Madrid 11 gennaio '08 - www.granma.cu (Notimex)

 

GUANTANAMO

Amnesty International chiede agli USA la chiusura del carcere

 

 

 

Amnesty International (AI) ha chiesto oggi al governo degli Stati Uniti la chiusura della prigione nella base militare di Guantanamo, in Cuba, e di fornire indicazioni sull’ubicazione di 38 detenuti che sembra siano in centri segreti di detenzione.

 

Il direttore della sezione spagnola di AI, Esteban Beltrán, e l’ex detenuto in Guantánamo, Ruhal Ahmed, nel corso di una manifestazione svoltasi di fronte all’ambasciata USA in Spagna, hanno consegnato una lettera nella quale 170 parlamentari spagnoli richiedono la chiusura della prigione militare.

 

Beltrán ha dichiarato alla stampa che, in occasione del sesto anniversario dell’arrivo dei primi detenuti a Guantánamo, AI consegnerà al governo degli Stati Uniti 1200 firme di parlamentari di differenti paesi del mondo per protestare contro la prigione.

 

Beltrán ha spiegato che, in differenti parti del mondo, si terranno manifestazioni simili di fronte alle ambasciate degli Stati Uniti, con l’intenzione che le firme, oltre alla Casa Bianca, arrivino anche ai candidati delle primarie presidenziali.

 

"La prigione di Guantánamo è la punta dell’iceberg della politica degli Stati Uniti che, con l’approvazione della legge delle Commissioni Militari che legalizza la tortura, ha fatto un passo indietro di 60 anni in materia di diritti umani".

 

Nonostante la petizione internazionale per chiudere la prigione di Guantanamo, raggiungere l’obiettivo non risolverebbe il problema, già che si ritiene esistano altri centri segreti di detenzione.

 

Beltrán ha dichiarato che dati in possesso di AI dimostrano che circa 38 prigionieri, di differenti parti del mondo, (tra cui il cittadino spagnolo Mustafá Setmarián Nazar), sono reclusi in centri segreti.

 

A Guantánamo restano ancora 300 prigionieri, dei 900 arrivati in sei anni – ha spiegato – e negli ultimi 15 mesi sono arrivati 19 detenuti alla base militare.

 

Il dirigente dell’organizzazione ha annunciato che saranno realizzate anche altre attività per tentare che il tema sia affrontato nelle campagne presidenziali degli Stati Uniti.