19 aprile 2007 -  www.granma.cuba

 

 

 

Liberato negli USA il terrorista internazionale PosadaCarriles 

 

 

 

 

Il terrorista internazionale Luis Posada Carriles è stato messo oggi (giovedì) in libertà dalle autorità statunitensi, secondo quanto è stato reso noto dalle agenzie di stampa, nonostante le prove in loro possesso sulla sua partecipazione ad atti criminali.

 

Secondo quanto reso noto da Felipe Millán, uno degli avvocati di

Il luogo sbagliato

D. F.Mexidor

 

Dopo lo scoppio della bomba che ha tolto la vita al turista italiano Fabio Di Celmo nell’Hotel Copacabana della capitale di Cuba (settembre 1999), il terrorista Luis Posada Carriles, autore dell’attentato, ha dichiarato al quotidiano The New York Times con la maggiore tranquillità del mondo che Fabio si trovava nel luogo sbagliato nel momento sbagliato.

La sua indignante espressione è molto simile a quella usata dal presidente degli Stati Uniti, George W. Bush, di fronte al dolore degli studenti e parenti delle vittime del massacro all’Istituto Tecnologico della Virginia, dove sono rimaste uccise 33 persone, compreso l’aggressore Cho Seung-Hui, uno studente sud coreano 23enne, residente legale in territorio USA, che si è suicidato dopo il massacro.

"Coloro che hanno perso la vita non hanno fatto nulla per meritare questo destino. Si trovavano semplicemente nel luogo sbagliato nel momento sbagliato", ha manifestato Bush, con una frase utilizzata anche per far riferimento ai civili che muoiono ogni giorno a causa delle bombe del Pentagono in Iraq o Afghanistan.

A quanto pare il campus universitario, le aule e i dormitori sarebbero i posti sbagliati. Che pensiero terribile quello del Presidente!

In definitiva, non c’è niente più simile a un terrorista che un altro terrorista. Per loro le vittime si trovano sempre nel "luogo sbagliato".

 

 Posada Carriles, dopo che è stata pagata una cauzione di 250.000 dollari il suo cliente è uscito dal carcere del Nuovo Messico dov’era recluso ed è andato a Miami.

 

La Corte Federale del Circuito degli Appelli di New Orleans si è pronunciata martedì a favore della libertà condizionale del delinquente, che Washington rifiuta di giudicare per i suoi sanguinosi crimini contro Cuba.

 

La sentenza del tribunale ha respinto la richiesta del Dipartimento della Giustizia di mantenere recluso Posada Carriles, imputato soltanto di violazione delle norme d’immigrazione e non per la sua attività terroristica contro il paese caraibico.

 

Il Dipartimento d’Immigrazione e Controllo delle Dogane (ICE) aveva la possibilità d’impedire la liberazione del terrorista, uno dei responsabili dell’esplosione in pieno volo di un aereo della Cubana de Aviación nel 1976, con 73 persone a bordo.

 

Per evitarlo il governo era obbligato ad argomentare che l’uscita di Posada Carriles dalla prigione rappresenta un pericolo per la comunità.

 

La giudice Kathleen Cardone ha sentenziato due settimane fa a favore della liberazione del criminale d’origine cubano, stabilendo una cauzione di 250.000 dollari.

 

La scarcerazione si basa anche su un cosiddetto impegno finanziario familiare ed il terrorista dovrà portare il cosiddetto "braccialetto elettronico", che permetterà di localizzarlo.

 

Posada Carriles, secondo l’ordinanza, dovrà rimanere a Miami e non potrà ricevere visite non autorizzate.

 

La sentenza della giudice appare contraddittoria, in quanto questa ha riconosciuto che il terrorista ha partecipato ad "alcuni dei più infami avvenimenti del XX secolo nella vita politica del Centroamerica".

 

Tra questi "l’invasione di Baia dei Porci, il caso Iran-Contras, la bomba contro il volo 455 della Cubana de Aviación (1976), gli attentati ad installazioni turistiche de L’Avana (1997) e anche, secondo alcune teorie sulla cospirazione, all’assassinio del presidente J.F. Kennedy", ha manifestato la giudice.

 

Ma Cardone ha considerato che i reati dei quali il detenuto è imputato non sono relazionate con nessuno di questi fatti.

 

Posada Carriles è stato arrestato nel 2005 dopo essere apparso in pubblico a Miami e dopo che era divenuto evidente il carattere illegale del suo ingresso in territorio nordamericano.

 

Una giuria federale del Distretto occidentale del Texas lo ha accusato nel gennaio scorso di sette reati, compreso uno di frode nel processo di naturalizzazione, mentre gli altri sei riguardano l’aver dato informazioni false a ufficiali dell’immigrazione. Nessuna imputazione riguarda fatti di sangue.

 

Il processo è previsto per l’11 maggio prossimo.

 

Oltre all’attentato esplosivo contro l’aereo cubano, il curriculum del criminale comprende la pianificazione di una serie di attentati con bombe nel 1997 contro installazioni turistiche a L’Avana, in una delle quali morì il giovane italiano Fabio Di Celmo.

 

Faceva inoltre parte del gruppo di quattro terroristi che organizzò un fallimentare attentato contro il presidente cubano Fidel Castro, durante il X Vertice Ispano-americano a Panamá, nell’anno 2000.