Maduro rende noto dove sono stati addestrati i manifestanti violenti

lantidiplomatico.it

Che l’opposizione estremista venezuelana di Edmundo Gonzalez e Maria Corina Machado avesse già preparato un piano ben determinato per il dopo elezioni è ormai chiaro. Piano piano emergono anche i dettagli.

A tal proposito il presidente Nicolas Maduro ha denunciato che stragrande maggioranza di coloro che sono stati coinvolti in atti di “violenza” dopo le elezioni del 28 luglio, sono stati “addestrati” negli Stati Uniti, in Colombia, Perù e Cile.

Riferendosi ai “comanditos”, unità della campagna dell’opposizione che hanno guidato la distruzione di scuole, ospedali e hanno minacciato le persone comuni o chiunque fosse anche solo sospettato di avere simpatie chaviste, il presidente ha detto che “non è stata la gioventù venezuelana. È stato un gruppo di criminali assoldati, addestrati all’80% in campi in Texas, Colombia, Perù e Cile”, ha dichiarato, assicurando di avere “le prove”.

Maduro ha accusato l’ex candidato presidenziale dell’opposizione Edmundo Gonzalez, che ha definito un “criminale di guerra” e lo ha accusato di aver organizzato “un golpe contro i poteri perché non li riconosce”, e la leader dell’opposizione Maria Corina Machado per le azioni violente dal giorno delle elezioni del 28 luglio.

“Quest’uomo, Edmundo González Urrutia, e la demone Machado sono andati alla ricerca di giovani per pervertirli, li hanno gettati nella violenza e ora li hanno abbandonati”, ha aggiunto.

Ha anche ricordato che ai giovani è stato ordinato di bruciare ospedali, scuole, abbattere le statue di Bolívar e Hugo Chávez, attaccare i vicini, i membri del Partito Socialista Unito del Venezuela (PSUV) al governo e i giovani socialisti. “Alcuni (giovani) erano pieni di paura. E di odio. E di fascismo”.

Intanto il Consiglio nazionale elettorale (CNE) ha ratificato per la seconda volta la vittoria del leader chavista con il 51,95% dei voti contro il 43,18% ottenuto dall’opposizione di Edmundo González.

Dopo l’annuncio dei risultati preliminari che proclamavano Maduro vincitore, l’ultradestra venezuelana, guidata dalla leader dell’opposizione María Corina Machado, ha invitato i suoi seguaci a rifiutare la vittoria dell’attuale presidente. Ciò ha provocato violente proteste in diverse città venezuelane. Però quando convocati dalla Sala Elettorale del TSJ per presentare i verbali che attesterebbero la presunta vittoria di Edmundo Gonzalez i partiti della Piattaforma Unitaria – coalizione dell’opposizione estremista – non si sono presentati. Mentre il governo ha dimostrato come la piattaforma imbastita per comprovare la vittoria di Edmundo Gonzalez sia in realtà una sorta di ricettacolo per documenti grossolani e fasulli.

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