17 maggio '08 - www.granma.cu)
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Il V Vértice a Lima adotta misure urgenti contro la crisi alimentare Il Tribunale dei Popoli ha condannato moralmente ed eticamente le transnazionali europee che operano in America Latina
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I presidenti dell’America Latina, i Caraibi e l’Europa che hanno partecipato al V Vertice, a Lima, hanno stabilito di adottare misure immediate per affrontare la crisi alimentare internazionale e i suoi effetti nella regione, ha reso noto Notimex.
Nella Dichiarazione di Lima, il documento finale dell’incontro biregionale, i governanti hanno segnalato l’urgente necessità d’assistere i paesi più vulnerabili e le popolazioni più danneggiate dagli altissimi prezzi degli alimenti.
Il documento esprime la necessità di dare una risposta duratura alla crisi alimentare, che necessita azioni coordinate della comunità internazionale.
Il tema della crisi alimentare era assente dall’agenda del Vertice, che aveva come temi principali "Povertà, disuguaglianza e inclusione" e "Sviluppo sostenibile, medio ambiente ed energia", ma i capi di Stato e di Governo hanno risolto d’inserirlo per la sua notevole importanza.
Durante l’incontro, il presidente del Venezuela, Hugo Chávez, ha sottolineato la necessità di creare un fondo internazionale per assicurare le provviste di alimenti e per lottare con efficacia contro la fame, ha reso noto PL.
In una dichiarazione alla stampa, Chávez ha detto che il fondo è urgente, perchè la fame è il flagello che colpisce moltissimi latinoamericani.
"L’idea del fondo è condivisa dal presidente ospite Alan García, ha aggiunto Chávez, specificando che l’entità servirebbe per la distribuzione di fondi destinati all’acquisto di macchine, sementi e tecnologie per la produzione di alimenti.
Il presidente della Bolivia, Evo Morales, ha suggerito di fornire ai paesi latino americani crediti senza interessi per l’acquisto di alimenti che scarseggiano e che hanno prezzi molto alti.
"Che ci diano crediti senza interessi per comprare prodotti scarsi nei mercati", ha detto Evo, mentre il presidente dell’Ecuador, Rafael Correa, ha scartato la possibilità d’accettare un accordo andino con l’Unione Europea in termini simili a quelli dei Trattati di Libero Commercio - TLC - con gli USA.
Correa ha ricordato che La Paz e Quito hanno rifiutato il formato del TLC, perchè contiene elementi molto pericolosi in materia di proprietà intellettuale, per gli acquisti statali, i regimi d’investimenti e implica pericoli per la sovranità. Correa ha detto anche che la firma di accordi commerciali tra il suo paese e gli USA non è possibile oggi, per via degli ostacoli all’emigrazione e alla libera circolazione di persone, parte dei diritti umani.
Il nuovo presidente del Paraguay, Fernando Lugo, invitato al Vertice, ha dichiarato che manterrà relazioni eque e giuste con tutte le nazioni che rispettano la sovranità e l’indipendenza del suo paese e che l’America Latina deve migliorare i suoi sistemi economici ed ha anche segnalato che il Banco del Sur, fomentato dal Venezuela dev’essere uno di questi.
LA CONDANNA DEL TRIBUNALE DEI POPOLI
Il Tribunale Permanente dei Popoli ha condannato moralmente ed eticamente le transnazionali europee che operano in America Latina e commettono molte illegalità e attentati contro i diritti umani.
La Corte, che ha lavorato parallelamente al V Vertice dell’America Latina, i Caraibi e l’Unione Europea, ha risolto di denunciare a livello mondiale la condotta e le pratiche politiche, economiche e finanziarie, produttive e giudiziarie del modello neoliberista.
La sentenza del tribunale presieduto da François Houtart ha condannato le transnazionali a capitali privati e statali europei, per le loro gravi, chiare e persistenti violazioni, ha reso noto PL.
È TERMINATO IL V VERTICE A LIMA
Il Primo Vicepresidente cubano, José Ramón Machado Ventura, ha affermato nel V Vertice dell’America Latina, i Caraibi e l’Unione Europea (ALC-UE), appena concluso, che l’ordine mondiale vigente è il responsabile degli alti livelli di miseria, disuguaglianza ed esclusione, che esistono nel pianeta ed ha sottolineato che solo la solidarietà tra i paesi renderà possibile l’inclusione.
