In
un reportage l'agenzia di notizie
nordamericana Associated Press (AP) conferma
che il funzionamento di TV Martí, la "televisione invisibile" che il
Dipartimento di Stato mantiene contro Cuba, costa
ai cittadini degli Stati Uniti "più di 20 milioni di dollari per anno in
imposte".
Numerosi viaggiatori contattati da AP al loro arrivo a Miami hanno
confermato che la TV propagandistica nordamericana non solo non si vede
nell'Isola, ma il suo contenuto, come é annunciato, non interessa a
nessuno.
L'anno scorso, il governo statunitense ha lanciato "un nuovo sforzo"
utilizzando un aeroplano per
mandare trasmissioni televisive a Cuba, ricorda AP.
L'acquisizione dell'aeroplano, da solo, costò 10 milioni di dollari.
Dettaglio molto significativo: il suo impiego si annunciò il 5 agosto
2006, per pressioni della mafia a causa del Proclama del Presidente Fidel
Castro.
AP riporta come al loro arrivo in Florida, vari cubani intervistati hanno
affermato che quell'offensiva dell'amministrazione Bush fallì totalmente,
oltre a segnalare la loro mancanza di interesse per questo tipo di
programmazione progettata contro l'Isola.
"Queste sono le critiche più recenti che affronta il canale", dice
l'agenzia che segnala come "l'emittente si mantiene in sintonia coi punti
di vista del settore più radicale dell'esilio cubano a Miami".
Per mantenere in servizio questo antro dove sono sempre situati non pochi
amici del potere, il Dipartimento di Stato evoca un'inchiesta, realizzata
in gennaio, che pretende dimostrare che la quantità di cubani che vede TV
Martí si é incrementata con l'uso del riferito aeroplano.
Tuttavia, AP rivela che "l'uomo a cui l'impresa ha incaricato il
sondaggio, il veterano consulente di mezzi ispanici Herb Levin, ha aiutato
a fondare Radio Martí ed ha avuto numerosi contratti per migliorarne la
programmazione".
Per riaffermare l'assurdo, un'altra recente relazione del Dipartimento di
Stato "sollecitò l'ufficio di trasmissioni a che esamini come può
espandere la programmazione ad altri paesi dell'America Latina".
PEDRO ROIG,
PRESTANOME DELLA CIA
AP precisa che "circa sei giornalisti, attuali e del passato, del canale e
di Radio Martí, come numerosi esperti che appoggiano le trasmissioni,
hanno manifestato la loro preoccupazione sulla qualità della
programmazione" e lo stile "piramidale" di amministrazione della Radio e
TV Martí "che punisce rapidamente i dissidenti".
Il reportage di AP omette segnalare che
Pedro Roig,
l'attuale direttore di Radio e TV Martí, ha una carriera terroristica che
risale a quando dirigeva l'Interamerican Military Academy di Miami. Roig
fu uno degli sbirri specialmente addestrati nel campo di addestramento
della CIA in Fort Benning, in vista della fallita invasione della Baia dei
Porci. Il terrorista internazionale
Luis Posada Carriles fu
uno dei suoi compagni di "studio".
Roig è socio dell'ex direttore di Radio e TV Martí, Herminio San Román,
che, con Salvador Lew, dall'inizio ha contribuito ad infangare
definitivamente la dubbiosa reputazione di questo antro di vecchi
cospiratori.
In un reportage edito lo scorso 24 dicembre, il giornalista Andrew Zajac,
del Chicago Tribune, rivelava come Roig ha assunto il nipote di sua moglie
come capo del personale e in quale forma il noto terrorista
cubanoamericano, Luis Zúñiga Rey, amico personale di George W. Bush,
riceve annualmente 100000 dollari come membro del Consiglio di
Amministrazione della radio che nessuno sente e della televisione che
nessuno vede.
Radio e TV Martí sono stati causa di vari scandali negli ultimi anni. Si é
rivelato, tra le altre cose, come questi organismi federali hanno pagato
un minimo di 10 "giornalisti"
del sud della Florida, "includendo tre del Nuovo Herald", e Carlos Alberto
Montañer, per le loro contribuzioni a programmi di propaganda in questo
macchinario concepito come arma della guerra sporca contro l'Isola.
Come se non fosse sufficiente "Chema"
Miranda che, fino allo scorso novembre, é stato direttore dei
Programmi di TV Martí, il 13 febbraio, ha confessato, davanti ad un
tribunale criminale di Miami, di avere ricevuto 112000 dollari in
subornazioni.
Per l'anno fiscale 2007 il Congresso nordamericano ha approvato un
bilancio di 36.100.000 dollari per questi programmi che violano vari
accordi internazionali e il regolamento dell'Unione Internazionale delle
Telecomunicazioni.
Fondata nel 1985, Radio Martí e dopo la sua succursale TV Martí, hanno
dilapidato in due decadi, più di 520 milioni di dollari del denaro del
contribuente nordamericano.