Mi scuso per eventuali involontari errori nella traduzione che

sono da attribuirsi esclusivamente alla mia inesperienza

 

INTERVENTO DI FELIPE PEREZ ROQUE, Ministro DEGLI EsterI DELLA Repubblica Di CUBA, SUL Tema "Necessità' Di Mettere Fine Al Blocco Economico, Commerciale E Finanziere Imposto DAGLI Gli Stati Uniti D'America Contro CUBA".

NEW York, 30 Ottobre 2007

 

 

Signor Presidente:

Signori delegati:

Il blocco economico, commerciale e finanziere imposto dagli Stati Uniti contro Cuba ed anche contro i diritti dei popoli che voi rappresentate in questa Assemblea, dura già quasi mezzo secolo.

Secondo calcoli per difetto, ha provocato a Cuba perdite per più di 89000 milioni di dollari. Ciò significa, al valore attuale del dollaro, non meno di 222000 milioni di dollari.

 

Chiunque può comprendere il livello di sviluppo economico e sociale che Cuba avrebbe raggiunto se non fosse stata sottoposta a questa guerra economica implacabile ed ossessiva.

Il blocco è oggi il principale ostacolo allo sviluppo ed al benessere dei cubani ed una violazione flagrante, massiccia e sistematica dei diritti del nostro popolo.

Il blocco pretende far arrendere per fame e malattie il popolo cubano.

Così si é spiegata l'essenza del blocco a Cuba in una riunione capeggiata dal presidente Dwight Eisenhower nel 1960:

"… non esiste un'effettiva opposizione politica a Cuba; pertanto, l'unico mezzo prevedibile che oggi abbiamo per alienare l'appoggio interno alla Rivoluzione, è attraverso la delusione e lo scoraggiamento, basati sull'insoddisfazione e le difficoltà economiche. Deve usarsi prontamente qualunque mezzo concepibile per debilitare la vita economica di Cuba. Negare denaro e rifornimenti a Cuba, per diminuire i salari reali e monetari, al fine di causare fame, disperazione ed il rovesciamento del governo".

Quarantasette anni dopo, così l'ha ripetuto il presidente George W. Bush:

"… sollecito il nostro Congresso a che dia mostra del suo appoggio e solidarietà a favore di un cambiamento fondamentale a Cuba mantenendo il nostro embargo…"

Sette su ogni dieci cubani, signori delegati, abbiamo solo conosciuto la minaccia perenne dell'aggressione contro la nostra Patria e le penurie economiche causate dalla persecuzione implacabile del blocco.

Gli Stati Uniti hanno ignorato, con arroganza e cecità politica, le quindici risoluzioni adottate da questa Assemblea Generale che esigono l'eliminazione del blocco contro Cuba. Più ancora, durante l'ultimo anno hanno adottato nuove misure, sconfinanti nella pazzia e fanatismo, che induriscono ancora più le sanzioni e la persecuzione extraterritoriale delle nostre relazioni coi paesi che voi rappresentate.

Il blocco non si era mai applicato con tale accanimento come nell'ultimo anno.

Il 14 agosto 2006, il Governo degli Stati Uniti arrivò all'estremo di multare l'Alleanza delle Chiese Battiste, affermando che alcuni dei suoi parrocchiani "fecero turismo" durante una visita con fini religiosi a Cuba.

Nel dicembre 2006, il Governo degli Stati Uniti proibì alle compagnie nordamericane di fornire servizi Internet a Cuba. Pertanto, se da Cuba si cerca di accedere ai servizi di Google Earth, come fanno milioni di utenti ogni giorno in tutto il mondo, si riceve come risposta che: "Questo prodotto non si trova disponibile nel suo paese".

I bambini cubani sono stati specialmente tormentati dal blocco che il presidente Bush ha promesso rinforzare.

I bambini cubani non possono ricevere l'anestetico inalatorio Sevorane, della compagnia nordamericano Abbott, che è il meglio per l'anestesia generale pediatrica. Dobbiamo usare sostituti di minore qualità. Il presidente Bush sicuramente lo spiegherà dicendo che questi bambini cubani sono "vittime collaterali" della sua guerra contro Cuba.

I bambini cubani affetti da aritmie non possono ricevere stimolatori cardiaci che l'impresa nordamericano Saint-Jude ci vendeva. Fu molto forte la pressione dell'Ufficio di Controllo degli Attivi Stranieri, e Saint-Jude si vide obbligato a rompere con Cuba.

La delegazione degli Stati Uniti dovrebbe spiegare a questa Assemblea perché i bambini cubani che soffrono aritmie cardiache sono nemici del governo nordamericano.

La delegazione cubana non lo può spiegare, magari quella degli Stati Uniti sì, lo faccia, perché la cultura è stata una degli obiettivi principali della persecuzione del blocco.

Il Governo degli Stati Uniti impedisce a Cuba di partecipare alla Fiera del Libro di Portorico. Bloccare la partecipazione di scrittori ed editori cubani in una Fiera del Libro è un atto barbaro.

