TSJ : Maduro Presidente

“La Camera Elettorale della Corte Suprema di Giustizia (TSJ) del Venezuela si è pronunciata giovedì a Caracas sull’indagine condotta sul controverso ricorso presentato dal presidente Nicolás Maduro, in merito alle elezioni presidenziali del 28 giugno.

Il giudice Caryslia Beatriz Rodríguez Rodríguez ha letto la sentenza. Era accompagnata dai giudici Fanny Márquez e Inocencio Figueroa, membri della Camera Elettorale. Sulla base dei risultati ottenuti nella perizia, ha assicurato che i bollettini dei risultati del Consiglio Elettorale Nazionale (CNE) sono coerenti con i rapporti delle macchine elettorali.

Sulla base dell’indagine approfondita effettuata, hanno dichiarato ammissibile la controversia e convalidato i risultati delle elezioni presidenziali offerti dal CNE.

Ha sottolineato che è stato effettuato un esame esaustivo e approfondito dei materiali fisici/digitali sulle elezioni, eseguito secondo i più alti standard nazionali e internazionali: «Sulla base del processo, i bollettini del CNE sono supportati dai verbali di scrutinio dalle macchine per il voto utilizzate nel processo. Le macchine coincidono con i centri di totalizzazione”, ha detto il giudice.

Ha ratificato la competenza della Camera Elettorale del TSJ ad avviare un processo di indagine giudiziaria, valutare i risultati del processo elettorale e risolvere la controversia. Ha affermato che le corti di giustizia costituiscono istanze per decidere nello Stato di diritto.

Ha sottolineato che la concorrenza si basa sulla legislazione locale e sulla legislazione rispetto ad altre esperienze regionali e globali (tra cui ha citato la Corte messicana).

Ha sottolineato l’aiuto del CNE quando è stato convocato, tranne un rettore che non lo ha fatto. Lui ha ricordato che dei 38 partiti politici che hanno partecipato alle elezioni presidenziali, tutti si sono presentati davanti alla Camera Elettorale del TSJ e 33 hanno presentato materiale elettorale.

Precisa che sono intervenuti anche nove dei dieci candidati indicati. Ha aggiunto che l’ex candidato Edmundo González non era presente ed è stato dichiarato oltraggioso per non aver rispettato l’ordine costituzionale. Lui ha sottolineato che i rappresentanti dei partiti politici che hanno sostenuto l’ex candidato della Piattaforma Unitaria Democratica (PUD) non hanno presentato materiale elettorale. Durante l’udienza hanno riferito di non avere verbale né di aver protetto nulla.

Il giudice ha confermato che nel Paese si è verificato un tentativo di colpo di stato accompagnato da un attacco informatico su larga scala.

Ha esortato il CNE a pubblicare i risultati nella Gazzetta Elettorale, secondo l’articolo 155 della Legge Organica sui Processi Elettorali. “Il CNE ordinerà la pubblicazione dei risultati nel GE entro 30 giorni dall’annuncio”, ha indicato.

Ha dichiarato che invierà con urgenza copia della sentenza alla Procura Generale della Repubblica per accertare le responsabilità per i presunti reati di alterazione delle funzioni, reati informatici, associazione a delinquere e istigazione a provocare disordini, tra gli altri.

Ha ringraziato la collaborazione degli osservatori e degli esperti internazionali che hanno partecipato alla valutazione delle elezioni presidenziali. Ha sottolineato il sostegno dimostrato da loro e il loro alto livello tecnico”.

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