4 ottobre 2007 -
M.HernÁndez
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Del blocco genocida
Il blocco contro lo
sport cubano

Dall'aumento degli ostacoli alla partecipazione delle delegazioni cubane
in competizioni e congressi negli Stati Uniti, incluso Portorico, sino
all'acquisizione di materiali e medicine per gli sportivi sono episodi della
"via crucis" nel mondo atletico nazionale che "con embargo" si muove, nonostante
la politica di catenaccio di quasi 50 anni.
Una palla della qualità con cui si gioca nel mondo potremmo acquisirla negli
Stati Uniti a quattro dollari ma dobbiamo importarla dall'Asia, specificamente
dal Giappone, a sette. Se teniamo conto che usiamo, come minimo, circa 30000
palle in un campionato, comprandole negli USA risparmieremmo circa 90000
dollari.
Leónidas Lara, direttore dell'Industria Sportiva, commenta che "per cause come
queste, lo sport partecipativo e di alto rendimento ha sofferto per più di un
milione di dollari con limitazioni in eventi come i Giochi Sportivi Nazionali
Scolari, lo stesso campionato cubano di baseball, nostro principale spettacolo,
nella produzione di palle ed altri materiali per il baseball così come per i
palloni in generale e nel piano degli eventi domestici ed internazionali".
"Gli intoppi per ottenere tecnologie di punta necessarie per lo sviluppo
dell'attuale produzione di articoli sportivi hanno prodotto una stagnazione
nello sviluppo tecnologico, presentando oggi una reale obsolescenza in gran
parte dell'equipaggiamento produttivo e colpito altri per la carenza di pezzi di
ricambio", aggiunge il funzionario di fronte ad un panorama nel quale,
nonostante le difficoltà, si fanno equilibrismi per garantire palloni per ogni
scuola e modeste ma buone uniformi per le competizioni.
"La proibizione all'accesso al mercato statunitense ha causato che
l'acquisizione di prodotti, di diversa genere, sia necessario farla in mercati
alternativi, in molti casi con utilizzo di terzi, ciò che incrementa
sostanzialmente il prezzo di questi", nota Mario Granda, direttore dell'Istituto
di Medicina dello Sport e del Laboratorio Antidoping.
Gli inconvenienti per comprare nutrienti e integratori, reagenti, stampi e pezzi
di scorta, e nuove tecnologie e le risorse necessarie per investigazioni
diagnostiche e trattamenti in corrispondenza coi livelli di esigenza dello sport
moderno, a cui non abbiamo accesso negli USA, "sono situazioni che abbiamo
dovuto affrontare giornalmente, con più forza con l'indurimento del blocco
nell'ultimo anno, e che molte volte, dietro i grandi trionfi dei nostri atleti,
non vengono alla luce" commenta il medico.
A dispetto delle difficoltà, il Laboratorio Antidoping, riconosciuto dal COI e
dall'Agenzia Mondiale Antidoping, ha aumentato il suo prestigio ed al termine
del 2007 registrerà un aumento di richieste da federazioni di altri paesi ed è
palpabile il suo risultato negli esami delle delegazioni cubane: nessun caso
positivo nelle grandi competizioni di questo ciclo olimpico, mentre esperti
locali assicurano che il numero di lesioni è diminuito sostanzialmente nel
campionato olimpico nazionale.
"La possibilità che specialisti nordamericani e cubani partecipino ad
investigazioni congiunte è svanito totalmente", afferma Arnaldo Rivero, un noto
esperto in questa materia nell'INDER.
"Nel Marabana 2006 non hanno potuto partecipare 120 nordamericani né 50
portoricani che correvano abitualmente nel nostro evento" ha informato Carlos
Gattorno, organizzatore della conosciuta maratona popolare cubana. "Le
limitazioni ai viaggi dei cittadini USA hanno perfino impedito la partecipazione
di gruppi, club e corridori individuali che sono rappresentanti di
organizzazioni non governative di handicappati ed atleti ritirati", aggiunge il
funzionario che sta ultimando i dettagli per la prossima edizione.
Alfredo Casañas, direttore delle Relazioni Internazionali dell'organismo
sportivo, ha sulla sua scrivania una lunga lista di rifiuti di visti, in tutti
questi anni, casi noti, ma specificatamente nell'ultimo periodo.
Segnala:"come parte dell'interscambio sportivo tra le federazioni nazionali di
entrambi i paesi, la selezione nazionale di lotta nordamericana doveva arrivare
in gennaio per basi di allenamento congiunto, ma non gli é stata concesso la
licenza di viaggio".
Ricorda e chiarisce, che Donald Porter, presidente della
Federazione Internazionale di Softbol, ha finalmente
potuto visitare Cuba per la cerimonia di induzione al Salone della Fama di un
allenatore cubano ma non nei tempi e modi che aveva pianificato, perché non ha
potuto viaggiare direttamente da Miami, nonostante sia della Florida, e ha
dovuto farlo dal Messico.

Anche il Dipartimento del Tesoro ha negato il permesso, ai ciclisti
nordamericani, per il XXXII Giro di Cuba di febbraio.
In un caso simile per cerimonie di consegna di riconoscimenti, il cubano
Guillermo Martínez, membro dell'Ufficio della Federazione Internazionale di
Nuoto, é rimasto in attesa del visto per partecipare alla serata del salone
della fama del polo acquatico, negli USA, dove avrebbe dovuto essere premiato.
"Tra due anni ci sono i Giochi Centroamericani e dei Caraibi in Mayagüez,
Portorico, ed in più di un'occasione abbiamo trasmesso la nostra preoccupazione
su questo tema dei visti e la garanzia delle condizioni per la nostra
delegazione; abbiamo ricevuto con ottimismo risposta dagli organizzatori e dal
presidente dell'ODECABE, il portoricano Héctor Cardona, che non ci saranno
problemi" nota Casañas che, questo mese,
deve
participare, in questa città portoricana, all'assemblea generale di questa
entità regionale.
Il funzionario precisa che ora non solo si tratta del rifiuto dei visti bensì
dell'incertezza circa il permesso delle autorità nordamericane perché si sono
ripetute le lunghe attese degli sportivi nel terminal aereo, in mancanza dei
visti, ed ha affermato che si sono stati casi, in questa stagione, di
delegazioni che hanno perso i loro aerei a causa di questo fatto, come é
successo con la selezione cubana di calcio alla Coppa Oro negli USA, o delle
squadre che hanno deciso di partire senza membri della loro rappresentanza come
successo al medico della pallavolo maschile che ha ricevuto l'autorizzazione del
Dipartimento del Tesoro quattro giorni prima che terminasse il torneo in Los
Angeles.
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