Se l’Unione Europea bloccasse il tuo paese?
Circolano due lettere – una di intellettuali, l’altra di 35 ex presidenti/esse di governo – che chiedono a Joe Biden di rimuovere Cuba dalla falsissima “lista dei paesi che sponsorizzano il terrorismo”, a causa del suo effetto amplificatore sul blocco economico all’isola.
Il politologo argentino Marcelo Colussi racconta che, per diffondere queste iniziative, ha scritto a vari suoi colleghi. E ci dice: “la cosa curiosa – patetica, triste, allarmante – è che un noto intellettuale europeo (di cui mi riservo il nome per vergogna) mi ha detto che non avrebbe firmato perché a Cuba non c’è blocco!”.
“Questo mi ha fatto capire – continua – l’incommensurabile potere che ha la manipolazione mediatica”.
Ebbene, bisognerebbe chiedere a questo “intellettuale europeo” negazionista: se l’Unione Europea proibisse ogni vendita, acquisto o investimento nel suo paese; se impedisse i trasferimenti, il turismo, l’uso dell’euro; se minacciasse e perseguisse giudizialmente ogni investitore straniero; se sanzionasse le compagnie di navigazione che trasportano gas naturale o petrolio… negherebbe che il suo paese soffra un blocco economico?
Gli effetti nel suo prospero e “sviluppato” paese europeo sarebbero devastanti, anche per lei, che vedrebbe distrutto il suo stipendio o pensione, e vedrebbe cadere in picchiata quantità e qualità dei servizi, pubblici e privati, che riceve.
Ora, immagini tale brutalità, una simile politica criminale, applicata sulla popolazione – tanto innocente quanto lei – di un piccolo paese povero del Sud Globale… chiamato Cuba.
¿Si la Unión Europea bloqueara tu país?
Circulan dos cartas -una de intelectuales, otra de 35 expresidentes y expresidentas de gobierno- que piden a Joe Biden sacar a Cuba de la falsísima “lista de países que patrocinan el terrorismo”, debido a su efecto potenciador del bloqueo económico a la Isla.
El politólogo argentino Marcelo Colussi cuenta que, para difundir estas iniciativas, escribió a varios de sus colegas. Y nos dice: “lo curioso -patético, entristecedor, alarmante- es que un conocido intelectual europeo (cuyo nombre me reservo por vergüenza ajena) me dijo que no la firmaría porque en Cuba ¡no hay bloqueo!”
“Eso me hizo ver -continúa- el poder inconmensurable que tiene la manipulación mediática”.
Pues bien, habría que preguntar a este “intelectual europeo” negacionista: si la Unión Europea prohibiera toda venta, compra o inversión en su país; si impidiera las transferencias, el turismo, el uso del euro; si amenazara y persiguiera judicialmente a todo inversor extranjero; si sancionara a las navieras que llevan gas natural o petróleo… ¿negaría que su nación sufre un bloqueo económico?
Los efectos en su próspero y “desarrollado” país europeo serían devastadores, también para Vd., que vería destruido su salario o pensión, y vería caer en picado la cantidad y calidad de los servicios, públicos y privados, que recibe.
Pues ahora, imagine semejante brutalidad, semejante política criminal, aplicada sobre la población -tan inocente como Vd.- de un pequeño país pobre del Sur Global… llamado Cuba.