In solo un paio di giorni una
giudice degli USA ha cambiato versione due volte per terminare concedendo quello
che si forgiò da sempre nella Casa Bianca: la libertà su cauzione del criminale
Luis Posada Carriles, il macabro Bin Laden dei nostri paesi. Lo stesso che
torturava ed assassinava in Venezuela sotto il nome di
Commissario “Basilio”
negli anni 70, quello che serviva alla Dina di Pinochet in Cile e la Triple A in
Argentina.
La prostituita giustizia gringa
Dax Toscano
Segovia*
|
Il sistema di giustizia nordamericano puzza di merda. Forse è sempre
stato così. Bisogna solamente ricordare che nel 1953 gli scienziati
Ethel e Julius Rosenberg furono condannati alla pena di morte, dopo
essere stati sottomessi ad un processo giudiziario piagato di
irregolarità, nel quale vennero accusati di essere delle spie al
servizio della scomparsa Unione Sovietica.
Passato il tempo, la pestilenza dell'amministrazione di giustizia degli
USA è diventata più evidente, soprattutto sotto il governo di George W.
Bush. I fatti, ed ovviamente l'odore, lo confermano. Basta segnalare che
il segretario di Giustizia statunitense, Alberto Gonzalez, ha avallato
l'utilizzo della forza e la pratica della tortura contro i prigionieri
nel carcere di Guantanamo, col
pretesto di combattere il terrorismo.
Il cinismo dei funzionari fascistoidi stranieri è manifesto.
Il giorno venerdì 6 aprile 2007 la giudice federale di El Paso, in
Texas, Kathleen Cardone, ha concesso la libertà condizionale su cauzione
al terrorista Luis Posada Carriles. Il 9 aprile la giudice negò la
mozione presentata dalla procura per sospendere detto ordine. Posada
Carriles potrebbe uscire in libertà nelle prossime ore, una volta che
paghi la cauzione. Questo sanguinario individuo, responsabile diretto
dell'assassinio di cittadini cubani e di altre nazionalità, gode della
benevolenza della prostituita giustizia nordamericana che, senza
vergogna alcuna, lo presenta come un povero vecchio che si trova in un
delicato stato di salute.
Rimane chiaro che la giudice Cardone ha ceduto davanti alla pressione
delle mafie della “gusanera” di Miami. È anche ovvio che il governo
nordamericano non ha nessun interesse ad ostacolare che Posada Carriles
esca in libertà. La ragione è chiara: Luis Posada Carriles è stato
addestrato dalla CIA. Lui è stato uno strumento della politica criminale
delle amministrazioni nordamericane e delle organizzazioni
controrivoluzionarie con sede a Miami per attaccare Cuba. Per questo
motivo gli offrono aiuto, per mantenerlo così in silenzio.
Mentre i terroristi godono di questi privilegi, lottatori sociali ed
antiterroristi continuano ingiustamente detenuti nelle carceri gringhe.
Mumia Abu Jamal è incarcerato da 25 anni. Questo leader afro-americano
fu accusato dell'assassinio dell'agente di polizia Daniel Faulkner. Le
prove presentate dalla difesa di Mumia dimostrano la sua innocenza.
Sottomesso ad un giudizio nel quale si violarono tutte le norme legali e
processuali, Mumia Abu Jamal è stato condannato alla pena capitale.
Nell'anno 2001 la pena di morte fu revocata, non così il verdetto di
colpevolezza. Hans Bennet spiega che “il 17 maggio, il Tribunale di
Appello ascolterà gli argomenti orali nel caso del giornalista negro
Mumia Abu-Jamal che continua a stare nel corridoio della morte. La corte
considererà quattro punti già certificati in appello. Posteriormente
prenderà la decisione o di concedere un nuovo giudizio ad Abu-Jamal, o
di avallare la sentenza dell’ergastolo o di imporre nuovamente la pena
di morte”. Dal carcere, Mumia Abu Jamal, “La voce di quelli senza voce”,
continua difendendo con la sua penna la lotta dei popoli del mondo, che
oggi si alzano per fare fronte all'imperialismo genocida.
Cinque lottatori antiterroristi
cubani che si infiltrarono nelle organizzazioni criminali anticubane di
Miami, sono stati incarcerati da quasi 9 anni in differenti prigioni
federali degli USA. Gli avvocati difensori di Antonio Guerrero, di
Fernando Gonzalez, di Gerardo Hernandez, di René Gonzalez e Ramon
Labañino, a dispetto degli ostacoli che gli ha imposto il sistema
giudiziario nordamericano, hanno dimostrato che i Cinque non commisero
nessun delitto contro la Sicurezza degli USA. Il loro lavoro era quello
di raccogliere informazioni che ostacolassero il compimento di atti
terroristi contro Cuba da parte dei gruppi di delinquenti, assassini e
narcotrafficanti che penetrarono. A dispetto di tutto questo, la
giustizia continua a brillare per la sua assenza nel caso dei Cinque.
L'odio professato dall'amministrazione Bush contro Cuba, come la
pressione della mafia cubano-americana, hanno ostacolato che si prenda
una decisione.
Intanto, terroristi come Posada Carriles potranno andare a casa loro per
continuare a pianificare le loro azioni criminali, tutto grazie alla
prostituita giustizia gringa.