A partire da dicembre 2006, gli hotel delle catene nordamericano Ritz, Carlton, Hilton e Marriott hanno ricevuto istruzioni dal Governo degli Stati Uniti di cancellare i contratti ai musicisti cubani che lavoravano temporaneamente nei suoi hotel in tutto il mondo. Solo se si trasferiscono a Miami, si dichiarano ammiratori della politica del presidente Bush e si pentono di avere vissuto qualche volta a Cuba, potranno tornare ad essere contrattati.

Voglio oggi reiterare la nostra solidarietà coi cineasti nordamericano Oliver Stone e Michael Moore. Il primo, già é stato multato dal Governo degli Stati Uniti, in nome della libertà, per essere andato a Cuba a filmare i documentari "Comandante" e "Cercando Fidel". Realmente non so come il presidente Bush immaginasse che Oliver Stone poteva incontrare Fidel se non era andando a Cuba. Il secondo, Michael Moore, é investigato per il viaggio che ha fatto nel nostro paese, il passato mese di marzo, per filmare il suo documentale "Sicko". È, signori delegati, il maccartismo del secolo XXI.

Con questa grottesca persecuzione della parola onesta e l'arte indipendente, il Presidente degli Stati Uniti si trasforma in un emulo dell'Inquisizione medievale. Solo che questa moderna Inquisizione è molto più barbara e letale: la stessa che organizzò il saccheggio della favolosa Biblioteca di Baghdad e il falò di più di un milione di volumi.

Vorrei ricordare ora le parole dell'artista cubana e del mondo, Alicia Alonso, nella sua recente lettera agli intellettuali ed artisti statunitensi:

"Lavoriamo insieme affinché gli artisti e scrittori cubani possano portare il loro talento negli Stati Uniti, e che a voi non s'impedisca di venire nella nostra Isola a condividere le vostre conoscenze e valori; affinché una canzone, un libro, uno studio scientifico o un'opera coreografica non siano considerate, in maniera irrazionale, come un delitto".

Il blocco persegue gli scambi e le relazioni umane tra i popoli di Cuba e Stati Uniti. Impedisce, inoltre, le normali relazioni tra le famiglie cubane tra uno e l'altro lato dello Stretto della Florida. Multe perfino da un milione di dollari per le imprese e 250000 dollari per gli individui e pene con prigione, fino a 10 anni, per i trasgressori è il prezzo che deve rischiare un nordamericano per venire come turista nel nostro paese o un cubano, residente negli Stati Uniti, se vuole visitare un parente malato a Cuba.

Signori delegati:

In più di un'occasione questa Assemblea ha ascoltato i rappresentanti degli Stati Uniti dire che il tema che oggi discutiamo è una questione bilaterale che non deve essere trattata in questo foro. Probabilmente ripeteranno questo falso argomento quando dopo spiegheranno il loro voto.

Tuttavia, come voi ben conoscete, la brutale guerra economica che è imposta a Cuba non colpisce solamente i cubani. Se fosse solo così, sarebbe sommamente grave. Ma è anche peggiore. È un affronto al Diritto Internazionale, ai propositi e principi stabiliti nella Carta delle Nazioni Unite ed al diritto di qualunque paese a commerciare in maniera libera e sovrana con chi lo desideri.

L'applicazione extraterritoriale delle leggi nordamericane, in disprezzo dei legittimi interessi di terzi paesi — i paesi che voi rappresentate, signori delegati, in questa Assemblea — d'investire e sviluppare normali relazioni economiche e commerciali con Cuba, è un tema che riguarda qui tutti gli Stati riuniti.

Solo nel periodo compreso tra maggio 2006 e maggio 2007, almeno 30 paesi si sono visti colpiti dalle disposizioni extraterritoriali della politica di blocco contro Cuba.

Vediamo solo alcuni esempi:

- Il 28 luglio 2006 sono state applicate alla Banca "Netherlands Caribbean Bank", delle Antille Olandesi, le regolazioni del blocco, compresi il congelamento di conti negli Stati Uniti e la proibizione di qualunque transazione di cittadini ed entità nordamericane con detta Banca.

- Il 4 maggio 2007, l'impresa britannica PSL Energy Services é stata multata con 164000 dollari per esportare a Cuba strumentazioni e servizi per l'industria del petrolio.

- Neanche i compressori marca Sabroe possono essere esportati a Cuba, dopo che la compagnia danese che li produce fu acquisita da un'impresa nordamericana.

- La multinazionale nordamericana Generale Electric acquisì la compagnia finlandese Datex-Ohmeda. Solo fino a quel giorno Cuba ha potuto continuare a comprare le eccellenti strumentazioni di anestesia e monitoraggio multiproposito, fabbricate in Finlandia che acquisivamo tradizionalmente.

