Nuove prove del legame tra l’opposizione estremista e la criminalità

Intorno al collegamento —già dimostrato— tra bande criminali e Edmundo González Urrutia e María Corina Machado emergono nuovi elementi di rilievo che consentono di valutare la reale portata di questo legame come asse portante dell’agenda di cambio di regime attivata contro il Venezuela dopo il 28 luglio.

Recentemente, il giornalista venezuelano Eligio Rojas, nel suo programma trasmesso su La Iguana TV, ha presentato nuovi dati e prove che riflettono l’approccio integrale dell’interazione tra il fattore criminale e quello “politico” —guidato dall’opposizione estremista— nel contesto delle elezioni presidenziali della fine del mese scorso.

Oltre ad altre organizzazioni di criminalità organizzata come il “Tren del Llano”, già esaminata in un’indagine precedente, la banda “El Pepón” si è attivata durante gli eventi del 28 luglio, secondo le informazioni presentate da Rojas, giornalista di cronaca nera e sicurezza con una lunga carriera.

Mentre il Tren è apparso nei giorni di maggiore conflittualità con fuoco aperto e intimidazioni, la banda “El Pepón”, che opera principalmente a Zaraza (stato di Guárico), ha agito con maggiore discrezione durante la campagna presidenziale, cercando di manipolare il risultato delle elezioni, il che fa luce su una distribuzione di ruoli assegnati a organizzazioni con scopi criminali da attori politici dell’estrema destra venezuelana.

Secondo rapporti di intelligence consultati da Rojas, questa organizzazione ha ricevuto una missione specifica: l’acquisto di voti a favore della candidatura di Edmundo González Urrutia in zone con una forte presenza territoriale e politica del chavismo.

La struttura direttiva della banda era composta da tre individui, tra cui spicca Yohanny Machuca, alias “el Pepón”, che fungeva da capo e dava il nome all’organizzazione.

Machuca è stato neutralizzato il 6 agosto durante l’Operazione Zaraza 2024, mentre il destino di altri undici membri identificati è ancora sconosciuto.

Inizialmente, come spesso accade nel panorama della delinquenza rurale, “El Pepón” è emerso per offrire “protezione” a grandi produttori e imprenditori locali.

Con un contingente di circa venticinque uomini, la banda era equipaggiata con armi e tecnologia di comunicazione. Da lì è passata ad altre attività illecite, in particolare al racket di estorsione in dollari ai danni di piccoli e medi produttori agricoli, così come a piccoli imprenditori dell’ambiente urbano.

D’altra parte, il “Tren del Llano”, una struttura criminale con sede ad Altagracia de Orituco, nel comune José Tadeo Monagas dello stato di Guárico, ha utilizzato le piattaforme digitali per diffondere video in cui i suoi membri, compreso il loro capo, Oscar de Jesús Noguera Hernán, alias “El Diente”, sono emersi nel contesto dell’agitazione politica dopo la ribellione di María Corina Machado.

In questi materiali sono apparsi mascherati e armati, presentandosi come “difensori del popolo” e minacciando il governo venezuelano. Nei loro pronunciamenti, “El Diente” proclama l’esistenza di una “base stabilita” e afferma il suo controllo sul territorio, oltre alla sua capacità di mobilitare gruppi violenti.

La loro apparizione pubblica coincide con l’aumento della violenza nel paese. Tra il 29 e il 30 luglio si sono registrati nel comune scontri armati, inclusi assedi a scuole, incendi di veicoli e attacchi a installazioni della polizia.

Esiste una connessione diretta tra “El Pepón” e il “Tren del Llano”, poiché quest’ultimo ha stabilito alleanze strategiche con altre organizzazioni criminali di scala minore. Queste piccole cellule si affiliano al “Tren” e funzionano come franchigie che ampliano la propria influenza e controllo territoriale.

Operazione Zaraza 2024

L’Operazione Zaraza 2024, eseguita dal Comando Strategico Operativo della Forza Armata Nazionale Bolivariana (Ceofanb), è attualmente in corso con la partecipazione di circa 6000 effettivi, appartenenti sia a corpi di polizia che militari.

