STATI UNITI NEGANO NUOVAMENTE IL VISTO A ADRIANA PÉREZ
continuare le stesse pratiche di Bush |
2 settembre '09 - www.granma.cu
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Cuba ha accusato il Governo del Presidente Barack Obama di continuare le pratiche del suo antecessore George W. Bush, e di violare le leggi statunitensi, negando il visto a Adriana Pérez.
Adriana è la moglie di Gerardo Hernández Nordelo, uno dei cinque Cubani prigionieri politici negli Stati Uniti per aver monitorato gruppi terroristi a Miami.
In una lettera inviata al Segretario Generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-Moon, l’Ambasciatore cubano competente, Abelardo Moreno, ha richiesto all’amministrazione statunitense la consegna di un visto umanitario per visitare suo marito, come informa il sito cubadebate.cu.
Il diplomatico ha affermato che il passato 15 luglio, dopo aver aspettato per 95 giorni, la Sezione di Interessi degli Stati Uniti ha negato il visto a Peréz per la decima volta, con “l’improbabile argomento” che costituisce una minaccia per la stabilità e sicurezza nazionale degli Stati Uniti.
“Questa è una vergognosa conferma che l’attuale Segretaria di Stato, Hillary Clinton, usa lo stesso argomento della sua predecessora, Condoleezza Rice, per negare il visto alla signora Adriana Pérez”, dice la lettera, aggiungendo anche, “Questa decisione delle autorità degli Stati Uniti viola la legge del suo stesso Paese, e dimostra la sistematica violazione delle sue obbligazioni internazionali”.
“Inoltre – dice – è una violazione sistematica e fragrante dei diritti umani, oltre che un atto di tortura contro Gerardo Hernández Nordelo, sentenziato ingiustamente a due catene perpetue e 15 anni di carcere, e verso i membri della sua famiglia”.
La lettera include anche un “appello ai parlamenti ed ai popoli del mondo” approvato dall’Assemblea Nazionale cubana, che esige l’immediata liberazione dei “Cinque di Cuba”, e afferma che Obama ha “l’autorità istituzionale e l’obbligazione morale di assicurarsi che venga fatta giustizia”.
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