Blocco bancario

 

Washington impone sanzioni ad una banca

svizzera per la violazione del blocco

 

 

17 dicembre 2009 - www.granma.cu (AIN)

 

 

Il governo statunitense ha imposto una multa di 536 milioni di $ al Credit Suisse Bank per realizzare transazioni che hanno violato le leggi del blocco contro Cuba e per aiutare i paesi nemici di Washington.

 

L'annuncio è stato fatto da Eric Holder, Procuratore Generale USA in una dichiarazione che precisa che, nel caso di Cuba, la Banca ha effettuato 32 trasferimenti elettronici per oltre 323000$.

 

Holder all'annunciare un accordo con la banca, con sede in Svizzera, che ha consentito agli investigatori USA di accedere a tutti i registri ha rilevato che "sia nella sua portata come nella sua complicità, il comportamento criminale perpetrata dal Credit Suisse, è incredibile".

 

I trasferimenti sono stati effettuati tra l'agosto 2003 e il dicembre 2009, attraverso istituzioni finanziarie USA, in apparente violazione del blocco e dei regolamenti che segnalano Cuba come "un paese complice del terrorismo" ha aggiunto la nota rilasciata dal Procuratore Generale USA.

 

Secondo quanto pubblicato dal sito Cubadebate, questa non è la prima volta che una banca svizzera appare in un caso di ritorsione per aver violato le leggi del blocco degli Stati Uniti contro Cuba, che proibisce le transazioni finanziarie con Cuba

Nel maggio 2004, l'Unione delle Banche Svizzere (UBS) ha pagato una multa enorme agli Stati Uniti per aver permesso che paesi come Cuba, Iraq, Libia e la Jugoslavia utilizzassero un programma internazionale della Federal Reserve per la sostituzione di 
dollari in cattivo stato.