Non è la prima e non sarà l’ultima volta che la mafia anticubana nel Congresso USA propone leggi e risoluzioni con l’obiettivo di impedire, all’attuale amministrazione alla Casa Bianca, di adottare un semplice cambio nella politica verso l’isola. È quanto hanno proposto, il 12 agosto 2024, i senatori Marco Rubio e Rick Scott, a cui si è aggiunta la rappresentante María Elvira Salazar, tutti dello Stato della Florida.
Il tema di attualità è stata la proposta di una risoluzione presentata da Marco Rubio, in cui si condanna il governo cubano per presunti crimini atroci contro il popolo cubano e per dargli un tocco accattivante alla destra, hanno aggiunto che: “Cuba è diventata un rifugio sicuro per potenze autoritarie come Cina, Russia, Iran e Venezuela, che minacciano la sicurezza nazionale, a sole 90 miglia dalla costa USA”, cosa che sarebbe ridicola, se non avesse gravi conseguenze per il popolo cubano.
Questi mafiosi di origine cubana, che fanno carriera politica grazie alla Rivoluzione, non si preoccupano mai di presentare una risoluzione per regolamentare o impedire la vendita di armi da fuoco negli USA, nonostante le migliaia di morti innocenti causate ogni anno dal possesso massiccio e incontrollato di queste armi. Né si sforzano di proporre una legislazione contro la vendita, la distribuzione e l’uso di droghe che causano, ogni anno, centinaia di migliaia di morti tra i giovani USA.
Invece di insistere nell’uccidere il popolo cubano di fame e malattie con la loro criminale guerra economica, da 65 anni, questi legislatori dovrebbero preoccuparsi dei gravi problemi che soffre giornalmente la società yankee che li ha eletti. Purtroppo questo non gli rende molti soldi, al contrario, potrebbero perdere il sostegno finanziario che ricevono dalla National Rifle Association e da alcuni signori della droga dai colletti bianchi, camuffati in potenti aziende che forniscono milioni di dollari per le loro campagne elettorali.
Il vero motivo della nuova proposta di risoluzione contro Cuba è il crescente movimento internazionale che chiede all’attuale amministrazione di Joe Biden di rimuovere l’isola dalla lista dei Paesi sponsor del terrorismo, inserita da Donald Trump nei suoi ultimi giorni alla Casa Bianca.
Di fronte al timore per le pressioni mondiali e all’assenza di prove per mantenere Cuba nella lista, corrono a fabbricare nuovi pretesti, come hanno fatto con le provocazioni degli aeronavi che violano continuamente lo spazio aereo cubano, per cui una volta che l’Avana prese le misure di risposta, costringere il presidente W. Clinton, a firmare la nota legge Helms-Burton, che dà al Congresso la facoltà di eliminare la guerra economica, commerciale e finanziaria che sta causando tanti danni all’economia cubana.
Le deboli argomentazioni addotte dal senatore Scott nell’attuale proposta legale non sono supportate da una sola prova: “Il regime comunista cubano è una forza destabilizzante nell’emisfero occidentale, un rifugio sicuro per i terroristi, un amico dei nemici dell’America, un oppressore del popolo cubano e un violatore dei diritti umani”.
Il senatore ha perso la memoria? Non ricorda che il suo Paese è responsabile di decine di colpi di Stato militari, invasioni e assassinii di presidenti nel mondo, solo per non sottomettersi agli ordini di Washington?
Dove hanno trovato sicuro rifugio i più grandi terroristi e assassini dell’emisfero, addestrati e finanziati dalla CIA?
Non stanno proprio a Cuba, bensì negli USA e tra questi possiamo citare: Luis Posada Carriles, Orlando Bosch, Ángel de Fana Serrano, Armando Valladares, Carlos Alberto Montaner, Gaspar Jiménez, Guillermo Novo Sampoll, José Antonio Colina Pulido, Pedro Remón, Reinol Rodríguez, Raúl Diaz, Feliz Rodríguez Mendiguita, José Basulto, Ramon Raúl Sánchez e Santiago Álvarez Fernández Magriña.
Il senatore non sa che, a partire dal 1° gennaio 1959, gli USA hanno accolto come “rifugiati politici” gli assassini e i torturatori della dittatura di Fulgencio Batista e, nonostante le rivendicazioni legali, si sono rifiutati di restituirli a Cuba?
Ci sono i casi di: Conrado Carratalá Ugalde; Luis Alberto del Río Chaviano; Orlando Piedra Negueruela; Francisco Tabernilla Dolz; Esteban Ventura Novo; Carlos M. Tabernilla Palmero; Marcelo Tabernilla Palmero; Mariano Faget Díaz; Rafael M.A. Gutiérrez Martínez; José Franco Mira; Pilar Danilo García y García; Irenaldo Remigio García Báez; Rolando Masferrer Rojas; Lutgardo Martín Pérez Molina; Julio Stelio Laurent Rodríguez; Orlando Eleno Piedra Negueruela, tra altri noti assassini.
Perché non c’è una sola risoluzione che condanni il regime israeliano, che commette crimini atroci contro il popolo palestinese, con armi, finanziamenti e il pieno sostegno USA?