Il capo della delegazione cubana ha partecipato attivamente ai dibattiti della riunione, dove ha richiamato i paesi europei ad assumersi impegni più forti di fronte a questi problemi che colpiscono gli esseri umani nei paesi latinoamericani e dei Caraibi.
Machado Ventura ha incontrato diversi capi di stato e di governo presenti al Vertice ed ha reiterato gli impegni dell’Isola nella lotta contro la povertà, la disuguaglianza sociale, la deforestazione e per evitare maggiori danni al medio ambiente, ha reso noto ANSA.
DPA ha segnalato che gli scambi hanno convocato ad accelerare l’integrazione tra le due regioni e a fomentare la democrazia, per combattere la povertà e affrontare i problemi derivati dalla crisi alimentare e dal cambio climatico.
La Dichiarazione di Lima, firmata da tutti i partecipanti, esprime la profonda preoccupazione per l’impatto che genera la crescita dei prezzi degli alimenti e l’effetto che questo provoca sui paesi più vulnerabili.
Le misure per proteggere il medio ambiente e frenare il cambio climatico falliranno, se non saranno vincolate alle politiche economiche e sociali dei paesi, hanno coinciso i capi di Stato e di Governo europei e latinoamericani.
Nel suo discorso di chiusura, Alan García, presidente del Perù e anfitrione del Vertice, ha proposto di mettere un punto finale alla pazzia della corsa alle armi e di destinare i fondi di milioni di milioni che si usano per comprare armi, ai programmi per l’eliminazione della povertà.
Efe ha reso noto che lo spagnolo José Luis Rodríguez Zapatero e l’argentina Cristina Fernández de Kirchner, saranno i co-presidenti del VI Vertice, che si svolgerà in Spagna nel 2010.
A Lima hanno partecipato rappresentanti di 33 paesi dell’America Latina, i Caraibi e 27 delle nazioni europee.
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16 maggio '08 - www.granma.cu (PL)
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Cuba reclama dall’Europa maggiore impegni con i Paesi poveri
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Il primo vicepresidente cubano, José Ramón Machado Ventura, ha esortato l’Europa ad apportare iniziative concrete per mitigare le penurie che soffrono oggi i paesi del Terzo Mondo.
Il dirigente, giunto nella capitale peruviana per partecipare al V Vertice dell’America Latina, i Caraibi e l’Unione Europea (ALC-UE), ha detto che le nazioni sviluppate devono intervenire concretamente nella lotta contro la povertà e il cambio climatico.
In un intervista data alla stampa dell’Isola accreditata al Vertice, Machado ha espresso alcuni riferimenti sui due temi da esaminare nell’incontro, durante il quale si approverà la Dichiarazione di Lima, assieme a un Piano d’Azione.
L’Unione Europea deve adottare una posizione impegnata e attiva, che contribuisca alla ricerca di soluzioni per questi flagelli che asfissiano l’umanità e in particolare i paesi del Terzo Mondo.
Machado Ventura ha detto che questi impegni non possono ricadere solo sulle nazioni più povere e in questo caso su quelle latinoamericane e dei Caraibi, che non sono, decisamente, le responsabili della carestia e del deterioramento del medio ambiente.
“Il documento che firmeremo come capi di stato e di governo comprende concetti analizzati nella riunione precedente, che si è svolta nel 2006 in Austria, che sono il rispetto della sovranità dei popoli e le norme del diritto internazionale. In questo caso abbiamo cercato di preservare la giustizia e le posizioni che abbiamo sempre mantenuto, anche cercando di sommare elementi nuovi come la crisi mondiale per la carenza e la penuria degli alimenti”.
Il dirigente, che guida la delegazione cubana, ha rivelato che nella Dichiarazione di Lima si farà menzione alla drammatica situazione di Haiti e del sostegno dei 60 alti politici della ALC-UE a questo povero stato dei Caraibi.
Machado Ventura ha espresso la sua soddisfazione per l’inserimento nel Documento Finale, di una condanna unanime contro la legge extraterritoriale Helms-Burton, approvata nel 1996 dagli Stati Uniti per rafforzare il blocco economico, commerciale e finanziario imposto a Cuba da mezzo secolo.
