31 ottobre 2007 -  M.Castagnedi www.lombardiacuba.it

 

ALL’ONU IL MONDO

CONTRO GLI USA 
 

 
 

L’Assemblea generale delle Nazioni Unite per il sedicesimo anno consecutivo ha votato contro il blocco commerciale, economico e finanziario imposto da 47 anni dagli USA contro Cuba e quest’anno con il più grande numero di nazioni: ben 184! Un solo paese astenuto, la Micronesia, due assenti dal voto (per evitare la figuraccia) Albania ed El Salvador, e quattro i voti negativi: quello,ovvio,degli USA, quello della loro “dependance”politico-militare nel Medio Oriente, Israele, più due specie di “protettorati minuscoli”, le isole Marshal e Palau.

 

Immaginiamo dunque la faccia del mondo, del pianeta e segnamo i punti del voto con le 184 nazioni sparse su tutti i continenti a favore di Cuba e solo quei 4 puntini neri isolati e vergognosi contro.

 

Quello degli USA contro Cuba é il più lungo e crudo blocco economico e culturale mai esistito nella storia, e Cuba calcola in centinaia di miliardi di dollari il danno ricevuto con una quantità di privazioni che la popolazione cubana ha dovuto subire a causa del blocco, definito da una grandissima parte di osservatori internazionali come violatore di disposizioni dell’ONU, di leggi internazionali e in disprezzo di ogni senso morale ed etico nell’impedire a un paese il libero commercio con misure non solo relative agli USA ma da questi estese anche a molti paesi terzi con ricatti e minacce.

 

“Questo e’ il nuovo maccartismo del ventunesimo secolo ed e’una pratica medioevale “- ha affermato il ministro degli esteri Perez Roque nel suo discorso all’ONU. Ma il ministro cubano ha allegato argomentazioni ed esempi. Ha chiesto ai rappresentanti mondiali dell’Assemblea perché, per esempio, “gli USA impediscono la partecipazione di Cuba alla Fiera del libro di Porto Rico: forse i governanti statunitensi hanno paura della brillante produzione letteraria e culturale cubana? Perché negano visti di accesso negli USA ad artisti,scienziati, medici, dirigenti sportivi invitati a congressi e convegni di carattere internazionale?“

 

Negli ultimi anni - aggiungiamo noi - gli USA sono arrivati a negare visti anche a squadre sportive cubane con la protesta delle federazioni  internazionali. Nel contempo gli Stati Uniti d’America (“la più grande democrazia del mondo”, come si sente ancora ripetere da qualche pezzo grosso della politica italiana) puniscono anche chi dagli USA offre aiuti umanitari o solo tenta di viaggiare e Cuba.

 

“Sono stati pesantemente multati i Pastori per la Pace e la Unione delle Chiese metodiste – ha proseguito il ministro degli esteri cubano – così come esprimiamo la nostra solidarietà ai cineasti Oliver Stone, gia pesantemente multato per aver filmato a Cuba il documentario “Comandante” e incontrato Fidel Castro pochi anni fa, e Mickael Moore oggi sotto inchiesta  per essere stato a Cuba nel marzo scorso per filmare alcune sequenze del suo documentario-denuncia “Sicko” che ha avuto grandissimo successo in tutto il mondo. Ma gli USA - ha aggiunto Perez Roque - fanno anche di peggio. Hanno ristretto di molto le possibilità di visitare parenti a Cuba per cubani che vivono negli USA, hanno ridotto le rimesse economiche e puniscono pesantemente i cittadini statunitensi che si arrischiano a viaggiare nell’isola caraibica”.

 

Noi aggiungiamo che le multe negli Stati Uniti inflitte per i singoli cittadini sono di oltre diecimila dollari e di oltre centomila per le imprese.

 

Ma l’impero statunitense ha allargato anche fuori dal suo territorio sanzioni, ricatti, minacce. Ha proseguito il ministro cubano: ”Apparecchiature mediche per bambini affetti da malattie cardiache non li possiamo più comprare, così come abbiamo difficoltà a reperire altri strumenti medici importanti per la dialisi, analisi e medicamenti chirurgici. Su altri piani si sono effettuati fenomeni come i seguenti. Le catene alberghiere Ritz,Carlton, Hilton hanno ricevuto l’ordine di espellere immediatamente tutti i musicisti cubani sotto contratto dai loro hotel in tutto il mondo e addirittura la portavoce della Hilton, a Londra in una conferenza stampa, é arrivata a dire che qualsiasi cittadino cubano viene rifiutato, espulso o anche multato dagli alberghi ovunque nel mondo.” E Ancora; in Norvegia alberghi comprati dalla Hilton hanno annullato di colpo la presenza di congressisti cubani in varie manifestazioni e per esempio l’impresa turistica spagnola Pullman Tour, anche qui acquistata da una multinazionale USA, non effettua più come in passato crociere nell’isola di Cuba. Altri divieti hanno colpito ditte finlandesi, tedesche, giapponesi: se vendono qualcosa a Cuba perdono tutti i mercati negli USA.

 

Come si vede un quadro di misure punitive banditesche quelle eseguite dagli Usa contro Cuba, ma Perez Roque ha concluso il suo intervento con una denuncia ancor più pesante:”Gli Stati Uniti hanno esercitato fortissime pressioni contro una serie di banche internazionali per costringerle a eliminare qualsiasi collaborazione e transazione finanziaria ed economica con Cuba”. Il discorso di Perez Roque é stato applaudito al Palazzo di vetro e moltissimi delegati si sono complimentati con lui e a Cuba in un salone del ministero degli esteri circa duecento funzionari hanno assistito in diretta tv al dibattito dell’ONU e alla seguente votazione. Il grande successo dei 184 voti a favore della eliminazione del blocco contro Cuba ha sollevato applausi, entusiasmo e anche qualche lacrima di commozione e gioia. Quindi un grande successo culturale di umanità e solidarietà prima ancora che diplomatico e politico per Cuba.

 

Ripetiamo, il massimo storico dei voti  del mondo contro gli Usa e contro  “el criminal Bloqueo contra Cuba.” Il povero Bush junior la settimana scorsa aveva con un bella faccia tosta convocato stampa e diplomatici e congressisti per uno dei suoi minacciosi discorsi anticubani invitando a votare per lui e per il suo piano per “una transizione democratica a Cuba”(di cui ha gia da tempo nominato il suo proconsole nell’isola per eseguire i suoi ordini!).

 

Eccolo qua il risultato: 184 no del mondo contro l’amministrazione Bush. Con il gradimento in caduta libera, al minimo più storico di sempre, al 25%,con un esecutivo in dissolvimento, Bush junior non poteva che raccogliere un fallimento. Che dire di un presidente che, per esempio, impone pochi giorni fa una legge nel suo paese (il più ricco del mondo) che impedisce a 5 milioni di bambini poveri di avere assistenza medica, per dirottare quei finanziamenti alle armi per le mattanze in Iraq e Afghanistan?!

 

Quanto al popolo cubano ha accolto il voto dell’ONU con entusiasmo e con la forza di chi il blocco lo sopporta da decenni con sacrifici ma con inesauribile spirito di resistenza e di lotta. Riuscendo anche ad esportare all’estero ai poveri dell’America latina,Africa e Asia assistenza medica gratuita.

 

Come ha scritto Fidel le idee e la solidarietà sono più forti dei muri di pietre e di odio.