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Il traduttore si scusa per gli errori

 

La solidarietà cubana per i

 

danneggiati del Venezuela

 

 

28 dicembre 2010 - www.granma.cu (avn)

Il pomeriggio di lunedì 27, è arrivata in Venezuela una nave cubana caricata con 2355 tonnellate di cemento, che sarà usato nella costruzione delle case.

 

L’informazione proviene dall’ambasciatore cubano a Caracas, Rogelio Polanco, che ha detto che si tratta del 1º di 9 invii dell’Isola al paese socialista, dopo l’emergenza delle abitazioni  molto aggravata dalle piogge torrenziali che hanno lasciato almeno 130000 senza tetto.

 

“È il nostro contributo al popolo venezuelano immerso nelle avversità,  come ha fatto il Venezuela con Cuba, quando siamo stati colpiti dagli uragani e siamo stati in situazioni molto difficili”, ha detto il diplomatico.

 

Polanco ha segnalato che il carico è stato inviato con molta soddisfazione e un grande orgoglio rivoluzionario, ed ha aggiunto che Cuba ha promesso 690000 tonnellate di cemento al Venezuela, per cui ci saranno altri invii nel mese di gennaio.

 

Inoltre si doneranno 500000  metri di  quadrati di tela di cemento per i tetti delle abitazioni e 200000  metri di ceramica, e 32000 materassi, che costituiscono il 50% della riserva su cui conta Cuba, perché siano distribuiti tra i differenti rifugi.

 

Chavez decora i medici

cubani di Barrio Adentro

 

17 aprile 2010 - Carrasco J.Martin www.granma.cu

 

Caracas - Non può considerarsi una coincidenza perché fanno parte dello stesso processo di unità, integrazione ed indipendenza latino americana: mentre la Torcia Bicentenaria arrivava in Plaza Bolivar nelle mani di uno studente della Scuola Tecnica Robinsoniana, nel Teatro Teresa Carreno, il presidente Hugo Chavez ha reso omaggio alle migliaia di medici cubani della Missione Barrio Adentro nel suo settimo anniversario.

 

La prima, simbolo della lotta per l'indipendenza che si estese per tutta l'America meridionale, 200 anni fa, dopo che il coraggioso popolo di Caracas diede il primo grido di libertà il 19 aprile 1810. Il secondo, un evento senza precedenti storici che può avvenire solo nel socialismo, come dirà il  Capo dello Stato Bolivarariano . In entrambi i casi, la fratellanza come principio fondamentale.

 

Il Venezuela è in festa in questi giorni e aprile è un mese speciale nel quale anche  si intrecciano le storie delle nazioni di Bolivar e Marti.

 

Chavez, al suo arrivo all’emblematico centro culturale di Caracas, ha subito annunciato di aver ricevuto una telefonata nella quale Fidel Castro inviava congratulazioni per  Barrio Adentro, la prima missione sociale sorta che ha avuto inizio con 53 medici fino ad ora oggi alla cifra di 30000 operatori sanitari, che sono accompagnati da più di 14000 venezuelani distribuiti in tutta la geografia della nazione sudamericana. Ha aggiunto che Fidel aveva anche detto, nella riunione di tre ore  che hanno avuto lo scorso giovedì, che esprimesse al popolo venezuelano l’impegno e il sostegno di Cuba.

 

La Missione, che ha ricevuto l'immediato attacco della oligarchia golpista e continua ad essere il bersaglio di questo cieco odio, è stato molto apprezzata dallo statista venezuelano, che ha anche sottolineato che mentre si celebra il settimo anniversario l’ "imperialismo yankee si scaglia contro Cuba e Venezuela, ma continueremo insieme e continueremo a sconfiggere l'impero".

 

Ha sottolineato che il programma umanitario Barrio Adentro ha rafforzato il sistema di sanità pubblica, perché dà ai più poveri e ai venezuelani in generale, incluso a quelli della classe media e alta - non pochi di loro dell’opposizione - piena accessibilità alle cure mediche primarie e anche alla più alta specializzazione.

 

Con passaggi televisivi sono stati inaugurati sei nuovi Centri di Diagnosi Integrale, 11 moduli di aule per gli studenti venezuelani di Medicina Integrale Comunitaria ed un Centro di Alta Tecnologia.

