Circa 300 organizzazioni giovanili sono state invitate ad una riunione
internazionale, prevista a l'Avana nei giorni 29 e 30 del prossimo aprile, di
solidarietà con i cinque antiterroristi cubani incarcerati negli USA,
Secondo quanto riportato da Prensa Latina, Ernesto Fernández, capo del
Dipartimento delle Relazioni Internazionali dell'Unione dei Giovani Comunisti di
Cuba (UJC), si aspetta la presenza, a questo appuntamento, di circa 300 delegati
provenienti da varie nazioni.
Hanno già confermato la loro partecipazione circa 30 raggruppamenti i cui
rappresentanti conosceranno la situazione attuale dei Cinque, come sono
conosciuti Gerardo Hernández, Ramón Labañino, Antonio Guerriero, Fernando
González e René González.
Inoltre, ha detto il dirigente, dovranno sorgere nuove iniziative al fine di
rafforzare le azioni per ottenere la liberazione di questi uomini che furono
condannati a pene severe per essersi infiltrati in gruppi terroristici di Miami
che organizzavano piani di attentati contro l'Isola.
"La cosa importante è che esca un piano di azioni per continuare la lotta e che
non ci si limiti a ciò che si sia fatto fino ad ora".
L'essenza di questo incontro, ha segnalato Fernández, è mantenere il tema nella
pubblica opinione e mobilitare coloro che ignorano la causa affinché si alzino
nuove voci fino ad ottenere la liberazione dei Cinque.
Si farà un bilancio delle principali azioni realizzate nell'ultimo anno, in cui
sono saliti a 290 il numero di comitati creati, in un centinaio di paesi, al
fine di diffondere la lotta contro il processo giudiziale contro essi,
considerato tra i più ingiusti negli Stati Uniti.
Questa riunione si inserisce nella campagna nazionale guidata dall'UJC,
in tutta l'Isola, con simile proposito, nella quale i giovani riceveranno nuove
informazioni sull'appello, alla Corte di Atlanta, promossa dagli avvocati
difensori.
Sono già incominciate le conferenze in istituzioni educative cubane, dove i
relatori sono circa 1500 studenti, essenzialmente universitari, che a loro volta
hanno ricevuto un ciclo di conferenze di aggiornamento sul caso.
Fernández ha segnalato che nei primi incontri si sono prodotti approfonditi
dibattiti e i partecipanti si sono pronunciati per assumere un ruolo da
protagonisti nella lotta per scarcerare i loro compatrioti.
I Cinque ricevettero il titolo di
Eroi della Repubblica, concesso dal Consiglio di Stato, per il servizio
prestato all'umanità, impedendo fatti criminali organizzati da Miami, con la
complicità dei successivi governi di Washington.
Gli atti terroristici promossi dagli Stati Uniti, dal 1959, hanno causato circa
5000 vittime a Cuba, tra morti e mutilati.
Da circa sette anni i Cinque sono in prigione, un pannello della Corte di
Atlanta considerò ostile la sede, Miami, del giudizio contro di essi col
che doveva annullarsi il processo e porli in libertà, tuttavia, il plenum del
tribunale ha disatteso queste conseguenze.
Attualmente, costanti ostacoli al corso legale del processo provocano dilazioni
che prolungano la detenzione di questi uomini, mentre aumentano le voci che
reclamano la loro immediata liberazione, compresi vari
Premi Nobel per la Pace.
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