Secondo il quotidiano di New York, i giudici potrebbero approvare la scarcerazione senza doversi pronunciare su ogni caso e senza osservare i regolamenti federali a proposito delle detenzioni.
Gli Stati Uniti devono rendere più agili le scarcerazioni dei prigionieri del carcere nella base navale di Guantanamo, nell’est di Cuba, la cui liberazione è stata autorizza ma è sempre pendente, ha appena segnalato The New York Times.
Qusta misura permetterebbe all’amministrazione del presidente Barak Obama di rettificare una farsa legale che è comincia 13 anni fa, quando i primi detenuti giunsero in questa prigione creata sotto il mandato di George W. Bush con il proposito di evadere le restrizioni costituzionali e morali statunitensi, ha affermato l’editoriale.
Nel 2002 Washington inaugurò questo centro di reclusione per individui sospettati di terrorismo, reclusi in questa installazione militare ubicata in territorio cubano contro la volontà del Governo e del popolo dell’Isola.
Il quotidiano ha segnalato che Obama e i suoi assessori lottano con questi problemi politici e burocratici, ma il presidente può dare istruzioni al Dipartimento di Giustizia perchè non ostacoli la liberazione degli internati “a basso rischio”.
Su 116 prigionieri che restano nel penitenziario di Guantanamo, gli avvocati di una decina hanno presentato domande di habeas corpus.
I giudici potrebbero approvare la scarcerazione senza doversi pronunciare su ogni caso o sui regolamenti che guidano la loro detenzione, dice il giornale e questo potrebbe accelerare l’uscita dal carcere di 52 individui autorizzati.
La promessa di Obama, all’inizio del suo primo mandato nel 2009, di chiudere la prigione di Guantánamo, è stata contrastata dai legislatori repubblicani ma anche dai segretari alla Difesa che il presidente ha avuto da allora, includendo l’attuale, Ashton Carter, conclude il Times.
Alla metà di luglio l’assessore alla sicurezza nazionale di Obama, Susan Rice, ha partecipato ad una riunione con i membri del gabinetto per analizzare la forma di chiudere il penitenziario di Guantanamo prima che Obama abbandoni l’incarico, nel gennaio del 2017.
In accordo con i media della stampa, in questo incontro il capo del Pentagono ha ricevuto l’indicazione di presentare in 30 giorni nuove proposte di trasferimento dei prigionieri, ma il funzionario non si è impegnato per l’adozione di questa misura in un tempo determinato.