 

Sono 6711 nuovi consultori popolari, 503 Centri Diagnostici Integrali (CDI), 545 sale di Riabilitazione Integrale e 21 Centri di Alta Tecnologia - gli esistenti in Venezuela - dove più di 24000 giovani studiano Medicina Integrale Comunitaria con insegnanti cubani.

 

Chavez ha esortato le comunità a prendersi cura di questi centri, che sono di loro proprietà, perché si mantengano in buono stato ed ha anche aggiunto: "Insisto che facciano attenzione politicamente, nessuno può dire che la battaglia politica  'non è mia', è di tutti.  Gli squallidi, la fuori, hanno un sacco di soldi, media, televisioni, non dobbiamo sottovalutarli ".

 

E' stato il riferimento alla congiuntura del paese di fronte alle elezioni del prossimo 26 settembre in cui l'opposizione aspira ad entrare nell'Assemblea Nazionale per eliminare i programmi che ha creato la Rivoluzione Bolivariana a favore dei più poveri.

 

Alla cerimonia sono stati decorati con l'Ordine Francisco de Miranda di seconda classe due dei venezuelani che hanno aperto le loro case per ospitare i primi missionari della salute che arrivarono in Venezuela e cinque medici cubani. Inoltre hanno ricevuto medaglie e riconoscimenti il gruppo di medici fondatori che continuano a prestare i propri servizi in Venezuela e tutti i generosi vicini che tesero la loro mano amicale alla solidarietà cubana.

 

 

Cuba offre un regalo di

 

gran valore a Santa Lucia

 

15 febbraio 2010 - www.granma.cu

 

Sul punto di compiere sette anni di assistenza medica gratuita e di qualità, la Missione Barrio Adentro è oggi garanzia di salute per la maggioranza dei venezuelani, che hanno ricevuto circa 400 milioni di consultazioni. Il programma, promosso a partire dall'aprile 2003 dal presidente Hugo Chavez, dispone di una rete nazionale d'installazioni, composta da 6711 ambulatori popolari e 501 Centri di Diagnosi Integrale dotati di moderna tecnologia.

Più della metà della popolazione (28 milioni di abitanti) beneficia direttamente di questa iniziativa che conta sull'appoggio solidale di Cuba e la partecipazione di medici venezuelani formati nell'Isola.

La meta della Missione, come indica il sua proprio nome, è arrivare a tutti gli angoli dei 23 stati del paese ed al Distretto Capitali, dove anteriori governi hanno abbandonato i cittadini a basso reddito.

A detta di Chavez, fino alla fine dell'anno scorso,
Barrio Adentro ha salvato 252606 vite venezuelane, grazie a 385 milioni di consultazioni, di cui 174 milioni nel terreno (fuori dei locali destinati alla prevenzione medica).

Barrio Adentro è arrivato per salvare vite e finire l'esclusione nel settore”, ha rimarcato il Capo dello Stato.

 Oltre alla prevenzione primaria nelle città e nelle comunità, l'iniziativa garantisce la riabilitazione dei pazienti e l'accesso ad avanzati studi clinici.

In quella direzione, il Dirigente ha stabilito nel territorio nazionali 555 sale di riabilitazione e 27 centri di alta tecnologia, nei quali sono state collocate costose attrezzature, tra loro il tomografo assiale computerizzato.

Le storie sono molte, però, poche illustrano sia la portata della
Missione sia il caso del bambino di Barinas, Adriano Marquez, che è stato salvato due volte.

“Il bambino di appena otto anni, residente nel comune Ezequiel Zamora, è arrivato alcuni mesi fa con un'acuta crisi di asma, e recentemente ha sofferto un trauma cranico dopo aver caduto da un albero di mango”, ha spiegato a
Prensa Latina la dottoressa incaricata di curarlo in entrambe le opportunità, Brisaida Leon.

Secondo la specialista cubana, Marquez evolve perfettamente e presto ritornerà alle sue avventure infantili.

Per l'importanza di Barrio Adentro, Chavez ha annunciato nell'ultimo trimestre dell'anno scorso il suo rilancio.

“Si tenta di potenziare il programma sociale, come parte dell'applicazione pratica della politica delle 3R (Revisione, Rettifica e Rilancio)”, ha precisato il Governante.

Con l'iniziativa, il governo cerca di ampliare i servizi e di elevare la qualità di questi nelle differenti varianti della Missione.

Barrio Adentro è diviso in tre progetti: per l'assistenza primaria, per l'assistenza specializzata e per l'assistenza ospedaliera.