La sfrontatezza minacciosa evidenzia lo sradicamento, il disprezzo e l’opportunismo politico e personale del nominato dalla Casa Bianca come inviato speciale per l’America Latina
Travestita da pomposa messinscena accademica, con un «distinto» invitato ispano-cubano, un prescelto da Trump per il governo dei peggiori, incaricato di «mettere ordine nel cortile di casa» alla maniera di Monroe, è stata allestita una scena con discorso sovversivo e senza etica, con tre canali differenti, sistemata per inviare messaggi ai cubani di Miami, a quelli di Cuba e al mondo.
Sempre le stesse cose da questa fonte, ma con più cinismo, sfrontatezza e prepotenza, con il bisturi dei torturatori del Piano Condor nel discorso e nelle sue direttive regionali, ma senza maschere né protezione delle ambasciate yankee, poiché si tratta di uno dei loro principali rappresentanti che parla di amministrare il dolore, la morte e le aggressioni contro il popolo cubano e venezuelano come se si trattasse di dazi o del denaro che ha rubato o deviato lungo la sua oscura carriera politica.
Mauricio Claver-Carone, nella sua psicotica ossessione anticubana, ora nel ruolo di inviato speciale per l’America Latina, ha annunciato nello spettacolo del Miami-Dade College un «approccio più chirurgico per applicare sanzioni» genocidarie contro il popolo cubano, ovunque esso si trovi, per portare la sofferenza del 50% che Trump ottenne nel suo precedente mandato con oltre 240 misure di guerra economica, diplomatica, culturale e di rottura di ogni vincolo civilizzato tra le due sponde dello stretto della Florida, al 100% del dolore necessario per rovesciare il governo di Cuba.
Preparatevi al «dolore a breve termine», con «strumenti più efficaci di quelli già previsti nell’embargo USA», poiché questa volta «i leader del Dipartimento di Stato, del Tesoro e del Pentagono sono allineati in materia di politica estera verso l’America Latina, cosa che non avvenne in quel periodo», ha affermato. «Nel 2019 la politica era di massima pressione, ma non arrivammo mai al 50%», ha detto.
Difensore della politica anti-immigrati di Trump, che preoccupa centinaia di migliaia di cubani residenti negli USA, promotore del divieto di viaggi e voli verso Cuba, dell’inclusione dell’Isola in ogni lista nera inventata da Washington, della sospensione delle rimesse e dei contatti tra cubani, ha intimidito la comunità cubana negli USA con un incitamento alla guerra o alla rassegnazione ad appoggiare tutto ciò che si genera contro Cuba e la sua comunità all’estero, in nome degli interessi di un gruppo mafioso che cerca di approfittare dei propri incarichi, dei fondi federali e poteri imperiali per sottomettere in massa.
«Se non volete stare 60 anni in esilio, allora interrompete questo processo adesso, fate i sacrifici a breve termine ora, perché altrimenti non andrete da nessuna parte», ha avvertito senza mezzi termini, perché «si tratta di dolore a breve termine per ottenere benefici a lungo termine, oppure si avrà dolore a lungo termine senza ottenere alcun beneficio». «Quindi dobbiamo puntare tutto, andare alla grande o andarcene a casa».
Cosa si nasconde dietro al dolore a breve termine? L’invasione, l’attacco chirurgico, più terrorismo, guerra biologica, genocidio per fame, più bambini morti a causa dei blocchi che impediscono l’acquisto di medicinali essenziali, privazione di risorse basilari per impedire la distribuzione equa a tutto il popolo o per compromettere i servizi?
La sfrontatezza minacciosa evidenzia lo sradicamento, il disprezzo e l’opportunismo politico e personale di un erede della tirannia batistiana, espressione dell’annessionismo, legato all’estrema destra delle amministrazioni Trump, anello di congiunzione della minaccia fascista di ieri e di oggi.
Nemico delle relazioni bilaterali e promotore dello smantellamento dei passi positivi dell’amministrazione Obama, Carone è stato espulso dalla presidenza della Banca Interamericana di Sviluppo (BID) nel settembre 2022, dopo un’indagine che ha confermato che aveva violato le norme etiche dell’istituzione, specificamente per aver manipolato la sua relazione contrattuale e ricevuto benefici economici indebiti.
È stato accusato di aver ricevuto aumenti salariali non giustificati e altri benefici economici in modo irregolare. Inoltre, è stato respinto nella regione per la mancanza di trasparenza nella sua elezione e assunzione, nel 2020, come presidente della BID, con l’appoggio dell’amministrazione Trump, in una votazione controversa in cui gli USA imposero la sua candidatura rompendo con la tradizione secondo cui la carica spettava a un latinoamericano.
La chirurgia che questo individuo ha sempre cercato per Cuba, Venezuela e il resto della nostra America è quella dei torturatori di massa, che mutilano, bloccano, depredano e violano i diritti umani dei cubani, degli statunitensi, dei migranti e di coloro che beneficiano della cooperazione medica cubana in qualsiasi parte del mondo.
