Di recente l’ambasciata britannica a Cuba ha lanciato in grande stile un nuovo bando per i corsi di master Chevening, per il periodo 2025-2026.
Con lo slogan “I can’t keep calm, I’ve been chosen for Chevening”, ovvero “Non posso mantenere la calma, sono stato scelto per Chevening”, fanno campagna alla ricerca di candidati che saranno “scelti” per un “eccezionale” corso di master con tutte le spese pagate per un anno accademico presso una delle università del Regno Unito della Gran Bretagna e Irlanda del Nord.
-Chi può essere scelto?
Chiunque può candidarsi, ma solo i vincitori saranno i “selezionati”; non ci sono limiti di età, è necessario dimostrare di aver completato gli studi universitari e avere un’esperienza lavorativa di almeno due anni, oltre ad essere cittadini di un paese o territorio “eleggibile” dove, “stranamente”, non sono inclusi gli USA, il Canada, l’Australia e la Nuova Zelanda. L’aspetto più importante: bisogna firmare un “impegno di ritorno”.
L'”impegno di ritorno” è senza dubbio il requisito fondamentale per Chevening, poiché ciò implica non solo che gli studenti applichino le “conoscenze acquisite” nei loro paesi d’origine, bensì che facciano parte di una “rete globale” che può collaborare in futuri progetti di “sviluppo sociale”: la comunità degli ex studenti Chevening.
Un altro elemento imprescindibile per candidarsi a questa borsa di studio è dimostrare ampie capacità dirigenziali: “i candidati devono dimostrare capacità dirigenziali che evidenzino la loro capacità di ispirare e motivare gli altri. Questo requisito non si riferisce solo alla formazione formale, bensì che includa esperienze dove si abbia esercitato la dirigenza in progetti o iniziative a cui il candidato abbia partecipato”.
-Cosa si aspetta Chevening dai selezionati?
Al ritorno, i borsisti devono essere “ambasciatori” del programma, promuovere e istruire nuovi aspiranti, e logicamente “non utilizzare il nome Chevening in attività politiche di alcun tipo”.
Tuttavia, devono mantenere un contatto permanente con il funzionario della missione locale del Regno Unito, notificando ogni attività o evento che intendono organizzare, e in caso di ricoprire ruoli di dirigenza, devono attenersi ai principi sanciti nella Carta degli Studenti di Chevening.
-E il programma di studi?
Il programma di studi include diverse aree del sapere tra cui è possibile scegliere nelle varie università britanniche, senza dimenticare i contenuti volti a potenziare le capacità di dirigenza e conferendo un ruolo di primo piano all'”agenda culturale”.
Questa agenda comprende una serie di attività extracurricolari dedicate a immergere i “selezionati” nella “meravigliosa” cultura britannica, partecipando a seminari, conferenze, eventi sociali, visite a luoghi storici e al “godimento della traboccante diversità culturale” del Regno Unito.
-Ma cos’è realmente Chevening?
Sul suo sito web, si descrivono come un “programma di borse di studio internazionali del governo del Regno Unito”, finanziato dall’Ufficio degli Affari Esteri del Commonwealth (FCDO). I propri “studenti” provengono da più di 160 paesi e il corso ha come nobile scopo, a quanto dicono, “dare forma a un mondo migliore”.
Tuttavia, quando si visita la sezione “Chi siamo” dello stesso sito, gli obiettivi sono altri: “La missione del programma è sostenere le priorità di politica estera del Regno Unito e raggiungere gli obiettivi dell’FCDO attraverso la creazione di relazioni positive e durature con i futuri dirigenti, influencer e responsabili della presa di decisioni”. In altre parole…
Chevening è un altro programma con finalità geopolitiche sovversive, progettato dall’Occidente per i suoi “paesi d’interesse”, nel quale vengono scelte persone che, secondo i loro criteri, dopo un dettagliato lavaggio del cervello in cui vengono instillati i valori culturali britannici come una “società superiore”, gli si inculcano motivazioni di dirigenza, con l’obiettivo di portare avanti nei loro paesi d’origine gli interessi e la politica estera del paese organizzatore.
-I loro borsisti…
Sullo stesso sito web della borsa di studio emergono due borsisti provenienti dai paesi dell’ex Jugoslavia, che si dichiarano orgogliosi: Milan Antonivevi, noto “difensore dei diritti umani”, che è casualmente anche direttore esecutivo della Open Society Foundation in Serbia, e Igor Pozak, ambasciatore della Croazia nel Regno Unito, che ha ricoperto incarichi come rappresentante presso la NATO.
Nella nostra regione ci sono esempi tristemente famosi in politica usciti dal programma Chevening, come l’ex presidente colombiano Álvaro Uribe Vélez, “il macellaio”; l’uruguaiano Luis Almagro, “la feccia”, segretario dell’OSA, o il traditore, ex presidente ecuadoriano Lenin Moreno.
Uno degli scandali più noti a livello mondiale, in cui è stato coinvolto in attività sovversive un borsista di Chevening, è il caso dell’attivista per i diritti umani e “giornalista indipendente” Sophia Huang Xueqin, che è stata arrestata dopo aver partecipato all’incitamento delle manifestazioni violente a Hong Kong, nel 2019, e, successivamente, condannata a tre anni di carcere per attività sovversive, nel 2021.
-Infine…
Sarebbe molto ingenuo non comprendere che Chevening, sotto la copertura di un presunto sviluppo professionale, personale e culturale, crea, sviluppa e semina i “dirigenti” che in futuro avranno il potere decisionale in una determinata nazione, momento in cui risponderanno, già in anticipo, agli interessi di una potenza straniera.
