Fidel Castro: “Indimenticabile il presidente Agostinho Neto”

Agostinho Neto è stato un eccezionale leader politico e ha svolto un ruolo fondamentale nella lotta per l’indipendenza dell’Angola. Si è distinto per il suo coraggio, l’impegno per la giustizia sociale e la capacità di unire le persone intorno a una causa comune.

Nel 1977, il leader della Rivoluzione cubana, a proposito del ruolo da lui svolto, ha osservato che:

“Penso che nessun uomo sia insostituibile. Sono un nemico del culto della personalità. Ma so anche che in certi momenti storici i leader svolgono un ruolo straordinariamente importante. Questo è stato il ruolo del compagno Neto nel guidare il suo popolo verso l’indipendenza e la rivoluzione. Questo è stato il ruolo del compagno Neto nella prima e nella seconda guerra d’indipendenza. E questo è il ruolo del compagno Neto in questa fase di ricostruzione del Paese, di creazione del Partito e di marcia del popolo angolano verso il socialismo”.

I legami di amicizia tra i due Paesi si consolidarono quando, alla fine del 1975, Cuba inviò dei combattenti in Angola su richiesta del neoeletto presidente Agostinho Neto, per contrastare i piani degli Stati Uniti e del Sudafrica volti a ostacolare l’indipendenza angolana.

Questa collaborazione segnò l’inizio di una forte relazione tra i due Paesi. L’Operazione Carlota, come venne chiamata questa decisione congiunta, divenne una pietra miliare della storia e della solidarietà globale, simboleggiando la fratellanza tra i popoli cubano e angolano.

Perché i cubani hanno aiutato gli angolani?

Fidel Castro disse nel 1975: “Alcuni imperialisti si chiedono perché stiamo aiutando gli angolani, quali interessi abbiamo lì. Sono abituati a pensare che quando un Paese fa qualcosa è perché cerca petrolio, o rame, o diamanti, o qualche risorsa naturale. No! Non stiamo perseguendo alcun interesse materiale, ed è logico che gli imperialisti non lo capiscano, perché sono guidati da criteri esclusivamente sciovinisti, nazionalisti, egoisti.

Stiamo adempiendo a un elementare dovere internazionalista quando aiutiamo il popolo dell’Angola! Non stiamo cercando il petrolio, non stiamo cercando il rame, non stiamo cercando il ferro, non stiamo cercando proprio nulla. Stiamo semplicemente perseguendo una politica di principio. Non restiamo inerti quando vediamo un popolo africano, nostro fratello, che improvvisamente vuole essere divorato dagli imperialisti e viene brutalmente attaccato dal Sudafrica”.

Il Comandante in capo nel 1992, in un discorso al Palazzo della Rivoluzione, rifletteva:

“Parto dalla convinzione che questo grande patrimonio storico non può essere distrutto. Parto dalla convinzione che i valori seminati nel popolo angolano da Agostinho Neto, dall’MPLA, da José Eduardo dos Santos e da tanti leader angolani, non possono essere distrutti, e che quei valori prevarranno, così come la nostra amicizia in ogni circostanza, così come l’esempio di ciò che abbiamo fatto insieme, perché insieme, ripeto, abbiamo scritto una delle più belle pagine dell’internazionalismo”.

Fidel Castro nel 1976, durante la sua visita in Guinea Conakry, disse:

“Se il compagno Neto avesse esitato, la Rivoluzione angolana sarebbe stata schiacciata, decine di migliaia di rivoluzionari angolani sarebbero stati uccisi e il compagno Neto non sarebbe qui presente tra noi, perché lui stesso sarebbe morto nei combattimenti”. Ma il compagno Neto di fronte all’aggressione dell’imperialismo, dei mercenari bianchi e dei razzisti sudafricani non ha esitato a chiedere il sostegno dei popoli rivoluzionari”.

L’importanza di Neto va oltre i confini dell’Angola: era noto per il suo carisma, la sua visione progressista e la sua dedizione al miglioramento delle condizioni di vita del suo popolo.

Come poeta, i suoi scritti riflettevano un profondo impegno per la libertà e la dignità umana. È stato considerato uno dei più importanti intellettuali africani del XX secolo, è stato nominato poeta nazionale dell’Angola e nel 1975 ha ricevuto il Premio nazionale per la letteratura.

Sulla sua vocazione di poeta, il Comandante ha detto:

“Neto è anche un uomo di straordinaria cultura, di grande capacità intellettuale, e uno straordinario poeta che ha dedicato la sua vita e la sua penna al suo popolo, ai suoi fratelli discriminati e schiavizzati, a forgiare la coscienza politica degli angolani”.

Quel 10 settembre 1979 segnò un giorno di lutto per l’umanità. Il leader della Rivoluzione cubana ha espresso la sua ammirazione per Neto quando, anni dopo, ne ha ricordato la figura, affermando che sarà sempre ricordato come “l’amato e indimenticabile presidente Agostinho Neto”.

Fonte: CUBADEBATE

Traduzione: italiacuba.it

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