Inoltre, durante il nostro
viaggio, abbiamo visitato diverse strutture sanitarie (tra cui
una sala chirurgica che abbiamo contributo ad acquistare),
strutture universitarie, cooperative e, quello che più ci ha
colpito, un centro per educare le persone non vedenti all’uso
del personal computer il tutto nella più assoluta cordialità,
spirito d’amicizia e reciproco rispetto.
Non siamo deputati e tanto meno
vogliamo dare affrettati giudizi politici su una realtà tanto complessa
e difficile da interpretare con i nostri parametri, qual è quella
cubana, però teniamo a far conoscere all’opinione pubblica della
nostra città e provincia la ricchezza umana dell’esperienza che
abbiamo vissuto e testimoniare gli sforzi e i sacrifici che il popolo
cubano sta sostenendo per difendere la sua indipendenza, dignità e le
conquiste sociali, tra le altre educazione e sanità gratuite per tutti,
di cui è giustamente fiero.
Da ultimo siamo orgogliosi di
aver portato a Cuba le bandiere della pace e le magliette ”Bergamo
città di pace”; pensiamo che il nostro esempio, come quello
di tanti bergamaschi impegnati in opere umanitarie in altre
parti del mondo, sia servito a dimostrarlo.
Distinti saluti.
seguono tre firme
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Articolo
apparso sul settimanale di Las Tunas "26"
Por
Juan Morales Agüero
La VII brigada
de trabajo voluntario “Giovanni Ardizzone”, compuesta por
italianos amigos de Cuba, se encuentra ya en Las Tunas en
menesteres de solidaridad. Nuevamente se pone de manifiesto que
los lazos de hermandad entre los pueblos están por encima de
coyunturas políticas y de presiones imperiales.
Esta vez, los
visitantes priorizaron el remozamiento del hogar de impedidos
físicos y mentales “Calixto Sarduy”, de la ciudad capital.
Por allí puede vérseles, en pleno ajetreo, atentos a cada
detalle. Se trata de una obra de elevada sensibilidad, en tanto
se beneficiarán con ella numerosos niños del territorio.
Entre sus
actividades colaterales, la brigada sostuvo el martes un
intercambio de impresiones con periodistas de nuestro semanario,
en el contexto del IV Festival Provincial de la Prensa Escrita.
Sus miembros impugnaron y pusieron de manifiesto la colosal
desinformación que existe en Europa sobre la realidad cubana.
Resultó una
jornada muy interesante en todos los sentidos, pues los
italianos sacaron a relucir sus propias dudas en torno al debate
cubano actual y los profesionales de la prensa se las
esclarecieron. La sede local del Instituto Cubano de Amistad con
los Pueblos (ICAP) le hizo otra vez honor a su nombre.
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