La mafia propone e l’imperatore dispone
M.A.U.PEDROSO 28 luglio
Ancora una volta l’attuale presidente degli Stati Uniti, George W. Bush, ha reiterato la sua politica aggressiva contro Cuba e lo ha spiegato chiaramente il Comandante in Capo Fidel Castro lo scorso 26 luglio.
L’imperatore cerca di approfittare in questa occasione, in maniera opportunista e ridicola, delle difficoltà transitorie provocate dai disastri naturali che hanno danneggiato il nostro popolo nei giorni scorsi, per promuovere un nuovo tentativo controrivoluzionario contro l’Isola.
L’aggressione è sempre più grave e molteplice e include l’incremento di voli militari per cercare di portare avanti la sempre fallita aggressione televisiva; l’approvazione di nuovi fondi milionari per realizzare i piani contro Cuba - dal 1959 sono stati spesi circa 700 milioni di dollari – la nomina d’un nuovo personaggio sinistro, Caleb McCarry in un sinistro organismo creato da Washington per quella che chiamano "la transizione a Cuba" e poi, quel che non può mancare in questi casi, un nuovo incitamento ai loro mercenari per realizzare provocazioni contro Cuba.
In quest’ambito l’isterismo a Miami è collettivo e la mafia e i suoi metodi sono più in auge che mai: si parla d’un colpo finale e ingenuamente cercano di convincersi che adesso "sì che è giunta l’ora"!
Nella Tavola Rotonda di sabato 30 luglio, Juana Carrasco, Aixa Hevia, Lázaro Barredo, Raúl Garcés, Reinaldo Taladrid e il moderatore Randy Alonso hanno informato che dopo la decisione d’un giudice di non dare la libertà su cauzione a Posada Carriles stanno aumentando le richieste internazionali che esigono che il terrorista sia processato e paghi per i suoi crimini.
La situazione del protetto di Bush si complica sempre più dopo che il giudice William Abbot ha stabilito che deve restare detenuto, come misura di discrezione per le accuse di terrorismo del 1976.
Questa è un’osservazione che, secondo gli analisti, è stata pronunciata per la prima volta da un’autorità speciale degli USA, con un chiaro riferimento al sabotaggio criminale effettuato contro un aereo civile di Cuba, che costò la vita a 73 persone innocenti e nel quale Posada Carriles svolse un ruolo da protagonista.
Inoltre sono interessanti le considerazioni del giudice, che ha incluso le entrate illegali di Posada negli USA negli anni 1998 – 1999 e 2000, con un passaporto di El Salvador con il falso nome di Francisco Rodríguez Mena.
Questi delitti, dice la legge migratoria del paese, possono costare anche 25 anni di prigione.
I partecipanti alla Tavola Rotonda Informativa quotidiana hanno informato sull’abbandono di Roger Noriega, uno dei fanatici della politica contro Cuba del ruolo di vice segretario di stato dell’emisfero occidentale e del suo rimpiazzo con Thomas Shannon, un vecchio collaboratore di Condoleezza Rice ed hanno segnalato che gli ultimi quattro tentativi d’introdurre emendamenti alle restrizioni imposte sul commercio e sui viaggi a Cuba da parte degli Stati Uniti sono stati bloccati nella Camera dei Rappresentanti e questa insistenza, dicono gli analisti, evidenzia il rafforzamento della lotta dei gruppi di pressione contro Cuba. |
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