|
| Caracas 28 gennaio 2007 | www.granma.cubaweb.cu | |
Chávez annuncia coordinazione centralizzata dell'informazione ufficiale
|
|
Il presidente del Venezuela, Hugo Chávez, ha annunciato la decisione di centralizzare tutti gli sforzi nell'informazione dello Stato nel Ministero della Comunicazione ed Informazione (MINCI).
Nell'abituale spazio televisivo domenicale "Aló Presidente", Chávez ha riferito che detta misura è diretta ad evitare le dispersioni delle informazioni che sono emanate dal governo.
Al riguardo, ha segnalato che in molte occasioni le stesse sono controproducenti per la mancanza di coesione in questo senso.
Ad esempio, Chávez ha presentato un esemplare del quotidiano cubano Granma, ed ha argomentato l'obiettività dello stesso, in relazione alla recente visita di una delegazione di quel paese, capeggiata dal vicepresidente Carlos Lage.
In questo senso, il Presidente ha osservato che la visita di Lage e gli accordi che ne sono derivati fanno parte dell'Alternativa Bolivariana per le Americhe (ALBA), aspetto che é stato, secondo la sua opinione, ben recensito nell'organo caraibico contrariamente alla stampa ufficiale venezuelana che mai ha fatto allusione a questa iniziativa e si é limitata al solo fatto del viaggio.
Poi si è riferito alla Rivoluzione Energetica realizzata da Cuba, come parte degli sforzi per sostenere il risparmio di energia. "Ci é servito da esempio per azioni simili", ha assicurato.
Ha sottolineato che l'esperienza dell'isola costituisce, inoltre, un oggetto di attenzione per tutto il mondo, perché rappresenta un risparmio non solo in combustibile, bensì anche in risorse finanziarie, unito al minore rilascio, nell'atmosfera, di agenti inquinanti.
Tutto questo, ha espresso Chávez, lo dobbiamo al presidente cubano Fidel Castro, "onore a chi onore merita".
Nel caso del Venezuela, ha aggiunto, si sono raggiunte le 20 milioni di lampadine incandescenti sostituite da quelle a risparmio, su un totale di 52 milioni da cambiare in tutta la nazione.
Ha sottolineato il ruolo delle comunità nel nuovo modello a carattere socialista, come parte degli sforzi per avanzare nell' approfondire i cambiamenti rivoluzionari.
Ha ricordato che il socialismo del XXI secolo "non può essere visto solo come un modo di produzione".
Per le decisioni, le popolazioni devono riunirsi ed eleggere, in assemblea, il consiglio comunale, "non aspettare il governo, benché sia lo Stato che deve dettare la cornice di attuazione".
Come parte degli sforzi per elevare gli indicatori di efficienza di queste strutture, il ministero per lo Sviluppo Sociale inizierà, alla fine di questo mese, una giornata nazionale di diagnosi dei circa 15000 consigli comunali esistenti nel paese.
|
|