Sig.ra
Presidentessa:
Nuovamente ci rivolgiamo rispettosamente a Lei a nome delle centinaia di
familiari delle vittime degli atti criminali perpetrati contro il popolo di Cuba
dai terroristi Luis Posada Carriles, Gaspar Jiménez Escobedo, Pedro Remón e
Guillermo Novo Sampoll, oggi detenuti, processati e condannati nella Repubblica
del Panama per aver tentato l'assassinio del Presidente Fidel Castro in
occasione del Vertice iberoamericano che ebbe luogo in Panama nel novembre
dell'anno 2000.
Parliamo anche a nome delle famiglie
delle centinaia di vittime che detto attentato avrebbe provocato, in
quanto progettato con esplosivi ad alto potere distruttivo, tra gli studenti, i
lavoratori e gli indigeni presenti nell'Aula Magna dell'Università di Panama,
fatto che avrebbe colpito migliaia di famiglie panamensi.
Come ricorderà, all'inizio del giudizio finale contro questi menzionati
terroristi,
ci rivolgemmo a Lei per sollecitarLa che tutto il peso della Legge
ricadesse su coloro che hanno portato il lutto nelle nostre famiglie.
Oggi, e dopo che i quattro terroristi sono stati condannati dai tribunali
panamensi, ci appelliamo di nuovo a Lei affinché le autorità della Repubblica
del Panama prendano tutte le misure necessarie affinché i crimini di Posada
Carriles ed i suoi complici non rimangano impuniti e, almeno, scontino la
condanna che finalmente è stata emessa dai tribunali panamensi dopo la
conclusione del processo di appello in corso.
Siamo pienamente informati di tutto quello che è successo in questi quattro
anni. Sappiamo dei piani di fuga che si sono pianificati e delle manovre
giuridiche degli avvocati della difesa.
Ma sappiamo anche che il Ministro degli Esteri di Panama ha detto chiaramente,
lo scorso 15 luglio, che i terroristi sono stati processati, condannati e
dovranno scontare la condanna imposta.
Il dolore delle madri e dei genitori dei giovani assassinati da questi
terroristi, dei bambini che sono rimasti orfani, delle vedove e degli altri
familiari, sarà almeno attenuato sapendo che Posada Carriles ed i suoi complici
scontano una condanna che, benché molto tenue in relazione ai crimini che hanno
commesso, impedirà loro di continuare ad aggredire la nostra Patria, ad
assassinare i suoi figli, o di altri paesi, compreso proprio quelli di Panama.
Pertanto, Sig.ra Presidentessa, i parenti delle vittime assassinate da questi
terroristi aspettano che Lei compia gli ineludibili doveri che come
Presidentessa ha assunto con gli Accordi internazionali di lotta contro il
terrorismo, dei quali Panama è firmatario.
Finalmente, rispettosamente Le chiediamo che prenda tutte le misure per
impedire che questo gruppo di assassini fugga dall'installazione penitenziaria
in cui sono reclusi, e Le chiediamo anche che, alla fine del suo mandato, Lei si
astenga da prendere misura alcuna che possa significare la liberazione dei
terroristi che hanno afflitto le nostre famiglie ed il nostro popolo.
Se lo facesse, né
noi né i popoli di Cuba e Panama, lo comprenderemmo né mai l'accetteremmo.
Rispettosamente,
I parenti cubani delle vittime di Luis Posada Carriles, Gaspar Jiménez Escobedo,
Pedro Remón e Guillermo Novo Sampoll.
L'Avana, 15
agosto 2004
|