21 ottobre '08www.granma.cu (PL)

 

 

Testimoni del terrorismo

 

contro Cuba

 

 

 

 

 

Un ampio ventaglio di testimonianze relazionate con il terrorismo ha caratterizzato la sessione di chiusura del III Incontro dei Cubani Residenti in Europa (ECRE), effettuato a Bruxelles.

 

Il frammento di un documentario sull’esplosione di un aereo della Cubana nel 1976 e le parole di Camilo Rojo, figlio di uno dei piloti, hanno offerto una visione molto toccante della tragedia.

 

Rojo, presidente del Comitato di Familiari delle Vittime del Crimine di Barbados, come si conosce quella azione criminale, ha detto che parlare di terrorismo è sempre molto triste e per Cuba lo è ancora di più.

 

“Mio padre aveva 33 anni quando lo hanno ucciso e io solo 5. Sono uno dei 25 bambini orfani per l’attentato. Mio padre è stato uno dei più di tremila morti per il terrorismo contro Cuba”.

 

Gli autori intellettuali dell’attentato, Luis Posada Carriles e Orlando Bosch,  passeggiano liberi in territorio statunitense, dove invece Cinque patrioti antiterroristi dell’Isola sono ingiustamente reclusi da più dieci anni.

 

Katrien Demuynck, coordinatrice della campagna europea per la Liberazione dei Cinque, ha ricordato l’importanza d’incrementare sempre più la campagna per la liberazione di questi patrioti cubani.

 

Olga Salanueva, moglie di René González, uno dei  Cinque, ha commentato che dopo una briciola di speranza data dalla revoca delle sentenze e un nuovo processo, ora il caso è al punto di vedere terminati i ricorsi legali.

 

“Non parliamo solo delle condanne dopo dieci anni di carcere, ma dei problemi dei visti ai familiari di Gerardo Hernández, Fernando González, Antonio Guerrero e Ramón Labañino, oltre che di René. Io sono stata esclusa e non avrò mai il permesso d’entrata negli USA; ad Adriana (moglie di Gerardo) hanno negato il visto nove volte e agli altri familiari li concedono in numero molto ridotto”.

 

Adriana Pérez ha parlato della causa, indicando che Ramón ed Antonio condannati all’ergastolo  e Fernando a 19 anni devono essere sentenziati nuovamente dalla stessa giudice che li ha condannati.

 

Gerardo (due ergastoli e 15 anni: contro di lui esiste la maggiore ostilità) e René, 15 anni, hanno visto ratificate le condanne. 

 

“Washington vuole che restino reclusi  il maggior tempo possibile, e non importa se la loro innocenza è stata dimostrata. Il nostro dovere è quindi continuare ad esporre in tutti gli scenari il problema dei Cinque”. 

 

Ana Mayra Rodríguez, funzionaria dell’Assemblea Nazionale cubana, ha presentato il libro “Cattiva Condotta”, la raccolta di un segmento del processo giudiziario di questo caso.