L'Unione Europea


Sussidiaria di Washington nella

 

sua politica anticubana

 

Afferma Marcelo Suárez, segretario generale del Partito Comunista dei Popoli di Spagna
 

27 febbraio 2007 - O.A.Leon www.granma.cubaweb.cu


L'Unione Europea agisce quale sussidiaria del potere imperiale degli Stati Uniti e ciò si esprime, marcatamente, nella sua politica verso Cuba, nella quale segue a piedi giunti i dettati della Casa Bianca.

È questa l'opinione di Marcelo Suárez, segretario generale del Partito Comunista dei Popoli di Spagna (PCPE) il cui pronunciamento si unisce a quello di altri partiti politici (PCE, IU) europei che, in questi giorni, criticano i nuovi agguati contro l'Isola dal chiamato Vecchio Continente.

"Abbiamo denunciato la manovra capeggiata dalla Repubblica Ceca per collocare quello che chiamano Strategia comune a medio e lungo termine verso Cuba, e per questo motivo enfatizziamo che non è altra cosa che la copia delle posizioni aggressive dell'amministrazione Bush contro l'Isola".

Suárez alla testa di una delegazione del PCPE che, alcuni giorni fa, ha visitato Cuba ed in dialogo con Granma ha espresso che la dipendenza dell'Unione Europea verso Washington è segnata nella sua posizione anticubana, per quanto si tratta di un paese aggredito ed accerchiato dalla maggiore potenza del pianeta. Ma non è l'unico caso.

"La UE come polo di potere compete con gli USA per il controllo di aree geografiche e risorse energetiche. Per questo motivo, quando alcuni governi europei si opposero alla guerra in Iraq ci furono coloro che interpretarono che quel dissenso era un'espressione di minor aggressività o di rispetto per la pace. Ma rispondeva, in fondo, al fatto che quella dell'Iraq non si trattava di una guerra dell'Unione Europea" sottolinea il mio intervistato.

"Allo stesso tempo c'è una posizione sottomessa a Washington, così succede accettando che le truppe invasore in Afghanistan siano sotto il comando della NATO che è la stessa cosa dire sotto gli ordini degli Stati Uniti".

Lo scandalo delle prigioni e dei voli segreti della CIA esprime anche questa subordinazione?

"Soprattutto dietro le dichiarazioni di Colin Powell quando disse: "i nostri amici europei sapevano quello che stavamo facendo" con cui trasferisce la corresponsabilità europea in tali eccessi che includono torture. Ciò ha messo la UE in una posizione molto scomoda. E si complica sempre più nella misura in cui appaiono nuove rivelazioni, come quella di questi giorni in cui la Spagna conobbe come durante il governo di José María Aznar poliziotti spagnoli parteciparono ad interrogatori di detenuti nella prigione illegale degli Stati Uniti in Guantánamo.

Allora il "lascito" di Aznar continua a dare di che discutere...?

Quello di Aznar fu il governo della destra più reazionaria e retrograda della società spagnola, che accettò le formalità della democrazia borghese perché non ebbe altro rimedio ma funzionò con una concezione essenzialmente dittatoriale. Fu legato mani e piedi al mandato dell'imperialismo nordamericano del quale Aznar fu uno dei suoi più servili lacché. Non per caso quando era presidente del governo spagnolo ebbe molto a che vedere nella chiamata posizione comune della UE per Cuba, che fu come adottare la linea d'ingerenza ed egemonica della Casa Bianca".
 


Messaggio del PCPE ai Cinque
 


Basta visitare la pagina web del Partito Comunista dei Paesi di Spagna per conoscere che questo raggruppamento ha tra i suoi fronti di lotta quello della solidarietà antimperialista, in particolare quello di appoggio a Cuba e alla causa dei nostri compatrioti imprigionati negli Stati Uniti per combattere il terrorismo.

Per questo motivo il Segretario Generale del PCPE, nella sua visita a L'Avana, fu portatore di una lettera del suo partito ai Cinque il cui atteggiamento conseguente ed esempio "si convertono in patrimonio di tutti i popoli".

"Le prospettive di emancipazione dei popoli rispetto alla dominazione dell'imperialismo saranno più fermi nella misura che si assumano i valori e le condotte che voi rappresentate", sottolinea la missiva, che chiama tutte le forze progressiste a raddoppiare la battaglia per la liberazione dei nostri compatrioti. "La militanza del PCPE lotterà instancabilmente, in tutte le forme ed in tutte le occasioni possibili, per ottenere l'arrivo di questo desiderato giorno", conclude il documento.