Raul dà il benvenuto ai più di 50

presidenti partecipanti al Summit

 

 

Avana 15/9/2006

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il primo vicepresidente del Consiglio di Stato e dei

 

Raúl ha incontrato i

 

Presidenti di Sudafrica e Mali

 

 

Il primo vicepresidente dei Consigli di Stato e dei Ministri, generale dell’Esercito Raúl Castro Ruz, ha incontrato ieri sera l’Onorevole Signor Thabo Mbeki, presidente della Repubblica del Sudafrica.

Entrambi i leader hanno dialogato sullo svolgimento del Summit e hanno ribadito la loro volontà di continuare a sostenere il processo di rivitalizzazione del Movimento dei Paesi non Allineati, così come la necessità che questo giochi un ruolo più attivo nella complicata situazione internazionale attuale.

Il dirigente cubano ha sottolineato l’importante ruolo che il Sudafrica sta svolgendo in seno al Movimento.

Per la parte sudafricana hanno partecipato anche la ministra degli Affari Esteri Nkosasana Zuma, la consulente legale del Presidente M. Gumbi e l’ambasciatrice di questo paese all’Avana M. Mtsinso.

Per Cuba erano presenti Carlos Lage Dávila, vicepresidente del Consiglio di Stato; Marcos Rodríguez, viceministro degli Affari Esteri; Iván Mora Godoy, direttore per l’Africa Subsahariana del Ministero degli Affari Esteri, Esther Armenteros Cárdenas, ambasciatrice di Cuba in Sudafrica.

Sempre ieri sera Raúl Castro Ruz ha incontrato l’Eccellentissimo Signor Amadou Toumani Toure, presidente della Repubblica del Malí.

I due dirigenti hanno conversato sullo sviluppo della ben riuscita cooperazione nel settore della salute, stabilita a partire dall’applicazione del Piano Integrale di Salute, l’allestimento di un centro oftalmologico e l’inizio della formazione di medici comunitari in quella nazione. Sono stati trattati anche i nessi di cooperazione esistenti in altre sfere come quella sportiva.

Per il Mali hanno partecipato a questo incontro Mackar Ouao, ministro degli Affari Esteri; Fidel Diarra, ambasciatore di questo paese a Cuba, e Bassirou Diarra, consulente diplomatico del Presidente.

Per la parte cubana erano presenti i compagni Carlos Lage Dávila, vicepresidente del Consiglio di Stato; Yiliam Jiménez Expósito, viceministra della Cooperazione Internazionale del Ministero degli Affari Esteri; Iván Mora Godoy, direttore della Direzione di Africa Subsahariana del MINREX, e l’ambasciatore di Cuba in quel paese, Miguel Otero.

 

Ministri di Cuba, Raúl Castro Ruz, si è fatto carico di ricevere, al loro arrivo nel Palazzo delle Convenzioni, i Capi di Stato e di Governo in visita per partecipare all’incontro di più alto livello previsto per il Summit del MNOAL (Movimento dei Paesi Non Allineati).

 

Raúl, affiancato da Carlos Lage Dávila, vicepresidente del Consiglio di Stato e da Felipe Pérez Roque, ministro degli Esteri, oltre che da funzionari dello stesso Ministero, ha accolto affettuosamente i più di 50 presidenti partecipanti. L’appuntamento di quest’anno è ritenuto uno di quelli che ha visto la partecipazione più alta di alti esponenti degli Stati.

 

Invitato dagli organizzatori del Gruppo dei 15 Raúl, che è anche Secondo Segretario del Comitato Centrale del Partito Comunista di Cuba, ha rivolto loro alcune ore prima una breve allocuzione, augurando un buon andamento del dialogo (che sta continuando oggi) e un lavoro efficace alla Repubblica Islamica dell’Iran, prossimo presidente di questo gruppo di nazioni, di cui fanno parte alcune di quelle più sviluppate appartenenti al MNOAL, anche se non tutte del Movimento.

 

Il G-15 nacque a Belgrado nel 1989. In realtà è composto da 19 nazioni: Algeria, Argentina, Brasile, Colombia, Cile, Egitto, Giamaica, India, Indonesia, Iran, Kenya, Messico, Malaysia, Nigeria, Perù, Senegal, Sri Lanka, Venezuela e Zimbabwe.

 

È guidato dal 2004 dall’Algeria e dal suo capo di Stato, Abdelaziz Butlefika.

 

Tra le coincise idee esposte dal compagno Raúl di fronte al G-15, ci sono le seguenti:

 

"Apprezziamo l’attenzione speciale che questo Gruppo riserva ai temi del commercio e dello sviluppo, le finanze, la cooperazione Sud-Sud e la cooperazione Nord-Sud, ribadendo al rispetto le tradizionali rivendicazioni dei paesi in via di sviluppo".

 

"Secondo Cuba il G-15 deve e può rafforzare e aggiornare il suo ruolo di fronte alle crescenti sfide rappresentate dal processo di globalizzazione e sviluppo.

 

"Il G-15 deve e può agire come catalizzatore di una maggior cooperazione Sud-Sud e potenziare detta cooperazione verso una maggiore solidità dei paesi in via di sviluppo nei loro sforzi per ottenere un dialogo Nord-Sud più fluido e positivo".

 

"(...) I paesi del Sud non hanno altra alternativa che unirsi ed intraprendere azioni concertate per vincere gli ostacoli comuni (...) Confidiamo nel fatto che questa riunione a L’Avana costituirà un passo importante verso il raggiungimento degli obiettivi del G-15 che, in ultima istanza, sono anche gli obiettivi di tutti i paesi del Sud, nella nostra lotta per un mondo migliore e più giusto".

 

Ventuno capi di Governo si sono iscritti ad intervenire nella prima giornata del vertice, cominciando da Abdullah Ahmad Badani, primo ministro della Malaysia; Tabo Mbeki, presidente del Sudafrica e Manmohan Signg, dell’India.

 

L’atteso intervento di Hugo Chávez sarà il sesto della mattina.

 

Interverranno nella riunione plenaria anche Abdelaziz Buteflika, dell’Algeria; Denis Sassou Nguesso, della Repubblica del Congo; Mahmud Almadinejad, dell’Iran; dirigenti di Bielorussia, Indonesia, Laos, Namibia, Paquistan, Burkina Faso, Vietnam, Giamaica, Zimbabwe, Filippine, Marocco, Sri Lanka ed Etiopia. Questa composizione è un riflesso della varietà di tendenze e culture che conformano il MNOAL.

 

Una lista simile è prevista per la seconda e ultima giornata di questo segmento, quello centrale del Summit al quale partecipa come invitato il segretario generale dell’ONU, Kofi Annan, che presiederà in questo mese il suo ultimo periodo di sessioni dell’Assemblea Generale, prima di concludere il suo mandato a fine anno.

 

Per quanto riguarda la riunione delle nazioni senza litorale si è dibattuto attorno alle condizioni che esigono i loro vicini con coste lungo i fiumi o il mare, attraverso le quali devono passare le merci delle dette nazioni, in modo da raggiungere accordi che viabilizzino questi indispensabili spostamenti.

 

Il caso della Bolivia, per la sua annosa situazione e per aver avuto in altri tempi coste usurpatele in una lunga guerra istigata da società petrolifere britanniche e statunitensi, è stato oggetto di analisi che può darsi vengano riflesse dal documento finale dell’incontro.