L’unica forza destabilizzante nell’emisfero occidentale e rifugio sicuro per terroristi sono gli USA e questo è scritto in ogni pagina della storia, dal furto di parte del territorio messicano, alle invasioni di Stati sovrani, agli innumerevoli atti di sabotaggio compiuti dalla CIA, esposti in decine di documenti declassificati che, a quanto pare, i senatori e rappresentanti non hanno letto.
La risoluzione, presentata da Rubio e Scott, sottolinea “la necessità e il dovere morale degli USA di difendere gli interessi della nostra nazione e continuare a sostenere l’ordine democratico e la giustizia nel nostro emisfero”.
Cosa chiameranno mantenere l’ordine democratico e la giustizia?
È forse il sostegno alla recente liberazione di Alberto Fujimori in Perù e all’approvazione di una legge che lo scagiona dalle responsabilità per l’omicidio di decine di persone innocenti? O il sostegno al colpo di Stato del Congresso contro il presidente Pedro Castillo, con quasi 100 persone uccise per ordine della presidentessa de facto, o la violazione dell’ambasciata messicana in Ecuador per il sequestro di un richiedente asilo politico, senza che gli USA condannino queste azioni?
La risoluzione in questione è una farsa della peggior specie presentata da questi senatori. Le vere violazioni dei diritti umani e della democrazia a Cuba avvengono nel territorio che gli yankee occupano illegalmente nella loro base navale situata nella Baia di Guantanamo, dove hanno installato il più grande centro di tortura del mondo, senza che i prigionieri abbiano diritto a un avvocato, visite dei familiari e trattamento adeguato, come previsto dal diritto internazionale.
Quella Base Navale, istituita contro la volontà dei cubani, è il rifugio sicuro per le loro truppe, cosa che non hanno né Cina, né Russia, né Iran, né Venezuela, benché abbiano inventato false basi per creare matrici di opinione contro Cuba, nonostante le smentite del Pentagono che assicurano sulla loro inesistenza sull’isola.
L’unica ragione che hanno è il timore che Cuba venga rimossa dalla falsa lista, a cui la mafia anticubana si oppone perché ciò darebbe all’isola la possibilità di effettuare transazioni bancarie, di poter noleggiare navi per importare petrolio, alimenti e beni necessari al benessere del popolo, cosa che renderebbe meno tesa la situazione economica interna che sta soffrendo, frutto della matassa di leggi applicate che hanno costituito la sua criminale guerra economica, commerciale e finanziaria negli ultimi 65 anni.
Aveva ragione José Martí quando diceva: “I popoli d’America sono tanto più liberi e prosperi quanto più si allontanano dagli USA”.
El miedo a un posible cambio de política dispara las alarmas de los mafiosos anticubanos
Por Arthur González
No es la primera ni será la última ocasión en que la mafia anticubana en el Congreso de los Estados Unidos, propone leyes y resoluciones con el propósito de evitar que la administración de turno en la Casa Blanca, adopte un simple cambio en la política hacia la Isla. Así se proyectaron el pasado día 12 de agosto del actual año 2024, los senadores Marco Rubio y Rick Scott, a lo que se sumó la representante María Elvira Salazar, todos del estado de Florida.
El tema actual fue la propuesta de una resolución presentada por Marco Rubio, donde se condena al gobierno cubano por supuestos crímenes atroces contra el pueblo cubano y para darle un sazón atractivo a la derecha, agregaron que: “Cuba se ha convertido en un refugio seguro para potencias autoritarias como China, Rusia, Irán y Venezuela, amenazando la seguridad nacional, a solo 90 millas de las costas estadounidenses”, algo que daría risa, si no tuviera graves consecuencias para el pueblo cubano.
Estos mafiosos de origen cubano, que hacen carrera política gracias a la Revolución, jamás se preocupan por presentar una resolución para regular o impedir la venta de armas de fuego en Estados Unidos, a pesar de los miles de muertes inocentes que causa anualmente la posesión masiva e incontrolada de esas armas. Tampoco se esfuerzan por proponer leyes contra la venta, distribución y consumo de drogas que provocan cientos de miles de muertes anuales entre la juventud estadounidense.
En vez de insistir en matar al pueblo cubano por hambre y enfermedades con su criminal guerra económica desde hace 65 años, esos legisladores deberían preocuparse por los graves problemas que sufre a diario la sociedad yanqui que los eligió. Desgraciadamente eso no les da mucho dinero, por el contrario, pueden perder el apoyo financiero que reciben de la Asociación Nacional del Rifle y de ciertos capos de cuello blanco de la droga, camuflados en poderosas empresas que aportan millones de dólares para sus campañas electorales.
El verdadero motivo para la nueva propuesta de resolución contra Cuba, es el creciente movimiento internacional que le exige a la actual administración de Joe Biden, retirar a la Isla de la lista de países que patrocinan el terrorismo, incluida por Donald Trump en sus días finales en la Casa Blanca.