Sulla tanto desiderata integrazione latinoamericana, il primo vicepresidente cubano ha segnalato che l’ALBA, il blocco di cui Cuba fa parte con Venezuela, Bolivia e Nicaragua, sta già dimostrando conquiste concrete.
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14 maggio '08 - www.granma.cu (PL)
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V VERTICE ALC-UE Cuba domanda un esame della crisi alimentare • È iniziato il Summit parallelo di Lima
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Cuba ha chiesto che la crisi alimentare mondiale sia
incorporata ai temi del V Vertice ALC-UE, cominciato martedì 13 a Lima a livello di esperti.
Parlando alla stampa, il vice ministro degli esteri cubano, Abelardo Moreno, ha dichiarato che il tema della penuria di alimenti sta fluttuando nell’ambiente anche se per il momento è escluso dal programma ufficiale.
Si tratta di un topico in prospettiva, sul quale non ci sono definizioni, ma senza dubbi è molto importante, ha sostenuto il vice ministro, che partecipa alla XXVI Riunione degli Alti Funzionari.
Per il diplomatico cubano non è possibile parlare di lotta contro la miseria, uno dei temi chiave del Forum, senza menzionare lo smisurato aumento dei prezzi internazionali degli alimenti.
Moreno ha anticipato, parlando dell’incontro degli esperti a porte chiuse, che i rappresentanti delle due regioni hanno già approvato l’agenda che il prossimo venerdì sarà trattata dai ministri degli esteri nel Forum.
IL SUMMIT DEI POPOLI
Il III Summit dei Popoli è iniziato nella capitale del Perù come un messaggio di sfida al neoliberismo e con l’intenzione di giudicare in un simbolico tribunale una ventina di multinazionali per presunte violazioni dei diritti umani dei popoli latinoamericani.
Rosa Guillén, coordinatrice generale di questo incontro alternativo, che si svolge in coincidenza al V Vertice ALC – UE, ha detto nel discorso inaugurale che la riunione è una risposta profonda al neoliberismo che vuole trattare come merci le relazioni sociali e si appropria delle risorse di vita delle popolazioni, ha reso noto EFE.
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10 maggio '08 - www.granma.cu (AIN) |
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L’appuntamento
Europa-America Latina
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Il vice ministro degli esteri Abelardo Moreno ha segnalato i preparativi per il prossimo Vertice Unione Europea (UE)-America Latina e i Caraibi, prevista dal 13 al 17 maggio a Lima, in Perù.
Il funzionario cubano ha detto che l’incontro avrà due temi centrali: lo sradicamento della povertà, della disuguaglianza, l’esclusione e lo sviluppo sostenibile, il cambio climatico e l’energia.
I Foro lavorerà il 13 e il 14 nella capitale peruviana a livello di alti funzionari; il 15 lo faranno i ministri degli esteri. Poi il 16 e il 17 i capi di stato e di governo.
Il risultato principale sarà l’approvazione della Dichiarazione di Lima, il cui negoziato è quasi concluso.
Moreno ha sottolineato il paragrafo nel quale i paesi dell’America Latina, i Caraibi e la UE riaffermano l’impegno con i principi del Diritto Internazionale, includendo l’uguaglianza sovrana degli Stati, l’integrità territoriale e l’indipendenza politica, la condanna di tutte le misure coercitive di carattere unilaterale e l’effetto extraterritoriale contro il diritto internazionale.
Inoltre nella dichiarazione di Lima si riafferma la ben nota posizione delle due regioni contrarie all’applicazione delle disposizioni extraterritoriali della legge nordamericana Helms-Burton, che rafforza il blocco economico, finanziario e commerciale del governo degli USA contro Cuba.
“Noi, ha detto Moreno, interpretiamo queste dichiarazioni come una chiara condanna alle misure coercitive di Washington contro il popolo cubano”.
Elio Rodríguez Perdomo, ambasciatore dell’Isola presso la UE, ha detto che L’Avana ha sviluppato una posizione attiva e molto costruttiva nella Dichiarazione e la preparazione del Vertice.
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