Cuba ha visto crescere,
questo anno, il movimento solidale, con la creazione in molte nazioni di nuove
associazioni, che sono arrivate ad essere 1339 in 139 paesi, come dimostrazione
di un'antica fedeltà, che dura da 47 anni.
Nel 2006 sono stati fondati 66 nuovi gruppi volontari di amicizia con l'Isola in
cinque paesi, cosa che Cuba vede come un messaggio probatorio del fallimento
degli Stati Uniti nel loro affanno di isolare Cuba.
Ciò é stato confermato dal presidente dell'Istituto Cubano di Amicizia coi
Popoli (ICAP),
Sergio Corrieri, facendo un bilancio annuale di questa istituzione, dedicata a
queste organizzazioni e agli amici esteri.
L’agire degli amici si è visto riflesso nella realizzazione di circa 325
attività dedicate a Cuba in 33 nazioni, con la diffusione di messaggi di posta
elettronica con notizie su questo paese, conferenze e la commemorazione di date
fondamentali cubane.
A conferma di questa tendenza Corrieri ha citato ha l'arrivo sull'Isola,
nei 12 mesi precedenti, di 24
brigate per un totale di quasi 2000 partecipanti,
di 54 paesi, interessati nel realizzare lavori agricoli volontari e a conoscere
direttamente la realtà di Cuba.
Speciale menzione alle due delegazioni integrate dall'ICAP in occasione della
sfilata per il 1°Maggio scorso e per la celebrazione del 50° anniversario della
creazione delle forze Armate Rivoluzionarie e l’80° compleanno del presidente
Fidel Castro.
Entrambe, ha detto, si sono organizzate in poco tempo, cosa che ha dimostrato la
capacità di mobilitazione di Cuba, a dispetto delle campagne ed all'isolamento
preteso da Washington con le sue politiche coercitive e la pressione su coloro
che commerciano con questo paese.
Furono anche ricevuti più di un centinaio di gruppi composti da 292 personalità
nel campo socio-politico e culturale, mentre delegazioni artistiche dell'Isola
viaggiarono verso altri paesi. Corrieri si é poi riferito al livello degli
appuntamenti regionali realizzati in Asia ed in Oceania, in Europa e nei paesi
nordici, avvenimenti che hanno riunito migliaia di amici di circa 50 stati ed a
cui é stata offerta una panoramica della situazione di Cuba.
Il funzionario cubano ha definito molto interessante un incontro effettuato in
Turchia, con un livello di organizzazione ed attivismo giovanile eccellenti,
nonostante il movimento solidale abbia iniziato da poco la sua organizzazione.
Altri momenti significativi, quest’anno, secondo il dirigente dell'ICAP sono
state le manifestazioni di massa che si sono svolte a
Milano ed a
Madrid, che sono state
capaci di mobilitare varie centinaia di simpatizzanti con Cuba, arrivati anche
dalle città più lontane.
I Cinque affratellano
Il presidente dell'ICAP ha assicurato che l'adesione volontaria alle cause
difese dalla maggiore delle Antille si è estesa alla domanda di scarcerazione
dei
cinque antiterroristi incarcerati negli Stati Uniti otto anni fa.
In tale senso, si sono creati già 290 comitati in 99 paesi, che patrocinano per
la liberazione di Gerardo Hernández, Ramón Labañino, Antonio Guerrero, Fernando
González e René González, che affratellano quelli che lottano per la giustizia
nel mondo.
Loro sono stati arrestati per aver investigato su dei gruppi terroristi radicati
a Miami con piani di attacchi dinamitardi a Cuba che sempre hanno operato in
complicità, con i successivi governi di turno, alla Casa Bianca.
Una volta compresa la loro missione in territorio nordamericano, le
organizzazioni solidali si hanno diffuso il caso dei Cinque, come sono
conosciuti, e hanno attivamente partecipato alla denuncia delle
irregolarità commesse nel processo legale.
Loro sono riusciti a mobilitare moltissime persone in giornate internazionali
dedicate al pensiero progressista, inoltre a mettere allo scoperto la doppia
facciata degli Stati Uniti nel combattere il terrorismo, mentre lascia in
libertà degli assassini, considerati “terroristi giusti”.
Il movimento di solidarietà irrompe in maniera spontanea nell'organizzazione e
nello sviluppo di giornate internazionali per rompere il silenzio su questo
processo, e perfino sono stati pagati annunci sui giornali con denaro di
collette fatte tra i simpatizzanti.
Sfide per il 2007
Facendo una valutazione dell'anno che si conclude, é affiorata la necessità di
programmare più incontri nazionali di solidarietà con la nazione antillana, come
una delle sfide del movimento per il 2007, con lo scopo di aiutare ad espandere
la loro portata.
Il presidente dell'ICAP ha sottolineato l'importanza che gli amici di Cuba si
conoscano e possano unire, nello stesso paese, le loro volontà a beneficio
dell'Isola, considerando che, per esempio, in Spagna esistono più di 100 gruppi
ed in Italia 124.
Tra i progetti per i prossimi 12 mesi: l'incremento di azioni per diffondere
ancora di più la lotta contro il blocco nordamericano e per la libertà dei
Cinque oltre al rinvigorimento del movimento solidale.
*L’autrice è giornalista della
Redazione Nazionale di Prensa Latina
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