Un «dolore a breve tempo per ottenere guadagni a lungo tempo»
Dichiarato paladino «d’idee molto creative» contro Cuba, Mauricio Claver- Carone rivela senza sotterfugi la sua ricetta, che è un calcolo di resa per l’affare della politica anticubana
Le recenti dichiarazioni dell’inviato speciale della Casa Bianca per l’America Latina, Mauricio Claver-Carone, davanti al Consiglio dei Temi Mondiali di Miami, evidenziano la sostenuta ostilità di Washington Verso l’Avana.
Alle domande del moderatore, Aaron Rosen, rappresentante del Consiglio dei Temi Mondiali di Miami, e di altre persone presenti nell’auditorio, Claver-Carone ha esposto le linee principali del piano dell’attuale amministrazione contro Cuba
Con un tono apparentemente festivo, come si dirigesse alle telecamere di un talk show televisivo, il «falcone di Trump», come già lo chiamano, ha vantato la sua avversione verso il popolo dell’Isola.
«Cosa ho imparato? Nel 2019, la politica era di massima pressione, ma noi non siamo mai giunti al punto di massima pressione, nemmeno al 50%.
C’erano un mucchio di cose che si potevano fare», ha assicurato Carone.
Sembra che il suo arsenale di malvagità sia infinito.
Come ha spiegato, c’è una marcata differenza tra lo scenario attuale e quello esistenze nella precedente amministrazione Trump (2016-2020).
«Chiaramente non c’è disaccordo. Abbiamo un Dipartimento del Tesoro che intende completamente la minaccia e abbiamo un Dipartimento della Difesa che intende che la sicurezza nella regione è prioritaria», ha dichiarato.
Degno di un personaggio machiavellico, spogliato di ogni riferimento morale, ha sostenuto che come uomo d’affari considera che si dovrebbe investire in un «dolore a breve tempo per ottenere guadagni a lungo tempo», prima di scommettere su «un dolore a lungo tempo e nessun guadagno».
Poi ha minacciato: «Dobbiamo andare così con tutto. Questa è la mia lezione maggiore. Lavoro con un Segretario di Stato che pensa nello stesso modo e un Presidente che comprende queste priorità, e la meta è ottenerlo».
Le sue altre insinuazioni espresse dal funzionario alla stampa – ricordate l’intervista concessa a Politico sull’implementazione me di “messe a fuoco” creative per facilitare un cambio politico in Cuba –, ha detto:
«La transizione in Cuba non solo è inevitabile, ma probabilmente imminente. Credo che possiamo essere molto creativi. Molto creativi».
Ovviamente il tipo ha ratificato questo criterio e ha risposto, com’è abituale nelle campagne di discredito, colpevolizzando la vittima dei crimini del boia.
Ha mentito sui fatti di Mariel nel 1980, sui temi migratori, un tema doloroso utilizzato dalle successive amministrazioni statunitensi contro l’Isola.
Claver-Carone ricorre alla narrativa anti immigrante di Trump e, per provare il suo punto de vista, utilizza menzogne sul Treno di Aragua contro il Venezuela, oltre a minacciare con la dottrina di forza del Presidente nelle relazioni internazionali.
Entra però in contraddizione flagrante con il suo capo, perché sa bene che la politica di massima pressione, i limiti dei visti e dell’emigrazione legale, così come qualsiasi mancanza di rispetto degli accordi migratori tra le due nazioni può generare un aumento considerevole delle partenze illegali verso gli USA.
Delle forme del blocco oggi, che esiste e che non è una giustificazione del Governo cubano, si è incaricato di dimostrarlo nelle sue fanfaronate lo stesso Mauricio: «Abbiamo creato nuovi meccanismi efficienti per essere più chirurgici in Cuba, verso settori economici del regime ».
Senza dubbio il creativo Carone non è stato originale in niente di quello che ha detto. Al contrario sembrerebbe che ha letto e rimpacchettato quanto scritto nel nefasto memorandum del 6 aprile del 1960, 65 anni fa, mediante il quale si rivelarono le fondamenta della genocida politica del governo degli USA contro Cuba, con la firma di Lester D. Mallory, vice segretario di Stato aggiunto per i Temi Interamericani: «(..) debilitare la vita economica di Cuba (…) per ridurre le sue risorse finanziarie e i salari reali, provocare fame, disperazione e il crollo di Fidel Castro».
Le cose stanno così, il «lanciafiamme» anticubano, come lo ha chiamato in un’occasione il direttore esecutivo di Engage Cuba, James Williams, si è lanciato sin dal primo minuto a dare un compimento effettivo ai suoi sogni di distruggere la Rivoluzione Cubana.
Di nuovo ignora la storia e i valori del popolo e persiste nella guerra di pressione, perché sa che sostenerla provoca finanziamenti, ed è chiaro che senza questi fondi non esisterebbe la carriera politica di nessuno di loro.
