21 aprile 2007 -  G.Ramirez www.prensalatina.cu

 

Da El Paso

 all'impunità

 

 

 

 

In solo un paio di giorni una giudice degli USA ha cambiato versione due volte per terminare concedendo quello che si forgiò da sempre nella Casa Bianca: la libertà su cauzione del criminale Luis Posada Carriles, il macabro Bin Laden dei nostri paesi. Lo stesso che torturava ed assassinava in Venezuela sotto il nome di Commissario “Basilio” negli anni 70, quello che serviva alla Dina di Pinochet in Cile e la Triple A in Argentina.
 

 

La prostituita giustizia gringa

Dax Toscano Segovia*


 


Il sistema di giustizia nordamericano puzza di merda. Forse è sempre stato così. Bisogna solamente ricordare che nel 1953 gli scienziati Ethel e Julius Rosenberg furono condannati alla pena di morte, dopo essere stati sottomessi ad un processo giudiziario piagato di irregolarità, nel quale vennero accusati di essere delle spie al servizio della scomparsa Unione Sovietica.
Passato il tempo, la pestilenza dell'amministrazione di giustizia degli USA è diventata più evidente, soprattutto sotto il governo di George W. Bush. I fatti, ed ovviamente l'odore, lo confermano. Basta segnalare che il segretario di Giustizia statunitense, Alberto Gonzalez, ha avallato l'utilizzo della forza e la pratica della tortura contro i prigionieri nel carcere di Guantanamo, col pretesto di combattere il terrorismo.
Il cinismo dei funzionari fascistoidi stranieri è manifesto.
Il giorno venerdì 6 aprile 2007 la giudice federale di El Paso, in Texas, Kathleen Cardone, ha concesso la libertà condizionale su cauzione al terrorista Luis Posada Carriles. Il 9 aprile la giudice negò la mozione presentata dalla procura per sospendere detto ordine. Posada Carriles potrebbe uscire in libertà nelle prossime ore, una volta che paghi la cauzione. Questo sanguinario individuo, responsabile diretto dell'assassinio di cittadini cubani e di altre nazionalità, gode della benevolenza della prostituita giustizia nordamericana che, senza vergogna alcuna, lo presenta come un povero vecchio che si trova in un delicato stato di salute.
Rimane chiaro che la giudice Cardone ha ceduto davanti alla pressione delle mafie della “gusanera” di Miami. È anche ovvio che il governo nordamericano non ha nessun interesse ad ostacolare che Posada Carriles esca in libertà. La ragione è chiara: Luis Posada Carriles è stato addestrato dalla CIA. Lui è stato uno strumento della politica criminale delle amministrazioni nordamericane e delle organizzazioni controrivoluzionarie con sede a Miami per attaccare Cuba. Per questo motivo gli offrono aiuto, per mantenerlo così in silenzio.
Mentre i terroristi godono di questi privilegi, lottatori sociali ed antiterroristi continuano ingiustamente detenuti nelle carceri gringhe. Mumia Abu Jamal è incarcerato da 25 anni. Questo leader afro-americano fu accusato dell'assassinio dell'agente di polizia Daniel Faulkner. Le prove presentate dalla difesa di Mumia dimostrano la sua innocenza. Sottomesso ad un giudizio nel quale si violarono tutte le norme legali e processuali, Mumia Abu Jamal è stato condannato alla pena capitale. Nell'anno 2001 la pena di morte fu revocata, non così il verdetto di colpevolezza. Hans Bennet spiega che “il 17 maggio, il Tribunale di Appello ascolterà gli argomenti orali nel caso del giornalista negro Mumia Abu-Jamal che continua a stare nel corridoio della morte. La corte considererà quattro punti già certificati in appello. Posteriormente prenderà la decisione o di concedere un nuovo giudizio ad Abu-Jamal, o di avallare la sentenza dell’ergastolo o di imporre nuovamente la pena di morte”. Dal carcere, Mumia Abu Jamal, “La voce di quelli senza voce”, continua difendendo con la sua penna la lotta dei popoli del mondo, che oggi si alzano per fare fronte all'imperialismo genocida.
Cinque lottatori antiterroristi cubani che si infiltrarono nelle organizzazioni criminali anticubane di Miami, sono stati incarcerati da quasi 9 anni in differenti prigioni federali degli USA. Gli avvocati difensori di Antonio Guerrero, di Fernando Gonzalez, di Gerardo Hernandez, di René Gonzalez e Ramon Labañino, a dispetto degli ostacoli che gli ha imposto il sistema giudiziario nordamericano, hanno dimostrato che i Cinque non commisero nessun delitto contro la Sicurezza degli USA. Il loro lavoro era quello di raccogliere informazioni che ostacolassero il compimento di atti terroristi contro Cuba da parte dei gruppi di delinquenti, assassini e narcotrafficanti che penetrarono. A dispetto di tutto questo, la giustizia continua a brillare per la sua assenza nel caso dei Cinque. L'odio professato dall'amministrazione Bush contro Cuba, come la pressione della mafia cubano-americana, hanno ostacolato che si prenda una decisione.
Intanto, terroristi come Posada Carriles potranno andare a casa loro per continuare a pianificare le loro azioni criminali, tutto grazie alla prostituita giustizia gringa.

