Cuba proroga i benefici doganali

per l’importazione dei prodotti senza carattere commerciale

Cuba ha prorogato sino al prossimo 31 gennaio del 2025 l’importazione senza carattere commerciale di alimenti, prodotti per l’igiene, medicinali e strumenti medici come bagaglio accompagnato, esente dal pagamento del imposte doganali.


La Risoluzione 311 del Ministero delle Finanze e Prezzi, pubblicata nell’edizione numero 45 (straordinaria) della Gazzetta Ufficiale, ha precisato che la decisione si fa in forma eccezionale.

Si mantiene, inoltre l’incremento del limite del valore nella dogana per le importazioni non Commerciali, realizzate da persone naturali con invii sino a 500 dollari.

Ugualmente rimane l’esenzione del pagamento dell’imposta doganale per i primi 30 dollari del valor, o il suo peso equivalente di 3 kg dell’invio, e si applicherà l’eccesso della tariffa doganale a un 30%.

In quanto agli alimenti, prodotti per l’igiene, medicinali e strumenti importati da persone naturali come invii aerei, marittimi e postali, si autorizza sino a un limite di 200 USD o un peso di 20 kg.

Il documento segnala anche che i benefici della normativa si applicano con la condizione che gli articoli classificati come alimenti o igiene, così come quelli identificati come medicinali e strumenti medici che integrano parte del bagaglio del passeggero, si presentino alla dogana in pacchi separati dal resto dei prodotti.

La normativa è entrata in vigore il 1º ottobre del 2024.


La sovranità cubana e la manipolazione della politica estera europea: una risposta alle pressioni USA

 

Nelle ultime ore, il governo cubano ha rivisto la sua politica di esenzione doganale con l’obiettivo di mantenere un approccio umanitario all’ingresso di beni di prima necessità, soprattutto medicinali.

Cuba ha la sovranità sui propri confini e ha la capacità e il senso di giustizia per amministrare i propri limiti e permessi. Tali deroghe sono emerse, fin dall’inizio, dalle iniziative e dai principi della Rivoluzione. E la misura risponde agli studi sull’impatto del blocco sulla vita dei cubani. Il nostro governo lavora per il suo popolo e non ha altre priorità, anche se la propaganda nemica insiste nel dire barbarie.

Tuttavia, riteniamo necessario chiarire, affinché non si crei confusione, che questa misura non è il risultato di una pressione o di una richiesta da parte di un gruppo amico, nemico o neutrale, ma il risultato di un esercizio di sovranità. Pertanto, ci sembra irresponsabile che, a livello di narrazioni sui social network, si cerchi di dare all’estensione una sfumatura che non possiede nella sua essenza e, in questo modo, la si veda sotto altri punti di interpretazione, che non sono rilevanti.

Se questi gruppi avessero avuto un peso nella decisione, la cosa più onesta da fare sarebbe stata quella di non uscire pubblicamente e attribuirla a loro (soprattutto se si fingono amici). Questo dettaglio, per quanto semplice possa sembrare, contiene qualcosa di molto importante: il rispetto per la decisione sovrana del popolo attraverso le sue istituzioni. Si tratta di una questione fondamentale del sistema politico, non negoziabile né a livello di narrazione né in termini concreti.

Sappiamo della buona volontà di molti che donano e che agiscono attraverso gruppi di solidarietà, e a loro va il nostro ringraziamento. In questo post svolgiamo solo la funzione di dire la nostra opinione e di evitare che le cause sane e giuste perdano il loro obiettivo primario, umanista e onesto.

La solidarietà è una questione umana, e a causa dell’umanità della Rivoluzione Cuba è stata attaccata in modo criminale. Discostarsi da questo approccio significa, innanzitutto, che la lotta contro il blocco e la vera solidarietà tra i popoli si limita a quasi nulla, che la lotta contro il blocco e la vera solidarietà tra i popoli si svuota del suo contenuto umano, il che sarebbe anche una grave collaborazione con il capitale statunitense, un gesto di disprezzo per milioni di uomini e donne che, rappresentati nei movimenti di solidarietà e nei loro stessi governi, condannano ogni anno questo genocidio nelle più grandi organizzazioni internazionali.

Cuba ha praticato bene la solidarietà a costo di grandi sacrifici e di un alto tributo di sangue – anche. Si capisce quindi che la solidarietà è possibile solo quando chi la esercita separa dalla propria anima qualsiasi accenno di ego politico o di altro tipo.

Fonte: Razones de Cuba

Traduzione: italiacuba.it

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