Questo sforzo è concepito come una risposta strategica contro i gruppi strutturati di criminalità organizzata che operano nello stato di Guárico, in particolare nel contesto del loro coinvolgimento nella violenza post-elettorale del 28 luglio.

Dall’inizio, il 6 agosto, l’operazione copre sei dei quindici comuni dello stato di Guárico, concentrandosi su:

-Pedro Zaraza, il comune dove è nata la banda “El Pepón”, così come su tre comuni vicini.

-José Tadeo Monagas, che funge da base operativa per il “Tren del Llano”.

-Camaguán, che confina con Apure, uno stato dove si svolgono operazioni contro il paramilitarismo.

Fino al 14 agosto 2024 si è registrata la neutralizzazione di otto individui, tra cui, come detto, il capo della banda “El Pepón”. Sono stati effettuati 30 arresti e sono stati sequestrati un arsenale che include 13 armi da fuoco —di cui 4 fucili—, 302 cartucce, una granata, due mirini telescopici, otto ricetrasmittenti, dieci torce, sette caricatori, 35 molotov, dodici telefoni cellulari e sei motociclette.

Delinquenza come strategia elettorale

Riguardo alla partecipazione specifica della banda nel contesto della destabilizzazione, Eligio Rojas ha affermato quanto segue:

“È lecito chiedersi: come è possibile che delinquenti che ti estorcono denaro ti offrano di votare per una determinata opzione in cambio di 50, 100 o 200 dollari? È un’operazione strana per un delinquente; non corrisponde alla sua natura criminale.

Qui sorge un’altra domanda: chi ha dato l’ordine a ‘El Pepón’ e al suo gruppo di comprare voti a favore di Edmundo González Urrutia? Sono forse stati i suoi fondatori? Sono stati forse reclutati da Voluntad Popular, il partito di María Corina Machado?”

Le domande poste dal giornalista venezuelano puntano alla dinamica di interrelazione esistente tra settori estremisti dell’opposizione e la criminalità organizzata nel paese.

Le informazioni e i dati presentati da Rojas confermano la tesi che gli obiettivi politici dell’opposizione estremista non si limitavano esclusivamente al terreno elettorale.

misionverdad.com


Nuevas evidencias del nexo entre la oposición extremista y la criminalidad

En torno al vínculo —ya comprobado— entre bandas criminales y Edmundo González Urrutia y María Corina Machado surgen nuevos elementos de profundidad que permiten evaluar su dimensión real como eje vertebrador de la agenda de cambio de régimen activada contra Venezuela luego del 28 de julio.

Recientemente el periodista venezolano Eligio Rojas, en su programa transmitido en La Iguana TV, ofreció nuevos datos y evidencias que reflejan el enfoque integral de la interacción entre el factor criminal y el “político” —encabezado por la oposición extremista—, en el contexto de las elecciones presidenciales de finales del mes pasado.

Además de otras agrupaciones del crimen organizado como el Tren del Llano, ya examinada en una investigación anterior, la banda “El Pepón” se activó durante los acontecimientos del 28 de julio, de acuerdo a la información presentada por Rojas, periodista de la fuente de sucesos y seguridad con amplia trayectoria.

Mientras que el Tren hizo su aparición en los días de mayor conflictividad mediante fuego abierto e intimidación, la banda “El Pepón”, que actúa principalmente en Zaraza (estado Guárico), operó con mayor discreción durante la campaña presidencial, buscando manipular el resultado de la elección, lo que arroja luz sobre una distribución de roles adjudicados a organizaciones con fines criminales por  actores políticos de la extrema derecha venezolana.

Según informes de inteligencia consultados por Rojas, esta organización recibió una misión específica: la compra de votos a favor de la candidatura de Edmundo González Urrutia en zonas con una fuerte implantación territorial y política del chavismo.

La estructura de dirección de la banda estaba compuesta por tres individuos, entre los que destaca Yohanny Machuca, alias “el Pepón”, quien fungía como cabecilla y daba nombre a la organización.

Machuca fue neutralizado el 6 de agosto durante la Operación Zaraza 2024, mientras que el paradero de otros once miembros identificados aun se desconoce.