Chevening, superación profesional o la siembra de “líderes” | Cuba por Siempre (wordpress.com)
Chevening, superación profesional o la siembra de “líderes”
Recientemente la embajada británica en Cuba ha lanzado por todo lo alto una nueva convocatoria para interesados a los cursos de maestrías Chevening en el periodo 2025-2026.
Con el lema “I can´t keep calm, i´ve been choose for Chevening” o sea “no puedo mantener la calma, he sido elegido para Chevening” hacen campaña buscando a candidatos que serán “elegidos” para un “excepcional” curso de maestría con todos los gastos pagos por el periodo de un año docente en una de las universidades del Reino Unido de la Gran Bretaña e Irlanda del Norte.
-¿Quiénes pueden ser elegidos?
Cualquiera puede optar pero solo serán ganadores los “elegidos”; no tiene límite de edad, debe demostrar estudios universitarios terminados y una experiencia laboral de dos años, además ser ciudadano de un país o territorio “elegible” donde, “extrañamente” no están incluidos los Estados Unidos, Canadá, Australia y Nueva Zelanda y lo más importante: debe firmar un “compromiso de retorno”.
El “compromiso de retorno”, es sin dudas el requisito fundamental para Chevening pues este implica, no solo que los alumnos apliquen los “conocimientos adquiridos” en sus países de origen, sino que formen también parte de una “red global” que puede colaborar en futuros proyectos de “desarrollo social”: la comunidad de ex alumnos de Chevening.
Otro elemento imprescindible para aplicar en esta beca es la demostración de amplias aptitudes de liderazgo: “los candidatos deben demostrar habilidades de liderazgo que evidencien su capacidad para inspirar y motivar a otros. Este requisito no solo se refiere a la capacitación formal, sino que incluye experiencias donde se haya ejercido liderazgo en proyectos o iniciativas en las que el candidato haya participado”.
-¿Qué espera Chevening de los elegidos?
Al regreso los becarios deben ser “embajadores” del programa, hacer promoción e instruir a nuevos aspirantes, y como es lógico “no utilizar el nombre de Chevening en actividades políticas de ningún tipo”.
No obstante, deberán mantener contacto permanente con el oficial de la misión local del Reino Unido, notificando cada actividad o evento que fueran a organizar, y en caso de desempeñar funciones de liderazgos se deberán atener a los principios plasmados en la Carta de Alumnos de Chevening.
¿Y del programa de estudios?
El programa de estudio incluye diversas áreas del conocimiento por las cuales se pueden optar en las diferentes universidades británicas, siempre sin faltar los contenidos encaminados a potenciar las capacidades de liderazgo y confiriendo un papel principal a la “agenda cultural”.
Dicha agenda abarca un sin número de actividades extracurriculares dedicadas a sumergir a los “elegidos” en la cultura “maravillosa” británica, participando en talleres, conferencias, eventos sociales, la visita a lugares históricos y el “disfrute de la rebosante diversidad cultural” del Reino Unido.
-¿Pero, que es realmente Chevening?
En su página web se catalogan como un “programa de becas internacionales del Gobierno del Reino Unido”, que está financiado por la Oficina de Asuntos Exteriores del Commonwealt (FCDO). Sus “estudiantes” provienen de más de 160 países y el curso tiene como fin noble según dicen: “dar forma a un mundo mejor”.
Sin embargo, cuando vamos en la propia página “acerca de nosotros”, los objetivos son otros: “La misión del programa, es apoyar las prioridades de política exterior del Reino Unido y alcanzar los objetivos de la FCDO mediante la creación de relaciones positivas duraderas con los futuros líderes, influencers y responsables de la toma de decisiones”.
O sea…
Chevening, es otro programa con fines geopolíticos subversivos diseñado desde occidente para sus “países de interés”, en el cual escogen, según sus criterios, a personas que luego de un detallado lavado de cerebro en el cual se instauran los valores culturales británicos como una “sociedad superior”, se les inculcan motivaciones de liderazgo, con el objetivo de llevar a cabo en sus países de origen los intereses y la política exterior del país organizador.
-Sus becarios…
En la propia página web de la beca sobresalen dos becarios salidos de países de antigua Yugoslavia, los cuales se dicen orgullosos: Milan Antonivevi, destacado “defensor de los derechos humanos” que solo por casualidad es el Director Ejecutivo de Open Society Fundatión en Serbia e Igor Pozak, embajador de Croacia en Reino Unido y que ha ocupado cargos como representante en la OTAN.
En nuestra región existen exponentes tristemente ilustres en la política, salidos del programa Chevening, como son: el ex presidente colombiano Alvaro Uribe Velez, “el matarife”; el uruguayo Luis Almagro, “la mugre”, Secretario de la OEA o el traidor, ex presidente ecuatoriano Lenin Moreno.
Uno de los escándalos más conocidos a nivel mundial donde estuvo involucrado en actividad subversiva un becario de Chevening, fue el caso de la también “activista por los derechos humanos” y “periodista independiente” Sophia Huang Xueqin, quien fuera detenida tras participar en la incitación de las manifestaciones violentas en Hong Kong en 2019 y posteriormente sancionada a tres años de prisión por actividades subversivas en 2021.
Finalmente…
Sería muy ingenuo no comprender que Chevening con la cobertura de un supuesto desarrollo profesional, personal y cultural, crea, desarrolla y siembra los “líderes” que en un futuro tendrán el poder de decisión en una nación determinada, momento para el cual ya estarían respondiendo de antemano a los intereses de una potencia extranjera.