- Quando l'Istituto di Nutrizione ed Igiene degli Alimenti di Cuba trattò per comprare dalla compagnia giapponese Shimadzu uno spettro fotometro infrarosso, trovò che ciò era proibito dal blocco, perché questo strumento ha più del 10% di componenti nordamericani.

- La compagnia tedesca Basf AG non ha potuto vendere un prodotto erbicida a Cuba, né dalla Germania né dalle sue succursali in America Latina, perché l'ingrediente attivo è di origine nordamericana.

- Da quando, alla fine del 2006, la compagnia di crociere spagnola Pullmantur fu acquisita dalla nordamericano "Royal Caribbean", la crociera Holiday Dream, proprietà della prima, dovette sospendere le sue operazioni in Cuba.

- Nel dicembre 2006, la direzione dell'Hotel Scandic in Norvegia che, nel marzo 2006, era stato comprato dalla catena alberghiera nordamericana Hilton, cancellò le prenotazioni che una delegazione cubana aveva fatto per alloggiarsi per una fiera internazionale di turismo. Ciò provocò un grande scandalo ed un generalizzato rifiuto nell'opinione pubblica norvegese. Ma la cosa più incredibile stava per avvenire: il portavoce del Gruppo Hilton a Londra annunciò pubblicamente, sentano bene, signori delegati, che detta catena proibiva il soggiorno di cubani, in tutti i suoi hotel per il mondo, perché altrimenti sarebbe stata soggetta a multe o potrebbero andare in prigione secondo le leggi del blocco.

Ma l'episodio più noto successo in questo anno rispetto al blocco degli Stati Uniti contro Cuba é stato, senza dubbi, la guerra senza quartiere scatenata dal Dipartimento del Tesoro nordamericano contro le relazioni di Cuba con istituzioni finanziarie e bancarie di altri paesi.

Ciò fu possibile specialmente dopo che il Governo degli Stati Uniti ed i suoi servizi speciali ebbero accesso all'informazione confidenziale della Società per le Telecomunicazioni Finanziarie Interbancarie Mondiale (SWIFT), istituzione attraverso la quale si realizza praticamente la totalità dei pagamenti e scambi di messaggi che si producono tra le istituzioni finanziarie di tutto il mondo.

Nell'ultimo anno, più di una ventina di banche di diversi paesi sono state grossolanamente minacciate al fine di interrompere qualunque tipo di relazione o transazione con Cuba. Per comprensibili ragioni, non posso dare a questa Assemblea più informazione su un tema tanto sensibile, perché faciliterebbe l'ossessiva persecuzione delle agenzie nordamericane dedicate interamento a questo ignobile compito.

Sig. Presidente:
Sig.ri delegati:

Appena alcuni giorni fa, il Presidente degli Stati Uniti ha dichiarato: "Il regime cubano utilizza l'embargo degli Stati Uniti come capro espiatorio di tutte le sofferenze che soffre Cuba".

Tuttavia, la Relazione del Segretario Generale contenuta nel documento A/62/92, con l'informazione apportata da 118 paesi e 21 Organizzazioni Internazionali, prova in maniera chiara ed esaustiva le azioni eseguite dall'Amministrazione nel decorso dell'ultimo anno per incrudire il blocco e le sue gravi conseguenze per Cuba.

Questa Assemblea Generale ha oggi l'opportunità di esprimere in maniera libera ed aperta il criterio della comunità internazionale sulla politica di blocco ed aggressioni che, durante quasi 50 anni, gli Stati Uniti hanno imposto ai cubani.

Proprio ora, là in Cuba, il nostro popolo segue con attenzione e speranza la decisione che voi dovete prendere. Lo fa ricordando le parole di Fidel: "Mai un popolo ha avuto cose tanto sacre da difendere né convinzioni tanto profonde per le quali lottare".

Cuba, signori delegati, non si arrenderà. Lotta e lotterà con la convinzione che difendere oggi i nostri diritti è difendere anche il diritto di tutti i popoli rappresentati in questa Assemblea.

A nome di Cuba vi richiedo di votare a beneficio del progetto di risoluzione intitolato "Necessità di mettere fine al blocco economico, commerciale e finanziere imposto dagli Stati Uniti d'America contro Cuba".

Chiedo loro, signori delegati, di votare a beneficio del progetto presentato da Cuba, nonostante le bugie che sono proferiti dalla delegazione degli Stati Uniti e delle minacce che si sono fatte nei precedenti giorni .

Chiediamo loro di votare a favore del progetto di Cuba che è votare anche a favore dei diritti di tutti i popoli del pianeta.

Finisco ricordando le parole di José Martí, Apostolo dell'Indipendenza di Cuba: "Coloro che oggi si alzano con Cuba si alzano per tutti i tempi."

Libertà per i Cinque Eroi cubani, lottatori contro il terrorismo, prigionieri politici nelle carceri nordamericane!

Libertà per i Cinque Eroi cubani!

Io sì ho il legittimo diritto, signori delegati, a dire:

Viva Cuba Libera!
Viva Cuba Libera!
Viva Cuba Libera!