Claver Carone: ¿cirujano o torturador?
El desparpajo amenazante evidencia el desarraigo, el desprecio y el oportunismo político y personal del nombrado por la Casa Blanca como enviado especial para América Latina
Francisco Arias Fernández
Disfrazada de parafernalia académica, con un «distinguido» invitado hispano-cubano, un elegido de Trump para el gobierno de los peores, encargado de «poner orden en el traspatio» a lo Monroe, se preparó una escena con discurso subversivo y sin ética, con tres canales diferentes, acomodado para enviar mensajes a los cubanos de Miami, a los de Cuba y al mundo.
Mucho de lo mismo desde esta fuente, pero con más cinismo, desvergüenza y prepotencia, con el bisturí de los torturadores del Plan Cóndor en el discurso y sus directivas regionales, pero sin máscaras ni protección de embajadas yanquis, pues es uno de sus principales representantes que habla de administrar el dolor, la muerte y las agresiones contra el pueblo cubano y venezolano como si se tratara de aranceles o los dineros que ha robado o desviado a lo largo de su oscura carrera política.
Mauricio Claver-Carone, en su sicótica obsesión anticubana, ahora desde el papel de enviado especial para América Latina, ha anunciado en el show del Miami-Dade Collage un «enfoque más quirúrgico para aplicar sanciones» genocidas contra el pueblo cubano, dondequiera que esté, para llevar el sufrimiento del 50 % que logró Trump en su anterior mandato con más de 240 medidas de guerra económica, diplomática, cultural y de cierre de todo vínculo civilizado entre las dos orillas del estrecho de la Florida, al 100 % del dolor necesario para derrocar al gobierno de Cuba.
Prepárense para el «dolor a corto plazo», con «herramientas más efectivas que las ya previstas en el embargo estadounidense», pues está vez «los líderes del Departamento de Estado, el Departamento del Tesoro y el Pentágono están alineados en materia de política exterior hacia Latinoamérica, algo que no pasó en aquel periodo», afirmó. «En 2019 la política era de máxima presión, pero nunca llegamos al 50 %», dijo.
Defensor de la política antinmigrante de Trump, que preocupa a cientos de miles de cubanos radicados en Estados Unidos, promotor de la prohibición de viajes y vuelos a Cuba, de la inclusión de la Isla en cuanta lista negra inventa Washington, de la suspensión de las remesas y los contactos entre cubanos, ha intimidado a la comunidad cubana en ee. uu. con una incitación a la guerra o a la resignación de apoyar todo lo que se genere contra Cuba y su comunidad en el exterior, en nombre de los intereses de un grupo mafioso, que trata de aprovechar sus cargos, dineros federales y potestades imperiales para someter masivamente.
«Si no quieren estar 60 años en el exilio, entonces interrumpan ese proceso ahora, hagan los sacrificios a corto plazo ahora, porque si no, no irán a ninguna parte», advirtió sin miramientos, porque «se trata de dolor a corto plazo para obtener beneficios a largo plazo, o se tendrá dolor a largo plazo sin obtener ningún beneficio». «Así que tenemos que apostar todo, ir a lo grande o irnos a casa».
¿Qué se esconde tras el dolor a corto plazo? ¿La invasión, el ataque quirúrgico, más terrorismo, guerra biológica, genocidio por hambre, más niños muertos por bloqueos para poder adquirir medicamentos esenciales, despojar de recursos básicos para impedir la distribución equitativa a todo el pueblo o afectar los servicios?
El desparpajo amenazante evidencia el desarraigo, el desprecio y el oportunismo político y personal de un heredero de la tiranía batistiana, expresión del anexionismo, ligado a la extrema derecha de las administraciones Trump, enlace de la amenaza fascista de ayer y de hoy.
Enemigo de las relaciones bilaterales y promotor del desmontaje de los pasos positivos de la administración Obama, Carone fue expulsado de la presidencia del Banco Interamericano de Desarrollo (bid) en septiembre de 2022, después de una investigación que confirmó que violó las normas éticas de la institución, específicamente por manipular su relación contractual y recibir beneficios económicos indebidos.
Se le acusó de haber recibido aumentos salariales no justificados y otros beneficios económicos de manera irregular. Además, fue rechazado en la región por la falta de transparencia en su elección y contratación, en 2020, como presidente del bid, con el respaldo de la administración Trump, en una votación polémica en la que ee. uu. impuso su candidatura rompiendo la tradición de que el puesto fuera ocupado por un latinoamericano.
La cirugía que siempre ha procurado este individuo para Cuba, Venezuela y el resto de nuestra América es la de los torturadores masivos, que mutilan, bloquean, despojan y violan los derechos humanos de los cubanos, de los estadounidenses, de los migrantes y de quienes se benefician de la cooperación médica cubana en cualquier parte del mundo.