Dalla comunità internazionale, il sostegno a Cuba

“Apprezziamo gli sforzi e il sostegno immediato offerto dai governi di Venezuela, Messico, Colombia, Russia e Barbados per affrontare la situazione attuale”, ha dichiarato il membro dell’Ufficio politico del Comitato centrale del Partito e ministro degli Esteri Bruno Rodríguez Parrilla in un messaggio sul suo account X.

Ha inoltre ringraziato i messaggi di solidarietà con l’arcipelago e ha espresso il suo apprezzamento per le voci che denunciano il blocco imposto dagli Stati Uniti, “causa principale delle limitazioni e dei danni subiti dal nostro popolo”.

Allo stesso tempo, l’Alleanza Bolivariana per i Popoli della Nostra America-Trattato Commerciale dei Popoli (ALBA-TCP), che ha espresso il suo più forte e deciso sostegno al popolo e al governo cubano, dopo la disconnessione del Sistema Elettrico Nazionale (SEN).

ALBA-TCP ha osservato che le misure imposte dal governo statunitense non fanno che peggiorare la situazione e cercano di soffocare l’isola, “nel suo impegno per il benessere del popolo cubano”.

“La complessa situazione che questa dignitosa nazione sta vivendo oggi è una conseguenza della guerra economica, della persecuzione finanziaria e delle forniture di carburante da parte dell’amministrazione statunitense”, ha sottolineato il blocco di integrazione regionale.

Il governo venezuelano ha inoltre espresso il suo appoggio incondizionato alle Grandi Antille “per affrontare questa situazione e superarla, come siamo certi che sarà superata”.

Allo stesso tempo, ha esortato la comunità internazionale a mobilitarsi e a condannare in modo assoluto il blocco e, allo stesso tempo, ha chiesto il ritiro dell’arbitraria lista unilaterale di Paesi che presumibilmente sponsorizzano il terrorismo, che sono le principali cause dei danni che si stanno subendo oggi.

Nel frattempo, il Ministero degli Affari Esteri boliviano ha espresso la propria solidarietà al popolo e al governo cubano per le difficoltà incontrate e ha respinto “i piani dei gruppi dissidenti di ultradestra che, dall’estero, cercano di approfittare di questa situazione per destabilizzare il governo del presidente Miguel Díaz-Canel Bermúdez e per convogliare il Paese”.

Recentemente, il Ministro aveva dichiarato che 18 giorni di assedio economico, commerciale e finanziario equivalgono al costo annuale di mantenimento del Senato, e aveva specificato che il danno subito in questo settore si aggira intorno ai 250 milioni di dollari, cifre che non includono l’acquisto di carburante o gli investimenti.

Fonte: Razones de Cuba

Traduzione: italiacuba.it

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