Cuba denuncia, al Consiglio di Sicurezza, permanente ostilità
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Nazioni Unite 26 maggio 2009 - www.granma.cubaweb.cu (PL)
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Cuba ha oggi
energicamente respinto, davanti Consiglio di Sicurezza, la decisione USA
di mantenerla, per il 28esimo anno consecutivo, nella lista dei paesi che
presumibilmente sponsorizzare il terrorismo. “In tutti questi anni i più volgari pretesti per includere Cuba in questa lista sono stati variati ed è sempre stata evidente la totale mancanza di sincerità e di obiettività degli stessi”, ha dichiarato l’ambasciatore Abelardo Moreno, che rappresenta l’Isola presso le Nazioni Unite e che ha denunciato l’ingiustificabile inclusione di Cuba nella lista.
“Il nuovo governo degli Stati Uniti nega la razionalità politica che proclama pubblicamente e continua a fare i passi sbagliati di chi lo ha preceduto”, ha precisato Moreno, specificando che si utilizzano nuovamente manipolazioni politiche e flagranti menzogne contro Cuba, tentando di giustificare ad ogni costo un’isolata, insostenibile e screditata politica contro l’Isola.
“La politica della Rivoluzione cubana sul terrorismo è incensurabile e non ammette questioni o dubbi di sorta e tanto meno provenienti da Washington”, ha sottolineato Moreno.
Ha precisato che non è a Cuba, ma negli Stati Uniti, dove agisce impunemente,
una mafia terrorista folla che ha organizzato, finanziato e realizzato centinaia
di atti terroristici contro la nazione cubana.
Il diplomatico cubano ha detto che se la nuova amministrazione americana vuole davvero dimostrare il suo impegno nella lotta contro il terrorismo, ha ora l'opportunità di agire con fermezza e senza doppie misure. Inoltre, ha aggiunto, che deve fare giustizia e liberare, senza ulteriori ritardi, i cinque combattenti antiterroristi cubani che tiene come prigionieri politici,da oltre dieci anni, nel carcere di alta sicurezza.
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Cuba: urgente la modificazione dei metodi del Consiglio di Sicurezza
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9 aprile 2009 - www.granma.cu |
Cuba ha presentato alcune proposte sull’integrazione ed i metodi di lavoro del Consiglio di Sicurezza in una sessione dedicata all’analisi del tema nella Assemblea Generale.
L’ambasciatore Abelardo Moreno ha segnalato che Cuba appoggia un’urgente e profonda modificazione degli attuali metodi di lavoro del Consiglio di Sicurezza, un organismo che, ha detto, attualmente non è trasparente, nè democratico e tanto meno efficiente, ha informato PL.
Il diplomatico ha proposto nei negoziati tra i governi sulla riforma del Consiglio che questo alto organismo aumenti il numero delle riunioni pubbliche e mantenga al minimo quelle a porte chiuse, oltre alle consulte ufficiose.
Ha ricordato di vincolare in forma più stretta lo Stato coinvolto nella discussione su questioni che lo danneggiano e che il Consiglio di Sicurezza presente nell’Assemblea presenti rapporti annuali realmente analitici.
Il rappresentante permanente di Cuba presso la ONU ha parlato anche dell’importanza di garantire che i criteri degli Stati membro, emessi nei dibattiti pubblici tematici siano riflessi nelle risoluzioni e dichiarazioni del Consiglio.
“La necessità d’ufficializzare il regolamento del Consiglio, provvisorio da più di 60 anni e d’assicurare l’ordine del giorno di questo organismo, riflette la necessità e gli interessi dei paesi sottosviluppati”, ha sottolineato ancora Moreno.
Per Cuba, ha segnalato l’ambasciatore, la risposta è che non ci sarà una vera riforma dei metodi di lavoro del Consiglio di Sicurezza sino a che non si riprodurrà una genuina riforma di questo organo nel suo insieme.
Moreno ha detto che si deve assegnare la categoria di membro permanente come minimo a due paesi dell’Africa, a due nazioni in via di sviluppo dell’Asia e a due dell’America Latina e dei Caraibi.
“Con questa composizione, ha puntualizzato, il Consiglio si avvicinerà di più alla distribuzione geografica equa a cui aspiriamo”.
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Machado Ventura ha ricevuto il direttore dell’ufficio ONU contro le droghe e il delitto
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17 febbraio 2009 - www.granma.cu |
Il Primo Vicepresidente di Cuba, il compagno José Ramón Machado Ventura ha ricevuto nel pomeriggio di lunedì 16 il Signor Antonio María Costa, Direttore Esecutivo dell’Ufficio delle Nazioni Unite contro le droghe e il delitto.
All’incontro ha partecipato anche la ministra di giustizia, María Esther Reus González, nella sua condizione di Presidentessa della Commissione Nazionale sulle Droghe.
Il compagno Machado ha esposto le principali esperienze di Cuba nella prevenzione e battaglia alle droghe ed ha ratificato la disposizione dell’Isola nel continuare la cooperazione con i meccanismi delle Nazioni Unite, specialmente in questo tema.
Il governo cubani mantiene una ferrea volontà politica nella lotta al flagello delle droghe, con uno sforzo orientato ad ottenere una coniugazione adeguata tra le azioni, nell’ambito della prevenzione e della lotta, per le quali lo Stato assegna le risorse necessarie, indipendentemente dai limiti economici che danneggiano il paese.
Questo ha permesso d’elevare l’efficacia nel controllo e di contenere l’impatto negativo interno delle manifestazioni di droghe nella società cubana.
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Omaggio nella ONU a Julius
Nyerere e a Fidel Castro
Nel Giorno Mondiale della Giustizia Sociale |
11 febbraio '09 - www.granma.cu (AIN) |
Il nicaraguense Miguel D’Escoto, presidente dell’Assemblea Generale della ONU, ha reso omaggio allo scomparso primo presidente della Tanzania Julios Nyerere e al leader della Rivoluzione cubana, Fidel Castro.
Nel Giorno Mondiale della Giustizia Sociale, ha considerato D’Escoto, il grande eroe della giustizia sociale è Julius Nyerere, che ha aiutato tutta l’Africa a liberarsi dal colonialismo ed a stabilire un sistema sociale ed economico con l’essere umano al centro d’ogni impresa economica, ha detto.
Il sacerdote nicaraguense, ha aggiunto, rispetto a Fidel Castro, che più che un eroe somiglia ad un santo in questo mondo di tribolazioni, come ha reso noto PL.
D’Escoto ha sottolineato nella cerimonia organizzata dalla Commissione di Sviluppo Sociale e del Consiglio Economico e Sociale della ONU, che si continua ad essere debitori e che lui crede lo sia tutta l’umanità, con Fidel Castro che ha dedicato la vita a praticare e promuovere instancabilmente la solidarietà con i popoli oppressi di tutto il mondo.
L’ex ministro degli Esteri del Nicaragua durante il primo governo dei sandinisti, ha ricordato anche che: “Stanno sorgendo nuovi leaders, come il presidente Evo Morales della Bolivia, che vincendo ogni genere di difficoltà sta guidando i nostri popoli indigeni in Bolivia e nel resto del mondo sino al luogo centrale che corrisponde loro per diritto nelle nostre società”.
D’Escoto ha aggiunto che è impossibile realizzare lo sviluppo, l’integrazione fisica e la giustizia sociale senza la pace, la sicurezza e il rispetto per tutti gli esseri umani.
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