Cuba ha respinto le motivazioni USA sul caso del terrorista
Luis Posada Carriles, che è processato in questo paese per un'imputazione di
immigrazione clandestina e non per le sue azioni criminali.
Il tema è stato affrontato dal rappresentante di Cuba presso le Nazioni Unite,
Rodolfo Benitez, rispondendo ad un intervento da parte della delegazione degli
Stati Uniti nel corso di un dibattito sul terrorismo svoltosi al Consiglio di
Sicurezza.
Il caso Posada Carriles è stato ampiamente discusso dall'Ambasciatore Abelardo
Moreno, che ha denunciato il fatto che sia a piede libero nonostante sia
responsabile dell'esplosione
di un aereo cubano nel 1976.
Benitez ha segnalato che le autorità statunitensi si limitano a ripetere ancora
una volta, come se ciò giustificasse il suo agire in questo caso, che Posada
Carriles è sottoposto ad un processo penale negli USA.
Ma il diplomatico ha affermato che "in nessun momento hanno accusato Posada
Carriles per le sue azioni terroristiche e continuare a trattare il caso come un
semplice problema di immigrazione clandestina".
Al riguardo ha ricordato che il governo degli Stati Uniti ha
tutte le informazioni e le prove che dimostrano la colpevolezza di Posada
Carriles per l'esplosione in volo di un aereo della aviazione civile cubana che
ha assassinato 73 persone innocenti.
"Sanno anche che Posada Carriles ha preparato e diretto, nel 1997, una serie di
attacchi terroristici con esplosivi contro alberghi a L'Avana, fra i molti altri
odiosi atti della sua lunga carriera" ha aggiunto Benitez.
Il consigliere ha affermato che Cuba chiede ancora una volta
alle autorità americane di giudicare Posada Carriles come terrorista o che lo
estradino alla Repubblica bolivariana del Venezuela, un paese che ha richiesto
la sua estradizione già da quasi quattro anni.
Ha osservato che il nuovo governo americano ha ora l'opportunità di agire con
fermezza e senza la logica delle due misure nei confronti delle diverse
organizzazioni terroristiche che, da quel paese,hanno attaccato Cuba in tutti
questi anni.
Ha precisato che ciò sarebbe un segno di un reale impegno nella lotta contro il
terrorismo.
Il funzionario ha anche condannato l'uso del problema del terrorismo per fini
politici e ha affermato che è nelle mani del governo degli Stati Uniti porre
fine alla ingiusta quanto infondata inclusione di Cuba nell'elenco dei paesi che
presumibilmente sponsorizzare il terrorismo.
Ha insistito sul fatto che Cuba è stata convinta che l'unico modo efficace per
prevenire e combattere il terrorismo é attraverso la cooperazione bilaterale e
multilaterale tra tutti gli Stati.
Tale cooperazione, ha sottolineato, deve essere basata sul rispetto reciproco,
la non interferenza negli affari interni e l' uguaglianza sovrana degli Stati.