Ante ese temor por la presión mundial y la ausencia de pruebas para mantener a Cuba en la misma, corren a fabricar nuevos pretextos, tal como hicieron con las provocaciones de las avionetas que violaban continuamente el espacio aéreo cubano, para una vez que La Habana tomara medidas de respuesta, obligar al presidente W. Clinton a firmar la conocida ley Helms-Burton, entregándole al Congreso la facultad de eliminar la guerra económica, comercial y financiera que tanto daño le causa a la economía cubana.
Los débiles argumentos señalados por el senador Scott en la actual propuesta legal, no están sustentados con una sola prueba: “El régimen comunista cubano es una fuerza desestabilizadora en el hemisferio occidental, un puerto seguro para terroristas, un amigo de los enemigos de América, un opresor del pueblo cubano y un violador de los derechos humanos”.
¿Habrá perdido la memoria el senador? ¿No recordará que su país es el responsable de decenas de golpes militares, invasiones y asesinatos a presidentes mundiales, solo por no someterse a las órdenes de Washington?
¿Dónde encontraron refugio seguro los mayores terroristas y asesinos del hemisferio, formados y financiados por la CIA?
No están precisamente en Cuba, sino en los Estados Unidos y entre ellos se pueden mencionar a: Luis Posada Carriles, Orlando Bosch, Ángel de Fana Serrano, Armando Valladares, Carlos Alberto Montaner, Gaspar Jiménez, Guillermo Novo Sampoll, José Antonio Colina Pulido, Pedro Remón, Reinol Rodríguez, Raúl Diaz, Feliz Rodríguez Mendiguita, José Basulto, Ramon Raúl Sánchez y Santiago Álvarez Fernández Magriña.
¿No sabrá el senador que, desde el 1ro de enero de 1959, Estados Unidos acogió como “refugiados políticos” a los asesinos y torturadores de la dictadura de Fulgencio Batista, y a pesar de las reclamaciones legales se negaron a devolverlos a Cuba?
Ahí están los casos de: Conrado Carratalá Ugalde; Luis Alberto del Río Chaviano; Orlando Piedra Negueruela; Francisco Tabernilla Dolz; Esteban Ventura Novo; Carlos M. Tabernilla Palmero; Marcelo Tabernilla Palmero; Mariano Faget Díaz; Rafael M. A. Gutiérrez Martínez; José Franco Mira; Pilar Danilo García y García; Irenaldo Remigio García Báez; Rolando Masferrer Rojas; Lutgardo Martín Pérez Molina; Julio Stelio Laurent Rodríguez; Orlando Eleno Piedra Negueruela, entre otros connotados asesinos.
¿Por qué no hay una sola resolución de condena al régimen de Israel, que comete crímenes atroces contra el pueblo palestino, con armas, financiamiento y el apoyo total de Estados Unidos?
La única fuerza desestabilizadora en el hemisferio occidental y puerto seguro para terroristas es Estados Unidos y eso está recogido en cada página de la historia, desde el robo de una parte del territorio a México, invasiones a estados soberanos, hasta los incontables actos de sabotajes ejecutados por la CIA, algo expuesto en decenas de documentos desclasificados que al parecer los senadores y representantes no sean leído.
La resolución presentada por Rubio y Scott, subraya “la necesidad de los Estados Unidos y el deber moral de defender los intereses de nuestra nación y continuar manteniendo el orden democrático y la justicia en nuestro hemisferio”.
¿A qué le llamarán mantener el orden democrático y la justicia?
¿Será el apoyo a la reciente liberación de Alberto Fujimori en Perú y la aprobación de una ley que lo exime de su responsabilidad en el asesinato de decenas de personas inocentes? ¿O el respaldo al golpe congresional que le dieron al presidente Pedro Castillo, con casi 100 asesinados por órdenes de la presidenta de facto, o la violación de la embajada mexicana en Ecuador para secuestrar a un asilado político, sin que Estados Unidos haya condenado esas acciones?
La resolución de maras es una farsa de la peor categoría expuesta por estos senadores. Las verdaderas violaciones a los derechos humanos y la democracia en Cuba, suceden en el territorio que los yanquis ocupan ilegalmente en su Base Naval ubicada en la bahía de Guantánamo, donde instalaron el mayor centro de torturas del mundo, sin que los prisioneros tuvieran derecho a un abogado, visitas familiares y tratos adecuados, según regula el derecho internacional.
Esa Base Naval establecida contra la voluntad de los cubanos es el refugio seguro para sus tropas, lo que no tienen ni China, Rusia, Irán y Venezuela, aunque han inventado falsas bases para crear matrices de opinión contra Cuba, a pesar de los desmentidos del Pentágono que aseguran su inexistencia en la Isla.
La única razón que tienen es el miedo de que se retire a Cuba de la espuria lista, a lo que la mafia anticubana se opone porque le daría la posibilidad de realizar transacciones bancarias, poder contratar barcos para importar petróleo, alimentos y bienes necesarios para el bienestar del pueblo, situación que haría menos tensa la situación económica interna que padece, producto de la madeja de leyes aplicadas que conforman su criminal guerra económica, comercial y financiera desde hace 65 años.
Certero fue José Martí al afirmar: “Los pueblos de América son más libres y prósperos a medida que más se apartan de los Estados Unidos”