È iniziato il processo contro i responsabili della diffusione di documenti elettorali falsi

Il candidato Edmundo González Urrutia non ha risposto alla citazione del  Tribunale Supremo di Giustizia, che realizza una perizia sulle votazioni

 

Caracas, Venezuela – Come conseguenza della pubblicazione della pagina web “resultadosconvzla.com”, nella quale «in forma notoria e comunicazionale se pubblicano presunti documenti forgiati o falsificati», che si basano sulla disinformazione della popolazione, con la pretesa di usurpare le funzioni del Consiglio Nazionale Elettorale (CNE), il Ministero Pubblico del Venezuela ha deciso di cominciare un processo penale contro i responsabili.

L’istituzione ha comunicato che gli incaricati della pubblicazione e del mantenimento di questa pagina saranno investigati per i reati di usurpazione delle funzioni, creazione di documenti pubblici, istigazione alla disobbedienza alle leggi, reati informatici, associazione e cospirazione.

Intanto, come parte del processo contenzioso sollecitato da Nicolás Maduro, con il fine di certificare i risultati delle votazioni dello scorso 28 luglio, la  Sala Elettorale del Tribunale Supremo di Giustizia (TSJ) ha cominciato le udienze di comparizione dei candidati presidenziali e dei partiti politici.

L’aspirante Edmundo González Urrutia, citato per la mattina, non si è presentato anche se i rappresentanti dei partiti che lo appoggiano sono andati a rispondere al TSJ.

González Urrutia, che non ha accettato i risultati dello scrutinio, si è auto proclamato Presidente e non si è presentato a una prima udienza la scorsa settimana, ha comunicato nella rete sociale X che se decidesse di presentarsi lo farebbe in una situazione «di assoluta vulnerabilità per mancanza di difesa e violazione del debito processo».

Inoltre ha posto in dubbio la validità legale dei procedimenti realizzato dal massimo organo giudiziario della nazione, accusando di co-amministrazione elettorale con il CNE, poiché considera che «il documento anticipato dalla Sala Elettorale non corrisponde con nessun procedimento legale compreso nella legge del TSJ».

Di fronte a questo rifiuto della convocazione, il TSJ ha fatto constatare nella sua relazione la mancata presenza e il riconoscimento della citazione debita e perfettamente praticata.

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