*L’autore è professore della
Facoltà di Comunicazione Sociale dell'Università Centrale dell'Ecuador-traduzione
di Ida Garberi-preso da Altercom
|
Quello che fece
esplodere l'aeroplano di Cubana di Aviazione
in pieno volo, con 73 passeggeri a bordo, nel 76. Lo stesso che è fuggito da un
carcere del Venezuela ed è richiesto da questo paese per l'attentato più grande
ad un aeroplano civile. Quello degli squadroni della morte del Salvador e
Guatemala, quello che armava i Contras in Nicaragua negli anni 80.
Posada Carriles è la mano sinistra della CIA, che dondola la culla dove si
annidò il Piano Condor. Un
pezzo fondamentale del genocidio che applicarono le dittature latinoamericane
per sterminare a oltre 200 mila lottatori popolari.
Lui è quello dell’Irangate, quello che batte il record con più di 600 tentativi
di omicidio contro Fidel. Quello delle bombe posizionate alle installazioni
turistiche cubane nell'anno 97, le stesse bombe maledette che Posada pagava a
mille dollari per attentato e provocarono la morte del giovane italiano
Fabio di Celmo.
Noi latinoamericani sappiamo molto bene chi è Posada Carriles, ma ogni giorno è
più imperioso che lo sappia il popolo nordamericano.
Lo stesso popolo che vede morire i suoi figli nella guerra perversa da predatore
ed occupazione che porta avanti il governo di Bush in Iraq a nome della supposta
lotta contro il terrorismo.
Il governo più terrorista della storia, quello che sequestra e tortura con
totale impunità in qualunque parte del mondo, il gendarme globale che stabilisce
i parametri del bene e del male, è quello che sta mettendo nuovamente per strada
il criminale dei nostri popoli.
Mercoledì, appena una settimana fa, la giudice Kathleen
Cardone decise di non concedere la libertà a questo criminale confesso. La
giudice adduceva che “non esistono sufficienti garanzie che l'accusato rimanga
agli arresti domiciliari”
(1)
Ovviamente la Sig.ra. Cardone conosce il pericoloso curriculum di questo
criminale e la sua carriera di fughe in tutto il continente.
Giovedì, solo un giorno dopo, il suo ufficio si rettificava adducendo un “errore
di procedimento informatico”
(2)
Venerdì la giudice accettava la garanzia sotto le seguenti “rigorose”
condizioni: l'accusato dovrà portare un microchip elettronico e segnalare la sua
presenza telefonicamente tutti i giorni. Potrà uscire solo per andare dal medico
e visitare il suo avvocato.
In tutta questa enorme farsa, che comincia quando si iniziò il giudizio di
Posada per entrata illegale in territorio nordamericano e non per i crimini di
lesa umanità che ha commesso, la giudice accettò come garanzia un assegno di 250
mila dollari riscossi tra gli stessi membri della mafia terrorista di Miami,
lasciando da parte un'altra offerta della difesa che offriva un edificio stimato
in 1,5 milioni. In questo modo Posada potrà pianificare la sua prossima fuga
senza compromettere grandi somme di denaro né le proprietà dei suoi amici
fascisti.
Questa commedia è tanto grottesca che la stessa giudice ammette in una
dichiarazione di nove pagine che l'accusato “…ha avuto a che vedere o si è visto
invischiato con alcuni dei più infami avvenimenti del secolo XX”… “alcuni di
questi avvenimenti includono l'invasione della Baia dei Porci, il caso Irangate,
la bomba contro il volo 455 di Cubana di Aviazione nel 1976, gli attentati ad
installazioni turistiche de L'Avana nel 1997 e perfino, secondo alcune teorie di
cospirazione, l'assassinio del presidente Johnn F. Kennedy”
(3)
Dopo questa tenebrosa accettazione del carattere criminale e terrorista di
Posada, che fa rabbrividire il più indifferente, ha affermato: “le accuse che
affronta Posada non sono relazionate con nessuno di questi avvenimenti”…
“attualmente, non prospetta un rischio di fuga né rappresenta un pericolo per la
comunità” (4)
Il più corrotto, vergognoso e criminale governo degli Stati Uniti è quello che
ha appena dato gli ordini di libertà di questo mostro.
Mentre
questo succede, Cinque cubani eroici, la
cui dignità e valore ha svegliato la solidarietà di migliaia di persone nel
mondo e 9 Premi Nobel, rimangono in oscure prigioni nordamericane, senza diritto
di vedere regolarmente le loro famiglie, condannati brutalmente senza una sola
prova, per il delitto di cercare di difendere il loro popolo dagli attentati
criminali che hanno perpetrato terroristi come Posada Carriles.
A questo nuovo affronto di Bush alla memoria collettiva dei nostri popoli si
deve rispondere con tutte le nostre forze. Facciamo una staccionata universale
contro l'impunità. Non vogliamo vendetta, esigiamo Giustizia. Quella che si farà
largo con la solidarietà, la denuncia e la mobilitazione internazionale e deve
cominciare già adesso.
Note:
(1)
Negano la libertà su condizionale a Posada Carriles - Wilfredo Cancio Isla -Il
Nuovo Herald - 5 Aprile 2007
(2)
Concedono la libertà su condizionale a Posada Carriles –Wilfredo Cancio Isla -Il
Nuovo Herald–6 Aprile 2007
(3)(4)
Giudice ordina condizionale per Posada Carriles–Wilfredo Cancio Isla–Il Nuovo
Herald–9 Aprile 2007
*L’autrice è argentina,
corrispondente a Cuba di Resumen Latinoamericano, coordinatrice del Comitato
Internazionale per la Libertà dei Cinque a L’Avana-traduzione di Ida Garberi
|