 


*L’autore è professore della Facoltà di Comunicazione Sociale dell'Università Centrale dell'Ecuador-traduzione di Ida Garberi-preso da Altercom
 

 

Quello che fece esplodere l'aeroplano di Cubana di Aviazione in pieno volo, con 73 passeggeri a bordo, nel 76. Lo stesso che è fuggito da un carcere del Venezuela ed è richiesto da questo paese per l'attentato più grande ad un aeroplano civile. Quello degli squadroni della morte del Salvador e Guatemala, quello che armava i Contras in Nicaragua negli anni 80.

Posada Carriles è la mano sinistra della CIA, che dondola la culla dove si annidò il Piano Condor. Un pezzo fondamentale del genocidio che applicarono le dittature latinoamericane per sterminare a oltre 200 mila lottatori popolari.

Lui è quello dell’Irangate, quello che batte il record con più di 600 tentativi di omicidio contro Fidel. Quello delle bombe posizionate alle installazioni turistiche cubane nell'anno 97, le stesse bombe maledette che Posada pagava a mille dollari per attentato e provocarono la morte del giovane italiano Fabio di Celmo.

Noi latinoamericani sappiamo molto bene chi è Posada Carriles, ma ogni giorno è più imperioso che lo sappia il popolo nordamericano.

Lo stesso popolo che vede morire i suoi figli nella guerra perversa da predatore ed occupazione che porta avanti il governo di Bush in Iraq a nome della supposta lotta contro il terrorismo.

Il governo più terrorista della storia, quello che sequestra e tortura con totale impunità in qualunque parte del mondo, il gendarme globale che stabilisce i parametri del bene e del male, è quello che sta mettendo nuovamente per strada il criminale dei nostri popoli.

Mercoledì, appena una settimana fa, la giudice Kathleen Cardone decise di non concedere la libertà a questo criminale confesso. La giudice adduceva che “non esistono sufficienti garanzie che l'accusato rimanga agli arresti domiciliari”
(1)

Ovviamente la Sig.ra. Cardone conosce il pericoloso curriculum di questo criminale e la sua carriera di fughe in tutto il continente.

Giovedì, solo un giorno dopo, il suo ufficio si rettificava adducendo un “errore di procedimento informatico”
(2)

Venerdì la giudice accettava la garanzia sotto le seguenti “rigorose” condizioni: l'accusato dovrà portare un microchip elettronico e segnalare la sua presenza telefonicamente tutti i giorni. Potrà uscire solo per andare dal medico e visitare il suo avvocato.

In tutta questa enorme farsa, che comincia quando si iniziò il giudizio di Posada per entrata illegale in territorio nordamericano e non per i crimini di lesa umanità che ha commesso, la giudice accettò come garanzia un assegno di 250 mila dollari riscossi tra gli stessi membri della mafia terrorista di Miami, lasciando da parte un'altra offerta della difesa che offriva un edificio stimato in 1,5 milioni. In questo modo Posada potrà pianificare la sua prossima fuga senza compromettere grandi somme di denaro né le proprietà dei suoi amici fascisti.

Questa commedia è tanto grottesca che la stessa giudice ammette in una dichiarazione di nove pagine che l'accusato “…ha avuto a che vedere o si è visto invischiato con alcuni dei più infami avvenimenti del secolo XX”… “alcuni di questi avvenimenti includono l'invasione della Baia dei Porci, il caso Irangate, la bomba contro il volo 455 di Cubana di Aviazione nel 1976, gli attentati ad installazioni turistiche de L'Avana nel 1997 e perfino, secondo alcune teorie di cospirazione, l'assassinio del presidente Johnn F. Kennedy”
(3)

Dopo questa tenebrosa accettazione del carattere criminale e terrorista di Posada, che fa rabbrividire il più indifferente, ha affermato: “le accuse che affronta Posada non sono relazionate con nessuno di questi avvenimenti”… “attualmente, non prospetta un rischio di fuga né rappresenta un pericolo per la comunità”
(4)

Il più corrotto, vergognoso e criminale governo degli Stati Uniti è quello che ha appena dato gli ordini di libertà di questo mostro.

Mentre questo succede, Cinque cubani eroici, la cui dignità e valore ha svegliato la solidarietà di migliaia di persone nel mondo e 9 Premi Nobel, rimangono in oscure prigioni nordamericane, senza diritto di vedere regolarmente le loro famiglie, condannati brutalmente senza una sola prova, per il delitto di cercare di difendere il loro popolo dagli attentati criminali che hanno perpetrato terroristi come Posada Carriles.

A questo nuovo affronto di Bush alla memoria collettiva dei nostri popoli si deve rispondere con tutte le nostre forze. Facciamo una staccionata universale contro l'impunità. Non vogliamo vendetta, esigiamo Giustizia. Quella che si farà largo con la solidarietà, la denuncia e la mobilitazione internazionale e deve cominciare già adesso.
 


Note:

(1) Negano la libertà su condizionale a Posada Carriles - Wilfredo Cancio Isla -Il Nuovo Herald - 5 Aprile 2007
(2) Concedono la libertà su condizionale a Posada Carriles –Wilfredo Cancio Isla -Il Nuovo Herald–6 Aprile 2007
(3)(4) Giudice ordina condizionale per Posada Carriles–Wilfredo Cancio Isla–Il Nuovo Herald–9 Aprile 2007

 

*L’autrice è argentina, corrispondente a Cuba di Resumen Latinoamericano, coordinatrice del Comitato Internazionale per la Libertà dei Cinque a L’Avana-traduzione di Ida Garberi