Arthur Gonzalez https://heraldocubano.wordpress.com
I retribuiti di Washington per timore di essere eliminati dal panorama politico attuale, rimanere senza l’alto sostegno finanziario e quindi dover cercarsi un lavoro onesto per guadagnarsi il pane quotidiano, ora non sanno più cosa inventarsi per attirare l’attenzione.
L’ultimo spettacolo è stato messo in scena lo scorso 9/08/15 nel parco situato di fronte alla chiesa di Santa Rita de Casia, che hanno preso come tribuna per le loro provocazioni domenicali.
Forse perché l’Avana è in piena celebrazione dei suoi tradizionali carnevali, hanno deciso di stare in tono con dette feste e a conclusione della messa sono uscite, le cosiddette ‘Dame’ in Bianco, con maschere con l’immagine del presidente Barack Obama, in una dimostrazione di mancanza di rispetto a cui hanno abituato la gente della zona.
Davvero non si può chiedere di più all’incolta e maleducata Berta Soler, lei non ha la minima idea di ciò che è il rispetto per un’alta personalità.
Naturalmente, questo spettacolo carnevalesco cercava solo l’intervento della polizia, al fine di mettere ordine alla situazione creata da quella banda di salariati così da poter accusare il governo cubano di reprimerli, incrementando la campagna mediatica.
Se all’incolta e maleducata avesse fatto un tale atto a Washington starebbe sicuramente in un ospedale con la sua parrucca sanguinante, prodotto delle bastonate che le avrebbe propiziato la polizia locale, come stanno facendo nella città USA di Ferguson, contro le pacifiche proteste dei suoi cittadini in ricordo dell’assassinio di un bambino nero ucciso per mano di un agente di polizia bianco, che stette quattro ore e mezza in piena strada senza essere assistito.
L’uso di maschere con l’immagine di Obama è stata motivata dalla presunta “colpevolezza e complicità” di cui accusano il Presidente USA per riconoscere il governo cubano.
In questa comparsa irrispettosa si trovava l’artista Tania Bruguera, che si tolse la maschera di creatrice di performance, per diventare quello che realmente è ed era il suo obiettivo lo scorso dicembre, provocare le autorità cubane per iniziare una campagna mediatica finanziata dai membri della mafia terrorista anticubana di Miami, che si oppongono con unghie e denti a che si conceda legittimità al governo di Castro.
Questo atto è stato ripudiato dai vicini del quartiere Miramar, stanchi di subire ogni domenica l’invasione di persone non residenti nella zona e che solo osservando il loro aspetto fisico si può concludere dell’indecenza e scarsa educazione che possiedono.
In qualsiasi paese al mondo questo tipo di persone non possono entrare in quartieri dove risiede gente per bene, ma a Cuba il vicinato deve sopportare la loro presenza, benché tutti gli invasori hanno le loro case in zone remote. Così è la democrazia stile cubano, nonostante le critiche pagate dagli USA.
Nonostante l’indignazione, bisogna riconoscere che che le incolte e maleducate ‘Dame’ e i loro accompagnatori, avrebbero più risultati in un circo che cercando di fare politica di basso costo.
Berta e la sua gang dovrebbero ricordare ciò che disse José Martí: “In politica l’unica forza definitiva e indiscutibile è l’onestà”; ma questo è esattamente ciò che affligge la controrivoluzione creata dagli USA.
Carnavales
Arthur González
Los asalariados de Washington ante el temor de ser eliminados del panorama político actual, quedarse sin el alto respaldo financiero y por tanto tener que buscarse un trabajo honesto para ganarse el pan diario, ya no saben que inventar para llamar la atención.
El más reciente espectáculo fue escenificado el pasado 09.08.2015 en el parque ubicado frente a la iglesia de Santa Rita de Casia, la que han tomado como tribuna para sus provocaciones dominicales.
Quizás porque la Habana se encuentra en plena celebración de sus tradicionales carnavales, se decidieron a estar a tono con dichas fiestas y al concluir la misa salieron las llamadas “Damas” de Blanco, con mascaras con la imagen del presidente Barack Obama, en una muestra de la falta de respeto a la que tienen acostumbrados a los vecinos de la zona.
Realmente no se le puede pedir más a la inculta y grosera Berta Soler, ella no tiene la menor idea de lo que es el respeto a un alto mandatario.
Por supuesto, ese show carnavalesco solo perseguía la intervención policial con el fin de poner orden a la situación creada por esa pandilla de asalariados y así poder acusar al gobierno cubano de reprimirlas, incrementando la campaña mediática.
Si a la inculta y grosera se le ocurriera hacer semejante acto en Washington seguramente estaría en un hospital con su peluca ensangrentada, producto de los bastonazos que le propiciaría la política local, como están haciendo en la ciudad estadounidense de Ferguson, ante las protestas pacíficas de sus ciudadanos en recordación del asesinato de un niño negro muerto a manos de un policía blanco, el cual estuvo cuatro horas y media en plena calle sin ser asistido.
El empleo de las caretas con la imagen de Obama estuvo motivado por la supuesta “culpabilidad y complicidad” que le achacan al presidente de Estados Unidos por reconocer al gobierno cubano.
En esa comparsa irrespetuosa se encontraba la artista Tania Brugueras, la cual se quitó su antifaz de creadora de performance, para devenir en lo que realmente es y era su objetivo el pasado diciembre, provocar a las autoridades de la isla para iniciar una campaña mediática financiada por los miembros de la mafia terrorista anticubana de Miami, la que se oponen a brazo partido a que se le otorgue legitimidad al gobierno de Castro.
Ese acto fue repudiado por los vecinos del reparto Miramar, cansados de sufrir cada domingo la invasión de personas no residentes en la zona y que solo con observar su aspecto físico se puede llegar a la conclusión de la indecencia y escasa educación que poseen.
En cualquier país del mundo ese tipo de personas no puede entrar en repartos donde residen otras de bien, sin embargo en Cuba los vecinos del lugar deben soportar su presencia, aunque todos los invasores tienen sus casas en zonas muy alejadas. Así es la democracia a lo cubano, a pesar de las críticas pagadas desde Estados Unidos.
No obstante la indignación, hay que reconocer que las incultas y groseras “Damas” y sus acompañantes, tendrían más resultados en un circo que intentando hacer política de bajo costo.
Berta y su padilla deberían recordar lo que dijera José Martí: “En política la única fuerza definitiva e incontrastable es la honradez”; pero eso es precisamente de lo que adolece la contrarrevolución creada por Estados Unidos.