya ejecuta la violencia poniendo en peligro la tranquilidad y la paz que desea y por la que votó el pueblo.

Desde la Unión de Periodistas de Cuba le decimos a Venezuela, a ese pueblo bolivariano y chavista, que no está solo en su enfrentamiento a la calumniosa propaganda del Imperio, a la premeditada estrategia de sembrar la duda sobre los resultados electorales y a sus infames acciones.

Les acompañamos en esta batalla por la verdad en línea con la voluntad que emergió del Coloquio Internacional Patria, cuya tercera edición celebramos en La Habana para articularnos contra los poderes totalitarios mundiales de la comunicación y la manipulación, con la participación de una importante comitiva de hermanos venezolanos.

Instamos a todas las fuerzas y medios de comunicación progresistas del planeta y a cada humano honrado a derrotar esta bochornosa conjura.

Hagamos prevalecer la mayoritaria voluntad soberana del pueblo venezolano expresada en las urnas.

La Habana, 31 de julio de 2024

Presidencia de la Unión de Periodistas de Cuba

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