Inicialmente, como es común en el panorama de la delincuencia rural, “El Pepón” surgió para ofrecer “protección” a grandes productores y empresarios locales.

Con un contingente aproximado de veinticinco hombres, la banda estaba equipada con armamento y tecnología de comunicación. De ahí transitó hacia otras actividades delictivas, especialmente al cobro de vacunas en dólares a pequeños y medianos productores del campo, así como a pequeños emprendedores del entorno urbano.

Por otra parte, el Tren del Llano, una estructura criminal con base en Altagracia de Orituco, municipio José Tadeo Monagas del estado Guárico, utilizó las plataformas digitales para difundir videos en los que sus miembros, incluida a su figura central, Oscar de Jesús Noguera Hernán, alias “El Diente”, emergieron en el contexto de agitación política tras el desacato de María Corina Machado.

En estos materiales aparecieron enmascarados y armados que se presentaban como “defensores del pueblo” y amenazaban al gobierno venezolano. En sus pronunciamientos, “El Diente” proclama la existencia de una “base establecida” y afirma su control sobre el territorio, además de su capacidad para movilizar grupos violentos.

Su aparición pública coincide con el aumento de la violencia en el país. Entre el 29 y 30 de julio se registraron en el municipio enfrentamientos armados, incluidos asedios a escuelas, incendios de vehículos y ataques a instalaciones policiales.

Existe una conexión directa entre “El Pepón” y el Tren del Llano, ya que esta última ha establecido alianzas estratégicas con otras organizaciones criminales de menor escala. Estas pequeñas células se afilian al Tren y funcionan como franquicias que amplían su influencia y control territorial.

Operación Zaraza 2024

La Operación Zaraza 2024, ejecutada por el Comando Estratégico Operacional de la Fuerza Armada Nacional Bolivariana (Ceofanb), se despliega actualmente con la participación de aproximadamente 6 mil efectivos, pertenecientes tanto a cuerpos policiales como a militares.

Este esfuerzo se concibe como una respuesta estratégica ante los grupos estructurados de delincuencia organizada que operan en el estado Guárico, particularmente en el contexto de su implicación en la violencia postelectoral del 28 de julio.

Desde su inicio el 6 de agosto, la operación abarca seis de los quince municipios del estado Guárico, centrándose en:

Pedro Zaraza, el municipio donde se originó la banda “El Pepón”, así como en tres municipios vecinos.

José Tadeo Monagas, que sirve como base de operaciones para el Tren del Llano.

Camaguán, que limita con Apure, un estado donde se llevan a cabo operaciones contra el paramilitarismo.

Hasta el 14 de agosto de 2024 se reportó la neutralización de ocho individuos, entre ellos, como se dijo, el líder de la banda “El Pepón”. Se llevaron a cabo 30 detenciones y se incautó un arsenal que incluye 13 armas de fuego —de las cuales cuatro son fusiles—, 302 cartuchos, una granada, dos miras telescópicas, ocho radiotransmisores, diez linternas, siete cargadores, 35 cócteles molotov, doce teléfonos celulares y seis motocicletas.

Delincuencia como estrategia electoral

Con referencia a la participación particular de la banda en el contexto de desestabilización, Eligio Rojas planteó lo siguiente:

“Es válido preguntarnos: ¿Cómo es que delincuentes que te cobran vacuna, te ofrecen votar por determinada opción a cambio de 50, 100 o 200 dólares? Es una operación extraña para un delincuente; no se corresponde con su naturaleza criminal.

Aquí surge otra pregunta: ¿Quién le dio la orden a ‘El Pepón’ y a su grupo de comprar votos a favor de Edmundo González Urrutia? ¿Acaso fueron sus padres fundadores? ¿Acaso fueron captados por Voluntad Popular, el partido de María Corina Machado?”.

Las interrogantes que expone el periodista venezolano apuntan hacia la dinámica de interrelación que existe entre sectores extremistas de la oposición y el crimen organizado en el país.

La información y los datos presentados por Rojas reafirman la tesis de que los objetivos políticos de la oposición extremista no pasaban única y exclusivamente por el terreno electoral.

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