L’ufficio d'interesse USA all’Avana ha incrementato le provocazioni contro l’Isola
Avana, 20
dic. 04 (PL)
Le crescenti provocazioni dell’Ufficio di Interesse a Cuba e del suo
Capo, James Cason, negli ultimi mesi, sono state denunciate nella Tavola Rotonda
informativa, il programma quotidiano della TV cubana.
Giornalisti e
leader di organizzazioni giovanili e studentesche hanno denunciato nel
programma le attività sovversive che realizzano sempre più frequentemente il
governo degli USA e la sua rappresentanza diplomatica nella capitale.
Il giornalista
Lázaro Barredo ha ricordato che il presidente Bush e i funzionari del suo
governo, assieme ai gruppi nemici di Cuba di Miami, insistono nel rendere
sempre più dure le misure contro l’Isola e l’Ufficio di Interesse è un
supporto molto importante per loro.
Barredo ha
ricordato che uno degli elementi più recalcitranti della destra più reazionaria,
Mell Martinez, ha definito la rielezione di Bush “Un’opportunità storica per
distruggere la Rivoluzione cubana”.
Inoltre
Barredo ha ricordato le misure punitive contro le imprese del turismo che hanno
vincoli con Cuba e le azioni sviluppate per ostacolare gli acquisti di alimenti
dai produttori agricoli degli USA.
Sono state
ricordate le attività realizzate dall’Ufficio di Interesse e dal suo Capo, tra
le quali il regalo di centinaia di radio portatili, introdotte clandestinamente
nell’Isola grazie alla valigia diplomatica.
Sono state
citate tutte le provocazioni da parte dello stesso Cason, azioni di chiara
ingerenza negli affari interni di Cuba, come la distribuzione di una maglietta
con scritto “ Noi li vogliamo aiutare ma non ci lasciano”.
La bambina
Gabriela Castellano, che frequenta la seconda media, ha detto che Bush si
sbaglia se pensa di poter ingannare i bambini di Cuba. “Noi sappiamo che negli
Stati Uniti ci sono più di 13 milioni di bambini poveri che non hanno diritto a
un’assicurazione sociale, che un milione di bambini lavora anche 14 ore al
giorno, senza diritto ad una scuola. Gli USA sono il solo paese che non ha mai
firmato la convenzione dei diritti del bambino!” ha ricordato.
Kenia Serrano,
del Burò nazionale della UJC, ha detto che Cason viola le convenzioni sul
diritto diplomatico, che devono servire per fomentare le buone relazioni tra i
paesi. “Cason fa tutto il contrario!” ha commentato.
Hassan Pérez,
secondo segretario della UJC, ha posto in risalto la vocazione umanista della
Rivoluzione ed ha confermato che la gioventù risponderà sempre in maniera
adeguata ad ogni provocazione del governo di Bush.
Il presidente
della FEU, la Federazione degli Studenti Universitari, Joan Cabo Mijares, ha
sottolineato che i sogni di varie generazioni di giovani cubani oggi si stanno
finalmente realizzando nelle 80 sedi universitarie dell’Isola.
La Tavola Rotonda Informativa è
terminata con l’intervento del primo segretario della UJC, Julio Martínez, che
ha sottolineato che il popolo e la gioventù di Cuba soprattutto, sapranno
sempre rispondere alla politica aggressiva e prepotente del Capo dell’Ufficio di
Interesse degli Stati Uniti.
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Gli studenti rispondono alle
provocazioni degli USA
Avana, 21 dic. 04
Circa 5000
studenti (in maggioranza universitari) e giovani che partecipano ai programmi della
Rivoluzione, hanno condannato la politica nordamericana contro l’Isola, in
particolare le ultime provocazioni dell’ufficio che rappresenta gli interessi di
Washington all’Avana.
In una cerimonia
nella Tribuna Antimperialista José Martí,
davanti alla sede dell’Ufficio di Interessi degli Stati Uniti (SINA, in sigla
inglese), vari oratori hanno rifiutato “il più recente atto d' ingerenza
dell’amministrazione di George W. Bush”.
Facevano riferimento, tra tante altre
provocazioni, al numero 75 luminoso che, collocato lo scorso 6 dicembre
insieme a diversi ornamenti natalizi nei giardini della sede diplomatica, allude
al numero di soggetti detenuti l’anno scorso dalle autorità locali. Cuba ha
provato che quel gruppo realizzava attività contro la sicurezza dello stato,
avvalendosi dell’appoggio finanziario e materiale fornito dal governo
nordamericano. Quindi ha accusato i coinvolti di essere mercenari.
James Cason, capo
della SINA, ha ignorato due note diplomatiche di protesta. Di conseguenza, il
governo cubano ha collocato davanti al 75 luminoso alcuni cartelloni che
denunciano le torture praticate dagli USA ai loro prigionieri di guerra.
Un’altra risposta
alle provocazioni è stata la serata realizzata dai giovani cubani il 20
dicembre, dedicata all’82º anniversario della Federazione Studentesca
Universitaria (FEU), alla quale hanno partecipato, insieme a migliaia di
giovani, vari membri del Burò Politico del Partito Comunista di Cuba.
Tra questi il vicepresidente Carlos Lage;
Ricardo Alarcón, presidente dell’Assemblea Nazionale del Poder Popular
(Parlamento) e Abel Prieto, ministro della Cultura. C’erano anche i ministri
dell’Educazione e dell’Educazione Superiore, Luis Ingacio Gómez e Fernando
Vecino.
“Evidentemente il
signor Cason non conosce la storia cubana e il sogno fatto realtà di José Martí:
la prima legge della nostra Repubblica è il culto della piena dignità umana”, ha
detto durante la cerimonia Patricia Flechilla, studente di scuola media.
Freddy Fernández,
dirigente della Federazione degli Studenti dell’Isegnamento Medio Superiore, ha
ricordato i crimini degli Stati Uniti in paesi come l’Iraq e ha accusato Cason
di essere un falso diplomatico per le attività sovversive e destabilizzatrici
che compie a Cuba.
Lisandra Montero,
studentessa di magistero, ha sostenuto che, in fondo alle provocazioni, delle
minacce e delle aggressioni nordamericane si nasconde un profondo timore
dell’esempio che per il mondo rappresenta la Rivoluzione cubana.
“Ogni menzogna della potenza del nord ci
ingrandisce, aumenta il nostro orgoglio e ci rende più forti”, ha sottolineato
Carlos Lage Codorniú, presidente della FEU all’Università dell’Avana.
Joan Cabo, presidente della FEU, ha
affermato che se gli USA attaccheranno l’Isola, troveranno legioni di giovani
disposti a diventare eroi o martiri per difendere le conquiste di generazioni di
cubani che hanno reso possibile la patria di oggi.
“Washington non ha
autorità morale né legale per condannare Cuba”, ha assicurato Hassan Peréz,
secondo segretario del Comitato Nazionale dell’Unione
dei Giovani Comunisti. “Siamo noi, con i nostri successi nella sanità,
nell’educazione, nella cultura, nel terreno sociale in generale, ad avere molto
da insegnare a coloro che oggi ci calunniano e ci minacciano”, ha
sottolineato.
La cerimonia per
l’82º anniversario della FEU è stata resa piacevole da alcuni dei più popolari
gruppi musicali e di danza dell’Isola.
La Federazione Studentesca Universitaria
venne creata il 20 dicembre 1922 su iniziativa del leader antimperialista Julio
Antonio Mella che tre anni dopo fu uno dei fondatori del Partito Comunista
cubano.
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