Edmondo Garcia https://lapupilainsomne.wordpress.com
7 luglio – Nell’anno 1689 fu fondato a L’Avana il Collegio di Sant’Ambrogio dal Vescovo Diego Evelio de Compostela. Verso il 1777 si sarebbe nominato Collegio Seminario di San Carlos e San Ambrosio, occupando quel bellissimo edificio che molti hanno visitato a l’Avana Vecchia, che si trova a San Ignacio 5 tra Empedrado e Chacon. Da quel centro educativo, formatore della nostra nazionalità, sono passati grandi personaggi della storia e della cultura cubana come Cirilo Villaverde, Carlos Manuel de Cespedes, Tomas Romay, Felix Varela ed altri.
Pensato in continuità patriottica e spirituale, l’11 novembre 1871 fu fondato, in una modesta costruzione di legno della via Anne, a Key West (Cayo Hueso), al sud dello stato nordamericano della Florida, l’Istituto San Carlos.
Il San Carlos, di Cayo Hueso ha una lunga storia. Nel 1884 fu trasferito ad un edificio in via Fleming; distrutto due anni dopo da un incendio che colpì la città. In seguito a questo evento, Martin Herrera, un residente con influenza sociale, promosse la costruzione di un edificio nella strada Duval, che ha ospitato l’Istituto San Carlos dal 1890 fino ad oggi.
L’Istituto ha avuto alcuni momenti difficili, ma è sempre riuscito a sopravvivere con l’aiuto dei cubani che vivono a Cuba e con il sostegno dell’emigrazione patriottica negli USA. Essendo patrimonio della Repubblica di Cuba, i governi cubani in carica si sono incaricati di provvedere all’assistenza finanziaria che permettesse la sua manutenzione e funzionamento; sostentamento che è stato colpito dopo il gennaio 1959, dalla rottura delle relazioni con gli USA che si rifiutavano di accettare la sovranità con cui procedeva la Rivoluzione cubana.
Nonostante gli sforzi di alcuni emigrati e patrioti cubani, interrompendosi il sostegno materiale, la sede dello storico Istituto San Carlos subì un prolungato logoramento, fino a quando nel 1981 vi fu un evento che ha segnato un cambio di quella che fu un’istituzione eminentemente culturale ed educativa, che diventò una “proprietà” accarezzata dalle ambizioni dei commerciante del real estate e perseguitata dalla nefasta politica della destra cubano-americana.
Nel già citato 1981 una parte della risentita facciata dell’Istituto San Carlos di Key West è caduta su un passante ferendolo. Ci fu allora un dibattito sul futuro dell’istituto, dove non pochi hanno chiesto la sua demolizione e la costruzione, al suo posto, di un centro commerciale; si parlò anche di fare un teatro, tra gli altri progetti.
E’ stato in questo contesto che è venuto a giocare le sue carte l’avvocato di Miami, Rafael Peñalver; uno di quei cubano-americani furbi che fa sua la leggenda sulla cosiddetta fuga del comunismo e il dolore dell’esilio, dichiarandosi il “salvatore” dell’Istituto San Carlos.
Nel 1985 Peñalver è ricorso a Commissioni, politici e amici, riuscendo a diventare il Presidente del consiglio di amministrazione dell’Istituto San Carlos, una carica che trascina ancora adesso. Con Peñalver, la politica è entrata a fare parte inevitabile della vita di questa istituzione. In uno dei suoi interventi più pubblicizzati sono stati ottenuti 2,8 milioni dollari di fondi statali; mossa nella quelle parteciparono, tra gli altri, gli allora rappresentanti della Florida Javier Souto e Carlos Lacasa, e gli ex- senatori Roberto Casas, Mario Diaz-Balart, Rudy Garcia e Alex Villalobos.
Tra altri personaggi famosi della destra di Miami che si sono avvicinati all’ Istituto San Carlos in questa fase grigia, ci sono Feliciano Foyo, riconosciuto dal terrorista Luis Posada Carriles nel suo libro “Le vie del guerriero”, come uno dei suoi finanziatori; e Jorge Mas Canosa, fondatore dell’organizzazione controrivoluzionaria chiamata Fondazione Nazionale Cubano-Americana.
Il sito web ufficiale dell’Istituto San Carlos de Cayo Hueso riconosce sia a Foyo come a Mas Canosa tra i suoi direttori. (Http://www.institutosancarlos.org/board.php)
Nel programma “La tarde se mueve” del giovedì 2 luglio, dedichiamo uno spazio per promuovere la convinzione che dai processi che avverranno dopo l’apertura ufficiale delle Ambasciate tra Cuba e gli USA, sarà necessario mettere sul tavolo anche il passaggio all’amministrazione del governo cubano i beni appartenenti alla Repubblica di Cuba; compreso detto Istituto.
Nello stesso programma ha partecipato l’imprenditore Henry Cabañas, la cui famiglia ha svolto un ruolo importante nella storia di Cayo Hueseo a partire dall’epoca di José Martí. Nel suo discorso, che potete ascoltare completo nella registrazione archiviata nella Tarde se Mueve (https://soundcloud.com/ltsm/sets/programas), Cabañas ricorda che lui è nato e cresciuto a Cayo Hueso, dove suo padre era direttore della San Carlos, contribuendo a rivitalizzare, allora, la cubania della generazione d’emigrati che fondò l’Istituto. Ha anche raccontato che da bambina, la distinta signora Avelina Rìos, si è seduta sulle gambe di José Martí a San Carlos, dove ha letto una poesia che faceva riferimento all’indipendenza di Cuba. Per Cabañas non ci sono dubbi della proprietà della Repubblica di Cuba sull’Istituto, che oltre alle aule del piano superiore, aveva uffici consolari del governo dell’’Avana.
Come ha detto il collega Eddie Levy, l’Istituto San Carlos a Cayo Hueso, ha una lunga storia che appartiene alla Storia di Cuba nella sua unità, e se bisogna lottare per riprenderlo, questa lotta bisogna farla.